3.232.351 

dal 19/11/1999

START | Storia | Produzione | Clienti/Serie | Motori | Titolari | Società | Factory | Album | Albo d'Oro | Formula 1 | IndyCar | FE / XE | Altre categorie
Calendario | E-mail | Servizi | FanBox |
Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2016

Australia Bahrain Cina Russia Spagna Monaco Canada Europa Austria Gran Bretagna 
Ungheria Germania Belgio Italia Singapore Malesia Giappone Stati Uniti Messico Brasile 
Abu Dhabi 

<

GP di Russia 2016

>

Circuito molto particolare quello russo di Sochi sul Mar Nero, caratterizzato da un paio di curve interessanti, ma anche da molte altre ad angolo retto, di sapore stradale, significative solo per mettere a dura prova freni e potenze in fase di uscita.

La gara si è risolta praticamente alla partenza in uno di questi tappi che ha portato ad una carambola di incidenti a catena, in grado di fermare definitivamente alcuni concorrenti tra cui Vettel.

Non credo che, data la superiorità Mercedes, tuttora presente e confermata a suon di giri veloci, qualcosa sarebbe cambiato, resta comunque il fatto spiacevole che uno dei più abili piloti del mazzo sia rimasto così presto appiedato.

Rosberg continua nella sua marcia trionfale, tanto da suscitare il sospetto che Mercedes abbia già scritto a tavolino la storia del 2016, con Hamilton ancora in affanno per tecnologia varia, ma comunque sempre in grado di arrivare con punti pesanti e prestigio al traguardo.

Ferrari sta spremendo quello che può, ma la potenza tedesca è irraggiungibile: si vedano le prestazioni delle Williams, con motorizzazione fornita da Stoccarda, eccezionali sul dritto data la potenza superiore alle altre.

Resta comunque buona la prova di Raikkonen, grazie a miglioramenti aerodinamici e di assetto tali da procurare un minor consumo degli pneumatici, vera spina nel fianco di Maranello.

Detto già delle Williams, va segnalata la caparbia prova di Alonso, finalmente in grado di piazzarsi in una posizione meno indecente, anche se doppiato proprio sulla linea del traguardo.

Fino a quando una vettura, con entrambi i suoi piloti, sarà comunque in grado di marciare in tranquillità guadagnando costantemente quasi un secondo a giro sugli altri, non troveremo alcuna gara avvincente , come pure il campionato .

Si spera quindi che il vero ritorno europeo, previsto per il prossimo appuntamento spagnolo, regali qualche spunto di novità degno di nota.

Nell'attesa, vi lascio come al solito in compagnia di…....correva l'anno....1996 Fabrizio Pasquali

...Correva l'anno 1996...”Grande movimento di truppe nel ‘96: Ferrari, esasperata da un digiuno che dura da diciassette anni, riesce ad accaparrarsi, a suon di "dobloni", il "Mostro" Schumacher sperando così di ottenere miracoli dall'Asso tedesco.

Alesi e Berger, rimossi da Maranello, si accasano in Benetton sotto l'egida di Flavio Briatore.

McLaren gioca la carta Coulthard che preleva da Williams e che a sua volta viene rimpiazzato da Jean Villeneuve, figlio dell'indimenticato Gilles, e titolare di fantastiche vittorie nei circuiti americani fra cui la 500 Miglia di Indianapolis.

Ma fin dalle prime battute della stagione agonistica si capisce quanta strada si debba compiere ancora a Maranello, dato che Williams domina la prima parte del Campionato con ben sette vittorie su nove Gran Premi ( Hill è primo in Australia, Brasile, Argentina, Imola, Canada e Francia; Villeneuve solo al Nürburgring, ma quasi sempre secondo dietro al Compagno di Scuderia).

Ferrari e Schumacher si rifanno parzialmente nella seconda parte della Campionato ove Michael coglie le importanti vittorie di Spagna, Belgio e Monza (anche se male assecondato dal suo compagno Irvine) rinfocolando le speranze di un potenziale Titolo per il 1997.

A Maranello, dopo gli sforzi finanziari sostenuti per ingaggiare il Pilota di Kerpen, si completa l'opera mettendo sotto contratto anche Ross Brawn (come Direttore tecnico) e Rory Byrne (Progettista ed esperto in fluidodinamica) fiduciosamente sperando in una anglicizzazione progettuale del mezzo che, allo stato attuale, sta pagando molto dazio specie nella parte telaistica, quella in cui le Scuole inglesi hanno fatto da maestre negli ultimi decenni.

Buio profondo in tutti gli altri Team in cui il solo Olivier Panis riesce a vincere un Gran premio, quello di Monaco che, come tutti sanno, spesso presenta degli “outsider” sul podio data la caratteristica unica del circuito monegasco.”...( continua )

Tutto McLaren - L'angolo del Professor - Menu

E-mail

“ Quei temerari a ruote scoperte “ - ( Formula Uno in pillole )