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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2015

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GP di Abu Dhabi 2015

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E così anche questa stagione 2015 va in archivio, anche se, praticamente, poteva ritenersi conclusa da tempo.

Ennesima doppietta Mercedes con Rosberg di nuovo a vincere in questo finale di campionato, quando Stoccarda, probabilmente, ha dato il suo placet al recupero del pilota tedesco dopo alcuni appuntamenti negativi.

Nell'attuale F.1 le tattiche vengono monitorate ai box ed in fondo i piloti non sono altro che pedine in pista ad eseguire istruzioni ben definite.

In linea teorica i migliori driver dovrebbero comunque emergere, ma questo avviene in una certa fase del campionato ad evidenziare chi dei due sia da considerarsi il numero uno; poi si favoriranno gli equilibri del team che, raggiunto lo scopo, eserciterà strategie funzionali all'interesse generale della squadra.

Hamilton è il numero uno in Mercedes ed ha vinto il titolo meritatamente con largo anticipo; va da sé che , a bocce ferme, si cerchi di pareggiare i conti tra i due: non mi pare scandaloso, così in fondo è sempre stato in ogni sport che sia anche di squadra.

Detto ciò, Ferrari si ribadisce seconda forza con entrambi i piloti, le altre seguono distanziate con una certa avvertibile supremazia di Williams su Red Bull ed una lodevole Force India.

Tra i piloti “ altri “, Bottas meglio di Massa, Kvyat di Ricciardo e Perez di Hulkenberg.

Si ritiene che una serie di modifiche importanti possano avvenire durante la realizzazione delle nuove vetture: sarebbe infatti auspicabile immaginare un aumento della potenza e del regime di rotazione tali da imprimere uno scatto maggiore a questi bolidi oggi decisamente non all'altezza dello spettacolo richiesto nello sport dei motori, edizione Formula Uno.

Un lieto fine 2015 a tutti voi, con la promessa di continuare, anche durante l'inverno, a pubblicare le sintesi annuali di storia della F.1 tratte dal mio volume “ Quei temerari a ruote scoperte “.

Fabrizio Pasquali

…...( Correva l'anno 1992 ).....Nel 1992 Williams utilizzò alla grande nelle sue monoposto un sofisticato sistema elettronico che controllava la pompa ad alta pressione (a 200 bar) atta a bilanciare la vettura in qualsiasi condizione stradale variandone continuamente l'assetto mediante martinetti idraulici. Ricordo perfettamente le eccezionali doti di stabilità delle stradali di serie Citroen CX che potevano benissimo correre a 150 chilometri l'ora con solo tre ruote e questo già agli inizi degli anni 70 .

Possiamo quindi immaginare come l'elettronica e l'applicazione in vetture limite quali le monoposto di Formula 1 abbiano sofisticato il sistema che, unito all'innovazione dell'antipattinamento (o controllo di trazione), provocò un tale sinergismo d’ assetto da rendere le Williams Renault del biennio '92 '93 assolutamente imbattibili.

Ne consegue che le stagioni conclusive di questo capitolo sono del tutto condizionate da tale schiacciante superiorità tecnologica della Casa inglese e pertanto i risultati che esporremo fanno parte della completezza di cronista dato che l'agonismo, nel tradizionale significato del termine, passa decisamente in secondo piano travolto da tanta tecnologia.

Il '92 si apre con un’ importante assenza, quella di Prost che, dopo le beghe con Ferrari, decide di prendersi un "Anno sabbatico" in attesa di tempi migliori.

Ne prende il posto il giovane Ivan Capelli che affianca Alesi nel momento meno felice (e non solo per Maranello) per cercare di emergere in un Top Team di Formula Uno.

McLaren conferma i suoi "Drivers" Senna e Berger e così pure Williams con Mansell e Patrese.

Con la Benetton Ford continua la sua ascesa verso le prime piazze Michael Schumacher che avrà proprio in quest'anno la grande soddisfazione di guadagnare un meritato terzo posto avanti ad un Campione del calibro di Ayrton Senna.

Lo "score" dell'anno è quanto di più piatto si possa immaginare in una stagione agonistica con Mansell a "stravincere" in nove Gran Premi su 16 e, grazie anche a tre secondi posti, di fatto "ammazza" il Campionato dall'alto dei suoi 108 punti.

Otto podi con una vittoria (in Giappone) per il suo "Vice" Patrese che chiude, senza troppo patire, al secondo posto.

Lotta aperta (Williams a parte) per le piazze a rincalzo fra Senna (primo a Monaco, Ungheria e Monza) e Michael Schumacher (vittorioso solo in Belgio, ma sui podi ben sette volte) con l'accennata prevalenza finale del Tedesco sul Brasiliano.

Due belle vittorie di Berger (Canada ed Australia) confermano la solidità del Team di McLaren che si classifica al secondo posto nei Costruttori precedendo l'ottima Benetton condotta da

Schumacher e Brundle.......”. ( continua )

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“ Quei temerari a ruote scoperte “ - ( Formula Uno in pillole )