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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2015

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GP di Gran Bretagna 2015

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Nello storico, prestigioso e tecnicamente ineccepibile circuito di Silverstone ( già campo d'aviazione) abbiamo assistito oggi ad un vero G.P. di F. 1 agonisticamente avvincente e, complice anche la pioggia, imprevedibile fino ai giri finali.

Ancora una doppietta Mercedes con Hamilton a confermare la superiorità su Rosberg, ma, fino alla pioggia, anche un'ottima Williams con Massa prontissimo al via e Bottas a mantenere la seconda piazza per buona parte della gara.

Hamilton riesce a passare grazie ad un tempestivo e velocissimo pit stop, ma quanta fatica sino a quel momento.

Dal punto di vista tecnico i progressi in casa Williams hanno valorizzato il superiore motore Mercedes pure loro fornito, ottimizzando il telaio che, in un circuito probante come questo inglese, ha confermato la bontà del lavoro svolto.

Che poi Ferrari con Vettel sia finita sul podio per una migliore strategia nei pit stop, non significa nulla, vero è che il quarto e quinto posto sono di Williams, totalizzando così un punteggio complessivo nella gara superiore a Ferrari stessa.

Diverrà probabilmente avvincente la lotta per la seconda piazza nei Costruttori e, forse, per la terza nei Piloti, anche se, obbiettivamente parlando, Vettel vale certamente più di Massa o Bottas.

Come Calimero, Alonso conquista un punticino in classifica, quasi fosse alla guida di una storica Minardi anni '90, ma, dato ciò che passa il convento in casa McLaren oggi non poteva andare meglio, considerata anche una partenza fratricida dei due piloti.

A mantenere, si fa per dire, alto il vessillo inglese la sola Williams, storico Team dagli illustri trascorsi.

Vi lascio ad una nuova puntata della storia della F.1: correva l'anno 1982.

“......(1982)....Apriamo la stagione con una nota tecnica importante: nel corso dell'anno spariscono, nelle vetture più competitive, gli alettoni anteriori, mentre i posteriori assumono sempre più la forma e l'importanza che rivestono attualmente.

La cosa si spiega con “l'effetto suolo” magnificamente ottenuto dalle “minigonne”, per cui l'ala anteriore, in particolare col disegno del tempo, viene di fatto a caricare troppo il muso del veicolo stornando fra l’altro una buona aliquota di flusso d'aria a svantaggio del primo tratto del Venturi.

McLaren, sempre all'avanguardia nelle soluzioni tecniche quasi ad ereditare il primato di Chapman, realizza per la prima volta una scocca in fibra di carbonio, la cui originalità è tanto eccezionale da essere del tutto attuale a vent'anni di distanza.

Ma il 1982 è ricordato anche soprattutto come anno di polemiche e di tragedie.

Già all’inizio stagione, in Sud Africa, la protesta dei piloti che rivendicano maggior sicurezza in pista nonché voce in capitolo per i loro rappresentanti: dopo questo ennesimo braccio di ferro le richieste vengono accettate nascendo così di fatto il Sindacato piloti.

Sul fronte dei Team, ennesimo contrasto fra le Case europee (Ferrari e Renault) e le Inglesi: le prime sono appoggiate dalla F.I.A. e le seconde dal... " numero".

Si arriva così al famoso " Patto della concordia " che, come tutti compromessi, fa superare il momento, ma nella realtà scontenta un po' tutti.

Venendo alle gare, doppietta di Prost in Sud Africa e Brasile: McLaren quindi " alla grande ", potendo contare anche sul rientro nel Circus di Lauda che puntualmente mette a tacere ogni dubbio sulla sua ripresa vincendo perentoriamente a Long Beach ed a Brands Hatch.

Siamo arrivati quindi a quel famoso Gran premio di San Marino che innescherà una pericolosa miccia tutta " Rossa ".

In gara solo Ferrari e Renault, assieme a Team minori, dato il “forfait” delle " Inglesi " per le citate polemiche e dominio netto delle " Rosse di Maranello " con ordine di Scuderia atto a favorire Villeneuve.

Ma Pironi fa orecchie da mercante, tradisce il Compagno e va a vincere fra lo stupore di tutti.

Qui non siamo né in Williams , né in Inghilterra: Gilles è furibondo e da questo episodio nasce la famosa questione di Zolder che diventerà subito leggenda.

Durante le prove del Gran premio d'Olanda, Villeneuve cade vittima di un mortale incidente, tanto più grave in quanto apparentemente inspiegabile anche perché accaduto nel giro di rientro ai box.

La leggenda vorrebbe che la tragedia fosse letta come una sorta di " sacrificio in memoriam" per la grande ingiustizia patita ad Imola. Su questo fatto si discute ancora, ma, nella realtà delle cose, rimane da considerare soprattutto la caratteristica comportamentale del Pilota canadese, quella cioè di rientrare anche in prova alla massima velocità.

Si ritiene pertanto che l'incidente sia dovuto ad una tragica fatalità, ma, dato l'alone che ha sempre circondato l'ardimentoso quanto sfortunato Pilota, si preferisce leggere diversamente l'episodio.

Di fronte alla morte ognuno ha diritto ad un suo atteggiamento personale che va comunque rispettato e pertanto non ci sentiamo, né vogliamo, riaprire polemiche di sorta vent'anni dopo.

Tornando all'andamento del Campionato, annotiamo le belle prestazioni di Pironi in Olanda (vittoria), Monaco e Gran Bretagna (secondi posti), Detroit e Francia (terza piazze); ma l'iride andrà al regolarista Keke Rosberg (una sola vittoria in Svizzera), grazie al singolare fenomeno di ben 11 piloti vittoriosi in almeno un Gran premio ed alla tragedia sfiorata dallo stesso Pironi in Germania, quando, saldamente in testa alla Classifica mondiale Piloti, subirà un tremendo incidente (durante le prove, straordinariamente simile a quello di Villeneuve) cui fortunatamente sopravvivrà, ma lontano per sempre dalle gare automobilistiche.

Oltre ai citati " Drivers ", vincono, nell'anno " di tutti Campioni ", Watson (Belgio e Detroit), Arnoux (Francia ed Italia), Tambay (subentrato in Ferrari a Villeneuve, primo in Germania), Alboreto (Las Vegas), De Angelis (Austria), Patrese (Olanda), Piquet (Canada).

Ad Enzo Ferrari non basta la bella vittoria nella speciale Classifica Costruttori a compensare la perdita di due valorosi piloti in una sola stagione, la beffa di Lauda passato " al nemico ", e la mancata supremazia " Piloti ", proprio nell'anno definito delle “Mediocrità”.

Sul piano tecnico il 1982 viene ricordato per essere l'ultima stagione con la formula dei tre litri aspirati per cedere, sia pure per pochi anni, il passo al litro e mezzo turbocompresso...."

(continua.....)

A presto da Fabrizio Pasquali

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