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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2015

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GP del Messico 2015

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Dopo la figuraccia di entrambi i piloti Ferrari nel Messico, viene spontaneo chiedersi come sia possibile che un campione come Vettel possa commettere errori così pacchiani, tanto da sentirsi in dovere scusarsi col Team.

Per chi non avesse mai guidato una vettura di “Formula”, ( può valere anche per le vecchie F.2 e F.3 ) mi preme sottolineare come le “ruote scoperte” costituiscano un tranello micidiale per la fragilità delle stesse nelle manovre d'accostamento che spessissimo comportano forature come nel caso di Vettel oggi.

Vi è poi da considerare la difficoltà che hanno alcune di esse ( tra cui Ferrari ) a portare in temperatura gli pneumatici, da ciò si può avvertire la venialità del dritto del Tedesco dopo il cambio gomme.

E' appena il caso, infine, di menzionare la cattiva posizione dei pesi in una vettura di Formula, con tutto il peso rotante e motrice sul retrotreno, mentre avanti è presente solo massa statica di zavorra; lo sterzo sulle anteriori, prive di motricità autonoma, risulta strumento molto debole per compensare problemi di forti sbandamenti o dritti.

Ricordo, ai tempi degli pneumatici con la camera d'aria separata dalla copertura, uno scoppio dell'anteriore sinistro subito a circa 180 orari: me la cavai perché la motricità era sull'avantreno ( così come motore e maggior peso vettura ) per cui col polso sinistro ( fratturatosi nell'occasione ) infilato nella razza del volante come un bastone riuscii a tenere in carreggiata la vettura senza particolari danni o problemi.

Con una trazione posteriore, peggio ancora se gravata anche dal peso motore, sarei andato, nella migliore delle ipotesi, a raccogliere grano nei campi.

Detto questo di Ferrari, va sottolineato, ove ve ne fosse ancora bisogno, lo strapotere Mercedes con Rosberg avviato meritatamente verso il secondo posto piloti.

Mercedes che si conferma anche con il terzo posto di Bottas ( Williams motorizzata a Stoccarda ), mentre bene, come quasi sempre le due Red Bull.

Il Brasile dovrebbe presumibilmente confermare la situazione attuale, così come la conclusiva trasferta in Arabia che ci manderà tutti a riposare in attesa del nuovo anno sportivo.

Vi lascio con la solita puntata...........

Fabrizio Pasquali

...( correva l'anno 1990 )....La stagione del decennio (1990) vede finalmente una Ferrari potenzialmente in grado di competere con McLaren per il successo.

La 641 infatti è vettura collaudata ed affidabile, come di prima caratura la coppia di "drivers" Prost e Mansell.

Ecco pertanto che fin dalle prime battute della stagione agonistica Prost e Senna si presentano già come i favoriti per la corona iridata, anche perché Mansell e Berger (approdato in McLaren da Ferrari) sembrano accettare senza troppe rimostranze il ruolo di "comprimari di lusso" a supporto delle Prime guide.

Williams Renault può contare su un buon dieci cilindri della Casa francese e sulla coppia Patrese Boutsen presentandosi come terza forza del Campionato.

La Casa inglese verrà particolarmente colpita in senso positivo dalle prestazioni di Jean Alesi, debuttante in Formula 1 con la Tyrrel Ford, ed il Pilota francese sarà oggetto di contesa a fine stagione proprio con Ferrari, il "Nemico continentale".

Alla luce dei fatti però, la vera terza forza in pista si dimostra l'ottima Benetton Ford grazie soprattutto al grande Nelson Piquet ed alla sua eccezionale continuità.

Il fascino del Campionato è però legato alla lotta Prost Senna, pur con gli ottimi " Outsider " menzionati qui sopra.

Ma scendiamo in pista: le ostilità si aprono negli Usa con in "pole" la "strana coppia" Berger (McLaren Honda) Martini (Minardi Ford ).

Nel corso della gara la Minardi di Faenza sarà poi assorbita nel mucchio, mentre Alesi riuscirà a resistere per metà gara al ritorno di Senna (il vincitore del Gran Premio) conquistando un ottimo secondo posto e soprattutto l'attenzione dei Team del Circus.

Inizia poi una serie di vittorie alternate dei due "Top Drivers" con l’eccezione dell'episodio tutto "casalingo" di Patrese primo ad Imola.

A Prost andranno i Gran Premi di Brasile, Messico, Francia, Gran Bretagna e Spagna, mentre Senna sarà primo negli Usa, Monaco, Canada, Germania, Belgio e Italia.

Con tale appassionante alternanza si giunge alle ultime battute della Campionato da esaminarsi con attenzione particolare, dati gli episodi determinanti che ne hanno condizionato i risultati.

Prima fila tutta "Rossa" all’Estoril, ma partenza pasticciata (per non dire di peggio) di Mansell ai danni di Prost e tutto ciò a vantaggio della McLaren di Senna che tiene duro su Prost, malgrado la rimonta Ferrari, fino all'interruzione della gara a seguito del grave incidente accaduto ad Alex Caffi.

In Giappone ancora un "fattaccio" che di fatto consacra Senna Campione del Mondo ancora prima del Gran Premio di chiusura in Australia.

Alla vigilia di Suzuka, infatti, Senna conduce su Prost 78 a 69, ma il Brasiliano ha il vantaggio di aver vinto nella primavera del Campionato che gli consente, a parità di punti e primi posti, di vincere la Contesa.

La Stampa interpretò pertanto il tamponamento di Senna ai danni di Prost alla prima curva giapponese nell'ottica di questo diabolico "giochetto".

A distanza di molti anni ci asteniamo da una valutazione da "cinica giostra di autoscontri", e lasciamo al Lettore appassionato la personale valutazione dell'episodio anche alla luce dei numerosi documenti filmati che consentono varie possibili ipotesi.

Rimangono comunque le due belle vittorie di Piquet proprio negli ultimi Gran Premi di Giappone ed Australia a coronamento di una stagione che lo vede quasi sempre a punti quando non sul podio come in Canada ed Ungheria.

Bene anche i "Secondi" Berger e Mansell, con l’ Austriaco sul podio in Brasile, Imola, Monaco, Belgio, Italia e l'Inglese in Canada, Messico, Spagna, Australia, oltre alla vittoria in Portogallo.

Ricordiamo ancora la vittoria del duo Williams, Patrese e Boutsen, rispettivamente ad Imola ed in Ungheria, nonché i due significativi secondi posti di Jean Alesi negli Usa ed a Monaco, tanto più rimarchevoli in quanto conquistati da un esordiente e con un mezzo scarsamente competitivo.

La Classifica Piloti si rispecchia in questa Stagione anche nei Costruttori dove, come si è detto, spicca il terzo posto della Benetton Ford che sarà di buon auspicio per i futuri successi iridati del Team anglo italiano.......( continua )

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“ Quei temerari a ruote scoperte “ - ( Formula Uno in pillole )