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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2013

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GP del Brasile 2013

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Senza particolari emozioni si è chiusa ad Interlagos la stagione 2013 di F.1, una tra le meno emozionanti, per lo meno dalla seconda metà della stessa in poi.

Dopo un inizio in cui i principali Team sembravano studiarsi alternandosi fra vittorie e podi, è sembrato che Newey, nota conoscenza McLaren, preso atto della situazione, aggiustasse rapidamente le sue vetture in un'ascesa strepitosa di invincibilità, quasi fossero tornate in auge le Rosse di inizio Millennio.

McLaren purtroppo quest'anno non è stata mai nel giro delle potenziali vincenti: la causa principale va ricercata nella telaistica che non è sembrata sensibilmente migliorata strada facendo.

Abbiamo già accennato alla "vettura che pompa", ossia al fatto di non riuscire a mantenersi incollata alla pista, ma di cambiare ogni momento assetto provocando una guidabilità difficile e dispendiosa.

Come con le coperte troppo corte, si sono provate soluzioni varie, ma il risultato finale era sempre un eccessivo sovraccarico certamente a penalizzare troppo la propulsione che, standardizzata come da regolamento, non poteva essere incrementata come in passato, risultando, alla fine, un progetto di vettura poco veloce e non particolarmente aderente al circuito.

L'unica vera nota positiva rimane una certa affidabilità, ma oggi non pare questa una dote particolarmente vincente nelle Case maggiori, dato che importanti cedimenti nella propulsione o nella telaistica sono veramente rari.

In Brasile vi è stato un certo riscatto sia di Button che di Perez ( buon quarto e sesto posto avanti anche a Mercedes ), ma è noto che il circuito di Interlagos è particolarmente adatto a McLaren ed a Button in particolare.

Vettel colleziona record su record e con lui la Red Bull, ma commovente anche la prova di Webber, emozionato secondo alla sua ultima gara di pilota: conduttore spesso criticato, ma fondamentalmente onesto, affatto sbruffone, spesso cavaliere nell'accettare sportivamente sorpassi senza creare guai , come succede invece troppo spesso anche ai ben più titolati colleghi.

Mercedes non ha chiuso benissimo in Brasile, ma ha fatto suo il secondo posto Costruttori, soffiando a Ferrari l'unica prestazione che ancora contava nel Campionato 2013.

Ritengo che proprio la Casa tedesca possa aspirare ad un notevole incremento nella prossima stagione agonistica anche per i mezzi a disposizione e per i piloti, entrambi dal temperamento vincente.

Ferrari dovrà rivedere tutto ( come altri naturalmente ) per ritornare competitiva ed affidabile come sua tradizione: mancano i duelli mitici con McLaren, ricordo caratterizzante decenni di sport dei motori.

La Classifica Costruttori è assolutamente impietosa con il Team di Woking, quinto, ma a distanza stratosferica da un' onesta ( ma nulla di inavvicinabile ) Lotus, Team questo interessante nell'ordine di grandezza di Mercedes e Ferrari come il suo antico antico Marchio, vero innovatore tradizionale nella F.1.

Data la rivoluzione nei motori ( sei cilindri con monocompressore ) vi è da aspettarsi una stagione invernale particolarmente attiva da parte di tutte le Case, anche per le altre novità che il Regolamento 2014 prevede e che mi riprometto di esporre in qualche puntata straordinaria della rubrica, che, alle prime concrete informazioni, cercheremo di esporvi proprio e sempre qui in questo magnifico Sito, fondato da Luca Tuzzolo, vero appassionato e competente cultore della intramontabili "Ruote scoperte".

A Lui ed a Voi tutti un augurio sincero ed un appuntamento a presto, dal Vostro affezionato

Fabrizio Pasquali

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