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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2013

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GP di Singapore 2013

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Trovo sempre più frequenti, e meno sportivamente adatti alla F.1, questi circuiti cittadini inseriti in metropoli di nessuna tradizione sportiva e soprattutto in contrasto con le caratteristiche della tecnologia motoristica a ruote scoperte.

Le sopraelevate tra i grattacieli tutti luci colorate, la gara in notturna con sfoggio di illuminazione a giorno, il pubblico che si addormenta mentre sfreccia un bolide che manco vede, il parterre di Vip che se ne fottono di tutto e di tutti salvo essere ricercati dai famelici cameramen, insomma questa sagra di sport finto e spettacolarmente kitsch è sempre più lontano dalla mia concezione di motorismo fatto di mani unte d'olio e di odore di bruciaticcio; ma oggi probabilmente va bene così.

Vettel, alla guida di un missile di altra categoria, vince riposandosi, malgrado la safety car ( altra tragedia costante di questi circuiti ) ed una scelta tattica non felicissima da parte del suo Team: ormai il titolo iridato può perderlo solo lui e Red Bull vincerà alla grande anche il Costruttori, malgrado Webber, ormai tassista che capotta anche in parcheggio, metta del suo per non portare punti iridati in cascina.

Raikkonen è il solito combattente indefesso e stoicamente sopporta una sciatalgia massacrante ( ne sa qualcosa chi scrive queste righe ) nella posizione più infelice per il sofferente di tali patologie, ma un vero campione si vede anche in tali frangenti.

Alonso sputa sangue come sempre: è tostissimo alla partenza, veloce quanto può sul passo e meno sbranatore di gomme rispetto al solito, ma Red Bull è di altro pianeta e si deve accontentare del solito secondo posto, ad un caffè dal Rivale di sempre.

Le due Mercedes vanno benino con piloti aggressivi e veloci, specie su piste kartistiche come queste, ma il tutto è insufficiente di fronte alla strapotenza di Vettel che fa ormai il vuoto su qualsiasi pista, anche e soprattutto su queste ove il carico aerodinamico è cosa assai importante.

Button ha condotto una gara al limite delle possibilità della McLaren 2013, ma con questo angolo di camber le gomme si usurano in modo asimmetrico e quindi improvvisamente perdono di prestazione, come abbiamo ampiamente visto tutti nel finale di gara.

Non credo vi sia altro da dire su questa stagione, se non applaudire ancora una volta in più il progetto Red Bull che nella meticolosità di Newey è riuscito a migliorarsi di gara in gara sino ad arrivare allo strapotere odierno assolutamente da ovazione comune.

Ci rivedremo in Corea tra due settimane e...buona vendemmia a tutti,

Fabrizio Pasquali

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“ Quei temerari a ruote scoperte “ - ( Formula Uno in pillole )