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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2013

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GP del Giappone 2013

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Vorrei ricordare, qui di seguito, le attuali principali norme riguardanti i propulsori che, nel corso del 2013 e per l'ultimo anno, hanno caratterizzato l'attuale stagione agonistica di F. 1.

Si tratta di motori V8 ( quindi otto cilindri disposti su due bancate ) da 2.400 cc. con potenze dell'ordine di 750 Hp. ad un regime massimo controllabile di 18.000 giri .

Il regolamento impone inoltre un alesaggio non superiore a 98 mm. ed un peso minimo del motore non inferiore a 95kg.

I rapporti di compressione possono essere variabili, ma in media sono dell'ordine di 13:1.

L'accelerazione resta contenuta nell'ambito di circa 80m/s².

Ricordiamo ancora che, a partire dal 2014, i propulsori ridurranno la cilindrata a 1.600 cc. , ma acquisteranno il turbocompressore ad una sola turbina, mantenendo l'attuale forma a V di sei cilindri.

Aggiungiamo, per completezza, che la storia della F. 1 ha già annoverato motori turbocompressi che superavano i 1.000 Hp. di potenza e che, in alcuni anni, gareggiavano vetture aspirate assieme alle turbo con un rapporto di 3/1 ( in altre parole 4.500 cc. aspirati competevano con i 1.500 cc. compressi ).

Passando all'esame della gara odierna, rimane gran poco da dire se non la conferma della schiacciante superiorità Red Bull, oggi anche veloce nella punta massima, ed il buon finale di stagione di Lotus che, anche con Grosjean, è rimasta praticamente l'ultima vettura discretamente competitiva, in grado da non farsi umiliare dal Team pigliatutto.

Webber, pungolato dai box, sembra uscito dal recente torpore andando a conquistare la pole e, ma quanta fatica, la seconda posizione dopo l'ennesima partenza alla tassista come sua abitudine.

Con le unghie ed i denti Alonso cerca di mantenere Ferrari al secondo posto Costruttori, approfittando anche del fatto che Mercedes non fa molto di più e che Lotus solo recentemente ha superato in fatto di prestazioni Maranello.

Massa, dopo una discreta qualifica, rimane un non pervenuto in gara non approfittando del ritiro di Hamilton che sembrava promettere bene alla partenza.

McLaren ha già mollato da tempo e la cosa potrebbe anche dire che è impegnata sul modello 2014: considerata la differenza sostanziale in fatto di motorizzazione rispetto al corrente anno, è sperabile un radicale nuovo progetto telaisticamente parlando, in grado cioè di ritornare competitiva come sua antica tradizione.

Arrivederci tra due settimane in India.

Fabrizio Pasquali

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