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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2013

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GP del Belgio 2013

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Siamo arrivati al risultato più significatico dell'intera stagione agonistica di F.1, il Circuito di Spa sulle Ardenne del Belgio.

Dopo la riduzione e quindi la snaturazione del Nürburgring e la conversione di altri circuiti storici, quello della Città termale belga è forse l'unico che conservi la sua originaria caratteristica stradale, naturalmente con cordoli e chicane tipici della F.1 attuale.

Tali caratteristiche sono veramente probanti per una classificazione generale della vettura oltre, naturalmente, per mettere alla prova la maestria dei piloti come valore assoluto.

Non è casuale che il mitico sorpasso di Hakkinen su Schumi del 2000 sia avvenuto proprio qui tra le due vetture ed i due piloti più prestigiosi di quegli anni.

Così non è affatto casuale che Vettel oggi vinca su Alonso dandogli oltre un secondo a giro e finisca senza toccare cordoli alla fine ed a braccia alzate.

Oggi Red Bull è imbattibile sui circuito probanti proprio per la completezza del suo progetto.

Rinuncia ad un poco di velocità di punta, ma la guidabilità del mezzo consente al tassista pensionando Webber di prendersi le soddisfazioni del caso, guidando in tranquillità e con scarse velleità agonistiche.

Si sono confermate vetture di buona carature le Mercedes che possono contare su due piloti giovani, ma già di provato mestiere e veloci quanto basta, ma la camera impietosa sulla sospensione di Vettel che si adatta alla strada come un guanto alla mano spiega benissimo cosa sono i valori che contano.

Ecco allora che Button, a proprio agio su un circuito velocissimo e dalla percorribilità senza strappi, riesce a non sfigurare con la McLaren di quest'anno che arranca faticosamente implorando la fine della stagione.

Piuttosto deludenti le Lotus con Raikkonen ritirato per seri problemi ai freni, ma nell'insieme Team perdente in tale Circuito.

Per fortuna nessuna safety car a snaturare l'andamento della gara e le stesse condizioni meteo hanno consentito un regolare quanto forse un tantino monotono svolgimento.

I soliti scassamacchine si sono divertiti per la loro parte: su questi episodi mi pare inutile ogni commento.

Ci vediamo tra due settimane a Monza, classica storicamente imperdibile e quanto mai significativa per vetture e piloti.

Arrivederci in Brianza,

Fabrizio Pasquali

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