3.539.223 

dal 19/11/1999

START | Storia | Produzione | Clienti/Serie | Motori | Titolari | Società | Factory | Album | Albo d'Oro | Formula 1 | IndyCar | FE / XE | Altre categorie
Calendario | E-mail | Servizi | FanBox |
Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2013

Australia Malesia Cina Bahrain Spagna Monaco Canada Gran Bretagna Germania Ungheria 
Belgio Italia Singapore Corea Giappone India Abu Dhabi Stati Uniti Brasile 

<

GP d'Italia 2013

>

Ricordiamo il Circuito di Monza nella sua versione storica: rettilineo della partenza con le tribune ai lati, curvone Bassono, prima e seconda curva di Lesmo, discesa con finale curva sinistrorsa del Serraglio, rettilineo opposto all'arrivi, Parabolica e traguardo.

Questa "pistola rovesciata", con il calcio in alto ( le due di Lesmo ) e la punta costituita dalla Parabolica, è stata fortemente variata in tre punti con chicane atte a limitarne la velocità via via incrementatasi nel corso degli anni.

Per fortuna nessuno si è sognato di toccare la più bella curva in un tracciato di F.1, quella Parabolica che, come dice il nome, si percorre in assoluta accelerazione, dopo la frenata d'accesso, grazie alla perfezione del tracciato che invita a tale tipo di guida qualunque sia la potenza a disposizione ( chi la sbaglia è meglio attacchi il casco al chiodo in via definitiva ).

Per coloro che hanno impresso nella mente il vecchio tracciato tali interventi hanno smodatamente ribaltato il concetto di F.1, così come fossero stati posti dossi rallentatori in autostrada.

Rimane il fatto che questi ci sono e ci dobbiamo tenere il Circuito così.

Malgrado ciò, Monza rimane l'appuntamento più veloce della stagione agonistica ed all'appello hanno risposto i due contendenti storici, Red Bull e Ferrari con la storica prevalenza della prima e del suo Vettel.

Entrambi i gregari non sono stati spinti ad attaccare, né probabilmente avrebbero potuto farlo più di tanto.

Così la gara è scivolata in modo soporifero con i vari tentativi di gufaggine del solito Mazzoni, oggi particolarmente impreciso, ma puntualmente corretto dal partner.

Andare a cercare i sorpassi dei vari Raikkonen, Hamilton, Button ecc. con le vetture che si ritrovano mi pare consolatorio al pari di ricerca di suspence alla bocciofila locale: ma un po' di brivido bisogna pur fornirlo, mentre il Campionato sembra invece aver detto già tutto, con il solito Domenicali a cercare la gara d'attacco della vita ed Alonso lamentarsi per il fanalino posteriore pulsante di Vettel.

Ma anche questo è colore in una grigia giornata che prelude l'ormai prossimo autunno.

Ora cambieremo aria in altri due Continenti ( cinque in Asia e due nelle Americhe ), vedremo se questi ci porteranno delle novità significative.

Arrivederci a presto,

Fabrizio Pasquali

Tutto McLaren - L'angolo del Professor - Menu

E-mail

“ Quei temerari a ruote scoperte “ - ( Formula Uno in pillole )