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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2013

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GP di Spagna 2013

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Dopo la splendida vittoria ottenuta da Alonso nel primo G.P. europeo della corrente stagione agonistica, risulta per i più forse poco comprensibile quanto affermato dal Campione asturiano nelle interviste successive alla gara.

Nelle stesse si affermava infatti che Ferrari non risulta essere ancora la vettura più veloce del Campionato, e forse ciò ha un senso se consideriamo le prestazioni sul giro secco, ovvero quanto avviene in qualifica.

La partenza infatti confermava le grandi prestazioni delle Mercedes, tali da occupare l'intera prima fila: si capiva, per altro già dopo pochi giri, come il Team tedesco non fosse in grado di possedere un passo gara tale da aspirare quanto meno al podio.

Tale importante differenza oggi viene particolarmente esaltata dal veloce deperimento degli pneumatici che, secondo le ultime direttive condotte a tre fra Ecclestone, i Team maggiori e Pirelli, obbligherebbe a numerosi pit stop rendendo in tal modo ancor più movimentata la competizione sportiva.

Quanto detto può essere confrontato con i distacchi e le prestazioni sul giro in situazioni diverse (pneumatico nuovo o parzialmente usurato) tra le attuali gare e quelle di solo una decina di anni or sono.

Differenze dell'ordine di uno o due secondi sul giro rappresentavano in passato tutto il range allora presente fra una vettura aspirante al titolo ed una di terza o quarta fascia: oggi invece nell'arco di pochi giri questi capovolgimenti sono presenti e quasi improvvisi.

Da ciò si comprende come la vettura migliore non possa non essere quella che può essere condotta con mano leggera e che complessivamente mantenga efficienti gli pneumatici il più a lungo possibile.

In tal modo si giustifica il secondo posto di Raikkonen con una Lotus sicuramente inferiore non solo a Ferrari, ma anche a Red Bull, ma che, grazie ai guanti di velluto di Kimi, gli ha consentito di risparmiare un cambio gomme pari circa a trenta secondi guadagnando così un paio di posizioni nell'ordine di arrivo.

Che Ferrari vada benissimo è confermato dal terzo posto di Massa che, al contrario di Alonso, mette assai poco di suo, e che, malgrado ciò va a precedere sia Vettel che Webber.

Della tragedia Mercedes si è già detto, mentre vi è da aggiungere quella di McLaren che quest'anno, piloti a parte, non sembra aver azzeccato minimamente il progetto, malgrado il ritorno in Europa.

Stando così le cose, non si può che confermare una potenziale lotta a due tra Alonso e Vettel, sempre che Red Bull, oggi palesemente inferiore a Ferrari, riesca ad incrementare la sua velocità di punta per consentire ai suoi piloti dei sorpassi e dei tempi sul giro che oggi non sembrano possibili.

Ci vediamo la prossima settimana al prestigioso appuntamento di Monaco Montecarlo, circuito anomalo per antonomasia che può riservare sorprese per tutti.

Con viva cordialità,

Fabrizio Pasquali

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