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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2013

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GP d'Ungheria 2013

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Anche in Ungheria, noto kartodromo in cui è vietato sorpassare, si sono confermate in gara le previsioni esposte nelle nelle qualifiche: Mercedes veloci ed ora anche a basso consumo di gomme, insomma un'equiparazione che, in questa fase di Campionato, risulta ancora molto interessante.

Hamilton si conferma perfettamente pilota agile ed adatto a questo tipo di pista, come del resto Raikkonen che, con una Lotus risparmiosa, riesce a tenere passo e continuità.

Vettel vede, sia pure ancora da molto lontano, la possibilità del quarto titolo consecutivo che lo consacrerebbe tra i miti dell'automobilismo di tutti i tempi.

Che Red Bull rimanga la vettura da battere viene confermato dall'ottima prestazione di Webber tale da risalire di sei posizioni in un circuito ove il sorpasso è proibitivo.

Ferrari scivola quindi, come prestazioni in assoluto, forse al di sotto di Mercedes e Lotus, salvandosi con la classe di Alonso e con un Massa finalmente privo di errori madornali.

Rosberg è il solito oggetto misterioso, cavallo di razza, ma non sempre prevedibile, oggi anche sfortunato, da attendere sul lungo periodo.

Grosjean è il velocista di sempre, ancora fallosetto, si presume che possa solo crescere dato che la grinta non gli manca e neppure il passo gara.

Vettel ha corso sperando che il flap anteriore tenesse, quasi come in Brasile la scorsa stagione con la fiancata lacerata, ma la sua guida è sempre eccellente ed il muretto in grado di fare i conti anche con lungimiranza.

Button con la sua McLaren, piuttosto ampiamente modificata, ha dimostrato di essere pilota veloce e di classe, ma i miracoli non sono di questo mondo: il progetto è carente, la vettura non aderisce come dovrebbe e dimostra un carico aerodinamico che non consente al pilota una fiducia totale nel mezzo, tale cioè da poterlo spremere come sarebbe dovuto.

Non resta che orientarsi sin d'ora verso un'esplorazione di quello che dovrebbe essere il progetto 2014.

Non credo che, malgrado le quattro settimane di sosta, i Team possano o vogliano tirare fuori dal cilindro qualche improbabile colombo, ma la vera conferma di tale assunto potrà vedersi nei due prossimi probantissimi appuntamenti, Spa e Monza, vere pietre fondative dello sport dei motori.

Se Red Bull riuscirà a superare indenne tali prove decisive, non credo che agli altri Team resti qualcosa di meglio che mettersi al lavoro per la prossima stagione.

In Belgio tutti alle cure termali,

e buone vacanze da Fabrizio Pasquali

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