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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2011

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GP d'Australia 2011

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Carissimi Amici di sempre, ben ritrovati in questo ennesimo esordio stagionale, con partenza australiana come nei vecchi calendari.

Nell'inverno abbiamo sentito alcune bizzarre proposte da parte di Ecclestone come la pioggia artificiale a sorpresa, assieme a qualche altra amenità.

Se tutto ciò fa parte del gossip, oggi imperante ovunque, come tale va preso; se qualcuno dovesse invece seriamente pensare alla trasformazione della Formula Uno in un circo che viaggia a 300 km/h con essere umani vivi dentro è bene che gli venga revisionato il cervello da psichiatri seri e preparati.

Già l'elettronica è sovrabbondante, la conversazione con i box distraente, i vari kers ed ala variabile ( da usarsi per altro con un regolamento non sempre elementare ) costituiscono per un pilota, sottoposto per altro allo stress della velocità, del rumore e delle vibrazioni, elementi di concentrazione non sempre possibili; se dovesse aggiungersi anche il videogioco dell'imprevisto sarebbe sportivamente perfido oltreché pericolosamente osceno.

Molti anni fa, parlando con un mio parente pilota delle Frecce Tricolori, venni ragguagliato in diretta sul deficit sensoriale provocato da accelerazioni ( positive e negative ) oltre, naturalmente, allo stato di tensione derivante dal volo in generale e dalla precisione millimetrica dei movimenti comportamentali: molto simile è la situazione in Formula Uno, da cui si può evincere come veramente sia uno sport per fisici selezionatissimi ( basterebbe pensare alla frequenza media cardiaca, doppia rispetto al normale e per la durata di circa novanta minuti....) e dunque da rispettare con decisioni responsabili e tecnicamente avvedute.

Venendo alla gara odierna, mi pare che Vettel e la Red Bull si stiano confermando la coppia da battere, dato che il solo Hamilton ha potuto impegnare per un certo periodo la lepre in fuga.

L'esordio Pirelli è stato positivo solo sulle vetture più pronte, fatto prevedibile, dato lo stress cui lo pneumatico viene sottoposto in misura proporzionale alla difficoltosa aerodinamica delle vetture che necessitano di maggiori correzioni per il loro deficit progettuale.

Il gap di partenza di altri Team, allo stato attuale, sembra davvero grande, anche se, trattandosi di un esordio in un circuito cittadino, non credo possa esprimere al meglio una panoramica globale dello stato dell'arte.

Ci vediamo in situazioni più probanti.

Ciao a tutti, da

Fabrizio Pasquali

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