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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2011

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GP d'Italia 2011

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Come abbiamo detto infinite volte, anche da queste pagine, le chicane inserite su circuiti tradizionalmente perfetti sono, oltre che snaturanti, spesso inutilmente pericolose: e così, per l'ennesima volta, la partenza di uno dei più tradizionale G.P. Mondiali si è trasformata nell' inutile carneficina con buona pace di quanti direttamente o meno vi hanno rimesso la gara.

La curva destrorsa, al naturale compimento del rettilineo principale, ha sempre concluso logicamente la selezione delle vetture migliori, evitando frenate innaturali con i conseguenti gratuiti imbottigliamenti da parcheggio domenicale.

Detto ciò, dopo una partenza da curva Maradona, Ferrari ha dovuto mettersi come al solito in riga, indirettamente aiutata da Schumacher che, dall'alto della sua inviolabilità, ha tappato oltre ogni limite gli inseguitori diretti.

Malgrado la sempre acclamata "sportività" di Michelino, le vetture migliori si sono per altro classificate pressochè nell'ordine, con l'eccezione del ritiro di Webber appiedato dalla perdita dell'ala anteriore, e del quarto posto di Hamilton, ma oggi Button gli è superiore ( soprattutto di testa ) per cui, alla fine, è giusto così.

Vi sono stati alcuni sorpassi gradevoli, di buona tecnica, anche se il risultato per la vittoria era troppo condizionato dalla superiorità della coppia Red Bull/Vettel.

Domenica quindi abbastanza tranquilla e scontata, ma la bellezza della pista monzese affianca la mitica Spa, anche se nella Brianza vi sono stato troppi ingegneri "stradini" a capo dei vari rifacimenti.

Ricordo fin troppo bene la vecchia "pistola rovesciata" con le sue curve disegnate da chi di automobili e di velocità era vissuto: pensate solo alle due di Lesmo ed al miracolo della parabolica con le due teorie: la affrontiamo alla corda per lasciare andare i cavalli ad allargare e finire al limite esterno o...viceversa ?

Con quelle ruote alte e strette, con i freni a tamburo che al terzo giro non c'erano già più, con quattro marce non sincronizzate e.....tanta nostalgia e coraggio.

A presto, Fabrizio Pasquali

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“ Quei temerari a ruote scoperte “ - ( Formula Uno in pillole )