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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2012

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GP del Brasile 2012

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Non sono mai stato superstizioso per educazione, razionalità, studi compiuti e temperamento, ma sopportare per venti Gran Premi in una stagione gufi, sinergici tra loro e collocati sempre sulla stessa spalla, può far venire male alla schiena di chiunque.

In tutto il mondo civile non esiste il “tifo” contro: ricordo il più grande giornalista sportivo del “Corriere”, Mosca, che ammirava i Francesi proprio per il riconoscimento che veniva attribuito a chi se lo meritava, indipendentemente dal passaporto; e così anche gli Inglesi ed Tedeschi più volte visti ad applaudire con stima e rispetto le prodezze di Pelé con la maglia oro del Brasile.

In Italia questo spirito non esiste ancora e la cosa reca ancora più fastidio se proviene dall’informazione pubblica, quali giornali indipendenti e televisione di Stato.

Oggi per novanta minuti si è parlato di fiancata danneggiata, di aerodinamica in difficoltà, di scarico reso difettoso dall’urto, di alternatore inaffidabile, di radio a senso unico, insomma di tutte le disgrazie che Vettel, per altro incolpevole, stava immagazzinando in una sola gara, a cui veniva aggiunto un pit stop supplementare, ed un Team meno efficiente degli altri in lizza per il titolo ( sempre a sentire i volatili notturni di cui sopra ).

Dopo aver chiamato la pioggia per mesi, costoro sono stati accontentati e, malgrado le magagne citate, Vettel ha vinto ugualmente il Piloti, battendo un Alonso che, ancora qualche elogio, si sarebbe imbarazzato da solo.

Ripercorrere tutta la gara con le infinite traversie, tutte per altro a senso unico, dalle quali Ferrari usciva sempre indenne come Mr. Magoo, mi sembra a questo punto stucchevole e privo di logico buon senso.

Alonso è un ottimo pilota che ha spremuto sangue dalle rape, ma anche Raikkonen è riuscito a vincere con una modesta Lotus e, come lui, Maldonado o Rosberg sempre su vetture di seconda fascia.

Ritengo pertanto che Vettel, ad onta di tutti i riti voodoo contrari, sia stato meritevole della classifica finale, certamente non regalatagli da nessuno, come la Red Bull ha conquistato il Costruttori con ampio merito malgrado gli “alternatori”…..

McLaren ha subito un torto nei confronti di Hamilton, escluso certamente non per colpa propria, e con questo ha pure perduto il secondo posto nel Costruttori che, forse, si sarebbe tecnologicamente meritato per l’ampio progresso dimostrato nel progetto vettura di fine stagione.

Ferrari ha dalla sua l’affidabilità… ed Alonso: resta il fatto che una Scuderia che è anche Casa costruttrice, e questo sin dal secondo dopoguerra, con le tradizioni più meritevoli, storicamente parlando, ha dimostrato di non riuscire a crescere di una virgola nell’intera stagione.

La sua sconfitta sta in questo solo argomento.

Ci sentiremo comunque anche nella lunga pausa invernale.

Con viva simpatia,

Fabrizio Pasquali

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