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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2012

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GP d'Europa 2012

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La stagione corrente , stando così le cose, rischia di passare per un gioco al massacro, vera pacchia per gli scoop di Youtube alla voce: “chi le combina più grosse”.

La vittoria odierna di un Alonso, partito undicesimo, si può anche spiegare come quella di un pilota che, alla guida di una vettura media, si è comportato in modo avveduto, corretto, non è andato a cercarsi guai e, visto che agli altri è capitato, più o meno volontariamente, di tutto, alla fine si è trovato primo per estinzione di avversari.

McLaren in testa agli aspiranti suicidi, con un cambio gomme da “comiche in pista”, con Hamilton nevrastenico che stressa gli pneumatici fino a voler difendere il posto schiantandosi contro il muretto: bell’esempio di pilota, già campione del mondo, con nevrastenia simile ad un pivellino arrabbiato perché ha rotto la macchina nuova.

Vettel può chiedere lumi ai suoi soloni del muretto: la vettura si ferma e….tanti saluti, buona passeggiata.

Grosjean, giovane promettente di belle speranze, è meglio che si affidi all’elettrauto sotto casa sua, dato che la causa del suo ritiro è da meccanico di biciclette ( con tutto il rispetto per la storica categoria artigianale ! ).

Stando così le cose, non vedo come un bravo driver come Alonso potesse perdere l’occasione anche senza strozzare la sua Rossa, mentre forse a Maranello sarebbe il caso di pensare a Massa, dato che il titolo Costruttori normalmente si vince in due.

Ma, anche a tale proposito, McLaren e Red Bull sembrano favorire Ferrari: Button è disperso ormai da mesi e Webber si classifica al quarto posto come un turista per caso ( forse sarebbe meglio dire “tassista per caso” ) portando un po’ di fieno in cascina per i suoi “asini suicidi”.

Resta comunque il fatto che un campionato così non si vedeva da molto tempo ed Ecclestone sembra aver cavato fuori il solito coniglio dal solito cappello a cilindro o, forse in vece sua, lo stanno sostenendo i Team più accreditati alla vittoria, grazie ad una buona percentuale di inspiegabile masochismo.

Vedremo se in circuiti veri, come quelli inglesi e tedeschi, ( è infatti ora di finirla con piste cittadine dove la safety car è per forza costantemente di casa, falsando così l’andamento tecnico della gara ) si potrà tornare a correre con criteri tecnici più attendibili, sì da capire veramente il reale stato delle cose.

Arrivederci oltre la Manica.

Fabrizio Pasquali

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