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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2012

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GP della Cina 2012

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Da un certo lasso tempo non si assisteva a gare di F.1 particolarmente combattute ed incerte fino agli ultimi giri, tanto che lo stesso Ecclestone era arrivato a dire che solo con la pioggia si poteva creare della “suspence”, in questo modo contravvenendo ai canoni basilari di ogni gara sportiva il cui ideale è quello di potersi disputare in condizioni ottimali per tale disciplina agonistica.

Così anomalo è stato il G.P. della Malesia, così regolarissimo questo della Cina.

Eppure oggi più di allora la gara è stata quanto mai ricca di colpi di scena e non frutto di illecite sportellate o di imprevisti ingressi di safety car, situazioni queste sempre più frequenti, con relativa falsificazione dei vantaggi acquisiti.

La gara si è giocata sui cambi gomme, sulla lotta nei vari gruppi, sulla tattica nei rientri opportuni: insomma come una vera performance di F.1 dovrebbe essere, ma non solo questo.

Si è assistito infatti ad una sorta di livellamento di prestazioni, o meglio di variazione delle stesse anche tra vetture dello stesso Team: si presume che, nell’evoluzione dell’ aerodinamica, il compromesso ottimale possa variare al punto da costringere gli pneumatici a consumi diversificati, da cui l’importanza delle scelte, degli stili di guida, dell’efficienza ai box nella scelta e nei cambi.

Ecco che il vantaggio Mercedes, presente per la prima volta qui in Cina, da cui l’apparente facile vittoria di Rosberg, è stato parzialmente vanificato dal maldestro meccanico sul cambio gomme di Schumacher, obbligando questi ad un mesto quanto incolpevole ritiro.

Bene complessivamente McLaren che paga però con Button una difficoltà tecnica ai box, forse compromettendone una potenziale vittoria.

La vettura c’è ed i piloti anche e bene assortiti, mentre in Red Bull qualcosa non va come l’anno scorso, tanto da far soffrire in modo particolare il campione in carica Vettel abituato a gare in solitaria.

Ferrari come prevedibile: terza o quarta forza a combattere con Williams per arrivare a punti.

Si accennava all’ inizio alla falsificazione della gare a seguito dell’entrata della safety car : propongo agli appassionati una possibile ipotesi di riequilibrio sportivo.

All’entrata della vettura di sicurezza vengono congelati non solo i posti occupati, ma anche i distacchi: la ripartenza avverrà con l’accensione di un’apposita luce verde sul volante del singolo pilota, ovviamente comandata direttamente dalla Direzione di gara.

Che ne dite ? Proviamo un piccolo referendum ?

Cordialmente, Fabrizio Pasquali

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