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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2012

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GP d'Australia 2012

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Per l’undicesimo anno consecutivo, benvenuti a questo “angolo” di riflessioni sulla meravigliosa platea della Formula Uno, massima esibizione mondiale di automobilismo sportivo.

Riflettevo fra me e me, questa mattina, alla consueta apertura stagionale in Australia, sull’apparente contraddizione tecnologica di questa “formula”, così sofisticata nelle motorizzazioni, elettronica, aerodinamica, trazione e quant’altro, in netta contraddizione con la goffa linea a ruote scoperte, tale da subire un coefficiente di penetrazione ( CX ) da autocarro, i numerosi alettoni, flap, appendici, fondo scalinato e quanto di complicato serve per non far decollare una vettura di materiale plastico, sacrificata da un regolamento spesso contradditorio, quando non tecnologicamente irrazionale.

Perché tutto questo in un mondo super specializzato e sofisticato come l’attuale?

E’ lo sport, che mantiene le sue tradizioni gelosamente, come quelle di far valutare i falli nel calcio, od in altre discipline ove siano previsti arbitri, non da apparecchiature elettroniche, ma da bandierine colorate, con atleti forniti di un abbigliamento obbligatorio identico ad oltre un secolo fa.

Insomma, che piaccia o meno, certi regolamenti procedono a scossoni in modo né rettilineo, né uniforme in alcuni aspetti culturali fra cui le tradizioni sportive, così come alcuni prestigiosi premi assolutamente buffi quanto prestigiosi ( dalla “ insalatiera” della Coppa Davis, agli Oscar d’ottone placcato, alle bandierine sventolate come nelle giostre medievali ed altro ancora.

Chiusa questa parentesi, forse conseguenza di una nottata passata sulla “teoria delle stringhe”, mi accingo a salutare uno splendido Button, vincitore con la stessa grinta e sicurezza dimostrate nello scorso Campionato 2011: solo che oggi è alla guida della vettura più performante del gruppo e regolarmente vince, malgrado una safety car nella parte finale della gara che certamente non lo favorisce.

Splendida McLaren di quest’anno con la prima fila al via tutta d’argento, con un Hamilton pure sul podio e con Vettel in Red Bull costretto ad inseguire e commettere qualche errore dalla frenesia arrembante.

Sia chiaro che siamo solo al via, che altri circuiti saranno più probanti del cittadino Melbourne, ma il grande caldo e la buona performance in ogni “stint” degli pneumatici costituiscono già un segnale più che promettente.

Ferrari ad arrancare più in prova che in gara, ma ancora ben lontana dal duo McLaren - Red Bull che, a parti invertite, si ripresenta quest’anno ancora più arduo da sconfiggere.

Appuntamento quindi nella patria di Sandokan, seconda tappa del lungo calendario agonistico.

Fabrizio Pasquali

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“ Quei temerari a ruote scoperte “ - ( Formula Uno in pillole )