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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2010

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GP del Bahrain 2010

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“Rieccoci” al consueto appuntamento annuale di apertura della stagione agonistica di F.1 con i primi Gran Premi atti soprattutto a testare le vetture nuove di zecca e molto cambiate rispetto al recente passato.

Dall'anno corrente, infatti, non vi è più la possibilità di rifornire in gara: da qui la necessità di aumentare considerevolmente le dimensioni del serbatoio carburante e, di conseguenza, la lunghezza della vettura.

Da un lato si guadagna nella stabilità in rettilineo, dato il passo sensibilmente allungato del mezzo, dall'altro ne scaturisce una variabilità importante in funzione dell'alleggerimento progressivo costante, ma particolarmente decisivo quando il livello scende sotto il 50%.

Da questo limite si può infatti pensare a vetture non molto diverse dagli anni precedenti e quindi un'altezza posteriore di qualche millimetro maggiore.

Non è poi così fondamentale l'altezza, presa come dato assoluto, quanto piuttosto la variabilità della stessa che si avvertirà soprattutto nei circuiti a curvoni veloci ove il carico carburante determina comportamenti decisamente diversi, sì da permettere velocità costanti, od anche variabili in funzione dell'andamento radiale, maggiori o minori per effetto della guidabilità della vettura.

Per quanto riguarda gli pneumatici, non mi sembra che oggi vi sia stata una grossa differenza prestazionale fra duri e morbidi, fermo restando l'ovvio consumo differenziato fra le due mescole : mi pare invece che la diminuzione della larghezza relativa agli anteriori abbia determinato una maggiore difficoltà nell'inserimento in curva, tanto più sensibile in condizioni di massimo carico di carburante.

Rispetto alla vivace discussione sorta nelle ultime settimane per la presa d'aria anteriore in casa McLaren, volta a determinare una sorta di variabilità in fatto di deportanza dell'ala posteriore, non ritengo la stessa costituisca una straordinaria variabile, potendo influenzare le velocità di punta di poco e solo su rettilinei assai lunghi.

In merito alle prestazioni delle vetture, si può capire che Ferrari, Red Bull e McLaren abbiano qualcosa in più rispetto alle altre, ma anche in tal senso ci sarà da vedere la qualità dei piloti dato che fra Hamilton e Button ( per rimanere nella Casa inglese ) c'è un notevole gap a favore del primo e, mi pare di non dire una cosa nuova, lo stesso dicasi in casa Ferrari ove Alonso sembra in grado di fare la differenza.

Ma il Campionato è lungo e molto cambierà, altrimenti che piacere sarebbe...

Arrivederci fra i canguri australiani.

Fabrizio Pasquali

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