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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2010

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GP della Cina 2010

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Rivoluzione nella graduatoria del Mondiale 2010 dopo questo Gran Premio della Cina combattuto fra pioggia e squarci di sereno, ma con gran parte della gara che conta battuta da un'acqua fine e continua a martirizzare i piloti di Shanghai.

Come quasi sempre in tali casi le qualifiche vengono regolarmente superate dall'andamento di una gara ricca di emozioni sin dalla partenza.

Alonso infatti vede verde prima degli altri, verrà poi penalizzato come da Regolamento, ma continuerà nella sua ambiziosa performance arrivando a sportellate con Massa al rientro ai box: come a dire che il numero Uno è lui e ciò deve bastare al buon Felipe, così come qualche anno faceva con Hamilton, ma si tratta di due temperamenti diversi.

Hamilton oggi le ha prese e date in egual misura, dimostrando comunque di battersi alla grande con la pioggia e di essere l'attaccante di sempre, pericoloso e freddo quando si rende utile il gioco pesante.

In questo caso il vecchio Schumi lascia spazio ai giovani: avrà forse pensato che i rischi corsi senza gravissime conseguenze sono stati già molto numerosi nella sua interminabile, gloriosa carriera e l'attuale Mercedes forse non è più per lui così facilmente guidabile come le Ferrari che ha portato ad infinite vittorie.

E' bello vedere come nuovi piloti, anche di Team non eccelsi, siano in grado di impensierire e di comportarsi da prime posizioni in classifica e come Red Bull si batta sempre con impegno indomabile assieme a McLaren e Ferrari.

Benino anche Renault che paga abbastanza una vettura non perfetta, ma che ha in Kubica un pilota splendido e mai domo.

McLaren piano piano ha raggiunto il top e ciò è ancora più importante in quanto si tratta verosimilmente di vetture non ancora “passate” dall'Inghilterra ove i veri avanzamenti saranno sicuramente più importanti e soprattutto più collaudabili.

Di Hamilton rimane la classe e l'atteggiamento di combattente nato dimostrato in ogni gara, ma impressiona forse ancor più la scalata di Button, oggi attentissimo a non commettere errori, tattico di prima grandezza e sicuro come forse nessuno in tali condizioni climatiche.

Cari appassionati di sport dei motori, credo che non solo le ragazzine innamorate del “bel fiol” come avveniva una decina di anni fa stiano applaudendo il loro fan, ma sia giunta l'ora che gli si riconosca l'assoluto valore del N. 1 che ha impresso sulla sua vettura.

Arrivederci in Europa, vulcani permettendo.

Fabrizio Pasquali

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