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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2010

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GP di Germania 2010

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Le Rosse di Maranello hanno stravinto, non senza polemiche per altro, un Gran Premio di Germania assolutamente dominato e quindi, come avviene in questi casi, agonisticamente anonimo e privo di vera gara.

Vettel si è bruciato alla partenza con la mossa alla “Vecchio Schumi”, ben parata da Alonso ed atta a favorire Massa che ringrazia e passa davanti: quando il giovane pilota Red Bull andrà a ripassarsi il teorema di Pitagora riscoprendo quanto l’ipotenusa sia necessariamente più lunga di ogni cateto, scoprirà le ragioni del suicidio iniziale.

Che sia stato veramente una mossa in gran parte determinante viene confermato dal ritmo di gara, dato che Vettel si è dimostrato l’unico ad avere il passo delle Ferrari e quindi in grado, in condizioni diverse, di poter vincere la gara.

McLaren in ombra e quindi mai in lizza per la vittoria, ma, e ciò è maggiormente preoccupante per i circuiti veloci che rimangono, priva di quella manciata di velocità in più dimostrata in altre occasioni.

A Spa ed a Monza vi saranno quindi importanti appuntamenti per verificare i rimedi posti in atto dal Team inglese oggi ancora al comando di entrambe le classifiche mondiali.

Ferrari, tatticamente ancora una volta lacunosa, va ad inguaiarsi con una palese comunicazione dai box per consentire ad Alonso un facile sorpasso su Massa, ma sicuramente impacciato il brasiliano nella manovra in cui dimostra chiaramente la “combine” ritardando sfacciatamente l’accelerazione.

Da sempre vi è e sarà il gioco di squadra, ma da quando questo è stato vietato per regolamento chi lo volesse fare ugualmente dovrebbe essere accorto ed in mezzi non mancano, data l’odierna forma di comunicazioni “on line”.

Resta da capire come la vettura di Webber non sia stata performante come l’altra di Vettel: enorme infatti il “gap” nei loro due tempi medi sul giro e su questo tema il secondo Team in classifica mondiale dovrà riflettere al pari di McLaren.

Ricordo il prossimo appuntamento in Ungheria, vero “kartodromo” dai sorpassi quasi impossibili, in cui le qualifiche e l’abilità di guida giocheranno un ruolo fondamentale.

Arrivederci in “Terra Magiara”.

Fabrizio Pasquali

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