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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2010

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GP di Gran Bretagna 2010

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Scusate il ritardo, ma la tecnologia elettronica, con le relative connessioni internet, può essere in alcune zone del mondo ancora inapplicata in modo sufficiente.

Ciò premesso, finalmente sono arrivati i veri grandi circuiti, quelli probanti, quelli che hanno fatto e fanno ancora il supporto essenziale delle gare di F.1.

Silverstone, vecchio aeroporto dismesso, è sempre stato un appuntamento al vertice, così come Hockenheim, Spa, Monza e pochi altri ancora.

Sappiamo tutti che gli orientamenti generali dei Circus puntano invece a circuiti cittadini ( vedere le ultime entrate ed i futuri candidati ) per noti vantaggi logistici e turistici, oltre che finanziari, ma la vera gara si può esercitare dove la progettualità di tale Formula è nata, dove i cavalli si esprimono come tali, dove gli studi aerodinamici hanno ragione d’essere, dove tutta la meccanica, idraulica, elettronica e quant’altro costituiscono l’anima di una vettura, rivestendo importanza essenziale come progetto globale.

Red Bull si conferma la vettura da battere, ma anche il team con la coppia di piloti più perseguitata della storia.

Vettel è messo subito fuori causa, mentre Webber corre di fatto da solo.

Degli altri , McLaren riesce per continuità di entrambi i piloti a mantenersi in testa al mondiale, candidandosi come unica alternativa alla Casa di Newey, mentre Ferrari rimane, come quasi sempre quest’anno, a piangersi addosso, prima con Alonso che picchia Massa, poi con lo stesso Fernando a fare il furbetto nel superare Kubica in una chicane, non lasciandogli subito la piazza e lamentandosi quando la giuria, dopo avere atteso che questa mossa avvenisse ( come sempre accade ) decide di punirlo col passaggio ai box.

Che pregiudizi … prima il “cattivo” era Mosley, ora lo è Todt, ma non cadiamo nella trappola dei piagnistei di Maranello che hanno fatto il loro tempo e che non credo siano sufficienti o giustificabili per dimostrare che l’attuale progetto 2010 non è poi questa gran cosa.

In miglioramento e di buon auspicio per l’anno che verrà il vecchio marchio Williams, mentre, tra i giovani, Rosberg e Kubica si confermano sicuramente molto di più che una promessa.

Buona estate a tutti,

Fabrizio Pasquali

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