Già durante le prove libere Hamilton confidava la sua perplessità per le innovazioni presenti nel circuito cittadino della Città del Leone, con particolare riferimento alla sciocca doppia chicane, vero banco di prova delle sospensioni anteriori ( e della scatola guida ), quanto inutile aggiunta ad un circuito assurdo, come tutti i cittadini, e sciocco per la mancanza di caratteristiche tecniche in qualche modo adatte ad una competizione di F.1.

Puntualmente, in gara, mancando in parte agli ordini del Team, si permetteva un’azione assai pericolosa con Webber, rimettendoci un sicuro onesto piazzamento, compromettendo non poco l’aspirazione a conquistare il titolo mondiale e privando McLaren di punti preziosi per la classifica a squadre, tanto più importanti oggi in quanto la diretta rivale (Ferrari) praticamente aveva in gara il solo Alonso: complimenti al Pilota inglese, dopo Monza bisognava bissare…….

Impeccabile gara, invece, dello Spagnolo ferrarista che coglie un importantissimo bis, ripetendo la splendida performance dello scorso G.P., dimostrando in tal modo le doti ormai note a tutti di pilota velocissimo e maturo.

Ferrari assai competitiva, si batte alla pari con Red Bull in un circuito che, sulla carta, doveva favorire questa rispetto alla Casa di Maranello.

Newey, dal canto suo, è in testa nei Piloti e Costruttori: se entrambi le guide tengono, non si vede a chi andrà tale classifica, date le caratteristiche dei prossimi Gran Premi, complessivamente favorevoli a Red Bull, e la continuità di Webber e Vettel, due candidati potenziali al Titolo iridato.

Ferrari, per altro ottima qui come a Monza, dovrà stare attenta ai propri motori, dato che dovrà sempre gareggiare con propulsori usati, avendo esaurito la dotazione concessa per stagione e talvolta questi motori possono riservare sorprese di tenuta spesso imprevedibili, ché non sempre si può stabilire in partenza lo stato di degrado derivante dalle gare corse.

Singapore, così elogiata da Ecclestone ( che vede soprattutto ricchezze potenziali ) si dimostra ancora una volta solo operazione speculativa e d’immagine: correre in F.1 con strade cittadine in notturna fra muri e palazzi, con curve secche a 90° a mio avviso è umiliante per un Pilota di tale Formula ed insignificante agli effetti di una valutazione tecnica del mezzo.

Altra cosa è Suzuka, ma questa sarà la nostra prossima storia.

A tutti voi i miei più cordiali saluti,

Fabrizio Pasquali