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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2009

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GP di Abu Dhabi 2009

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Come da facile previsione, l’ultimo appuntamento stagionale in Formula 1 non ha presentato sorprese ( i giochi principali si erano già conclusi in Brasile ), ad eccezione di una validissima performance in prova di Hamilton che lo ha collocato nell’ennesima “pole” pur nella sua ancor giovanissima carriera.

E’ un vero peccato che una probabile vittoria sia sfumata per motivi non ancora del tutto chiariti, ma in linea con l’affidabilità altalenante di McLaren edizione 2009 : resta comunque positiva la terza piazza nel Costruttori e soprattutto le buone prestazioni generali di fine stagione in cui Hamilton si è presentato spesso come l’uomo da battere.

A conclusione dell’annata, mi piacerebbe proporre un dibattito per gli anni futuri, anche alla luce di un cambiamento in FIA che potrebbe far pensare ad un maggior accordo in fase di realizzazione di regolamenti abbastanza coerenti con principi tecnologici e non disomogenei come frequentemente accaduto.

Per esempio: considerando che le ruote scoperte sono la caratteristica principale della Formula, da cui la gran parte dei problemi aerodinamici che la contraddistingue, non sarebbe interessante pensare ad un unico treno di pneumatici per prove e gara, unico pieno, assetto variabile con apparecchiature elettroniche o manuali, ma comunque a disposizione del pilota, elettronica libera a comandare e controllare trazione ( con ABS da inserire obbligatoriamente ), sicurezza, freni, pressioni varie ecc.?

Pneumatici a discrezione della Casa con limiti solo nelle misure determinanti, ma non nella caratteristica dei battistrada.

Vetture che abbiano cellule di sopravvivenza come ora, perfezionando le vie di fuga nei circuiti, imponendo test di frenata e tenuta entro limiti di sicurezza, ma con cilindrate anche variabili, come giri e potenze.

Queste e mille altre variabili potrebbero costituire una base per una libertà progettuale assolutamente in linea con lo spirito di Formula Uno, con le esigenze umane di massima garanzia possibile per piloti e spettatori, assieme a prestazioni molto discrezionali cui il singolo Team sia in grado di attingere in base a progettualità sufficientemente personale per garantire genialità ingegneristica.

Scrivetemi al proposito.

Con tutta la mia cordialità Vi saluto augurando a tutti Voi un felice futuro.

Fabrizio Pasquali

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“ Quei temerari a ruote scoperte “ - ( Formula Uno in pillole )