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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2009

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GP di Germania 2009

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Conferma del buon progresso maturato dalla Red Bull che guadagna ancora una fantastica doppietta in Germania, nello storico circuito del Nürburgring, oggi purtroppo solo un ricordo parziale del glorioso percorso di oltre 22 Km. nella Selva Nera.

Va a segno, per la prima volta in una gara per il Mondiale, Webber, che in pratica regala due punti a Button, dato che il solo compagno di Scuderia Vettel ci pare il solo in grado di contendere all’inglese della Brawn il titolo iridato.

Resta il fatto che il Team in testa all’iride non pare più in grado di fornire le brillanti prestazione di inizio stagione, sbagliando per altro oggi anche la strategia, dato che non aveva alcun senso la mossa con tre pit stop, per altro non cercata da alcun’ altra Scuderia: anche Brawn commette errori e quello odierno ci pare un po’ gratuito.

Si è visto d’altra parte la vettura di Button in difficoltà per l’abnorme consumo delle morbide posteriori, ma anche prima, con le rigide, non riusciva ad entrare in temperatura ottimale dovendo zigzagare nel circuito nel tentativo verosimile di ottenere più temperatura.

La diversa impostazione di Barrichello lo portava a comportamenti quasi di fatto opposti.

Red Bull dal treno posteriore assai basso e decisamente vincente, considerata anche la penalizzazione di cui ha sofferto Webber, senza che la stessa abbia, nella sua gravità, potuto influire sull’apparente passeggiata del Pilota australiano.

Sciocca presunzione in partenza di Hamilton che lo costringeva ad un’escursione alla prima curva ed al conseguente danno ad uno pneumatico posteriore che comprometteva ogni possibilità di piazzamento.

Sottolineo la scarsa ponderatezza del gesto, dato che la prima curva del Circuito è fra le più note del mondiale e non si capisce come il Campione in carica sia stato indotto ad un comportamento che, in nessun caso, gli avrebbe consentito di passare da lì, tanto più che Webber, nella sua maldestra e giustamente punita partenza, di fatto gli aveva aperto la strada al centro.

Altri aspetti non ci paiono importanti, salvo il terzo posto di Massa, sicuramente il massimo che l’attuale Ferrari è in grado di dimostrare e, crediamo, in pochi circuiti, dato che l’odierno favorisce particolarmente la potenza che costituisce uno dei pochi cavalli di battaglia delle Rosse 2009.

Peccato che Hamilton si sia comportato da “pollo” dato che sarebbe stato interessante vedere i progressi aerodinamici presenti solo sulla sua McLaren.

Arrivederci nel kartodromo ungherese fra due settimane,

Fabrizio Pasquali

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