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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2009

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GP della Cina 2009

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Come abbiamo detto mille volte, anche su questa rubrica, i gran premi caratterizzati da pioggia battente sono da considerasi gare atipiche e quindi non particolarmente significative per valutare macchine e piloti e ciò in via più decisa vale per la Formula 1.

La pioggia importante infatti genera una problematica considerevole per chi insegue creando un vantaggio di fatto incolmabile per chi invece ha pista libera avanti a sé.

Resta il fatto comunque che Vettel si era già dimostrato lepre sul bagnato, ma è altrettanto vero che, senza una vettura minimamente competitiva, grazie alla girandola dei pit stop, difficilmente può essere raggiunta una vittoria così palese.

In questi casi comunque i diffusori, incriminati e poi assolti, non mi pare possano aver contribuito in modo determinante date le condizioni atmosferiche.

Vi è da dire che con pioggia di simili caratteristiche conta maggiormente un equilibrio generale della vettura con un particolare assetto di pneumatici, condizione variabilissima tanto più in conseguenza di frenate diverse e di risposta condizionata ad un relativamente ottimale grip, variabile continuamente in funzione della quantità d’acqua presente in pista.

Resta comunque il fatto che Button, certamente non uno scatenato per natura, ha dimostrato avvedutezza sufficiente per controllare una gara sicuramente per lui compromettente, alla faccia delle dichiarazioni precedenti di Briatore certamente non tenero con lui e con Barrichello.

Ritornando per un istante alle decisioni FIA mi pare che le stesse, una volta tanto, siano state sensate e coerenti, non solo in rispetto del Regolamento ( ci mancherebbe altro…) , ma anche e soprattutto dello spirito della F.1.

Da molti anni, infatti, non si assisteva ad una vera ed innovativa progettazione, che non fosse quella conseguenziale alle variazioni che, anno dopo anno, la citata FIA stabiliva: si assisteva di fatto a modulazioni sullo stesso tema senza una geniale progettualità soggettivamente creativa.

Con la Brawn ed il suo diffusore, ma sicuramente non basta solo quello, abbiamo assistito ad una vera rimonta di Team coraggiosi, quanto soprattutto geniali, nella fiduciosa ricerca e nella fantasiosa invenzione.

E tutto ciò a creare grattacapi ai grandi marchi intoccabili: era ora, complimenti alle forze innovative.

Cordiali saluti a tutti da,

Fabrizio Pasquali

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