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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2008

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GP d'Italia 2008

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Vorrei correggere, se mi è permesso, i titoli che, riproponendo quello di un film americano degli anni ’30, esplodono in tutti i telegiornali della serata, “E’ nata una stella”, con una variante essenziale: ”Sono nate due stelle”.

Con tutta la stima e l’ammirazione per il bravissimo Vettel, splendido vincitore di Monza 2008, mi permetterò di affiancargli un’altrettanto meravigliosa Toro Rosso senza di cui la giovane realtà tedesca probabilmente non avrebbe potuto cogliere l’affermazione prestigiosa.

E’ da qualche gara che, in sordina, la Scuderia di Faenza, erede della indimenticabile Minardi, stava dimostrando quello che Berger ha definito un importante sviluppo tale da divenire un mezzo competitivo specie in particolari occasioni.

Mi auguro per altro, ma le premesse dovrebbero esserci, che pure su circuiti tradizionalmente asciutti il Team romagnolo abbia modo di rimanere competitivo, forte anche di due piloti assolutamente importanti e soprattutto assai giovani e soggetti senz’altro a migliorare.

Monza 2008 ha dimostrato che sotto la pioggia certi valori vengono esaltati ed in particolare quelli umani di abilità e coraggio.

Il podio è di per sé significativo come pure la sconfitta aperta di Ferrari come Team anche se Massa non partiva sfavorito data una prova in qualifica accettabile.

Hamilton, a parte la perdita di un punto nella Piloti, ha umiliato la gran parte del gruppo con sorpassi irridenti e solo qualche “vecchio” campione gli ha procurato alcune difficoltà: strepitosa performance dopo una qualifica sfortunatissima per la scelta dei tempi.

Poteva riuscirgli anche il colpaccio se non fosse dovuto rientrare per un imprevisto cambio gomme dato il tempo in repentino miglioramento.

Inguardabile invece Raikkonen che solo nel finale si è accorto di guidare una Ferrari ed ha staccato tempi di rilievo: sarebbe interessante sapere cosa gli gira per la testa perché non l’avevamo mai visto così…sconcertante.

Kovalainen ha fatto il suo compitino, ma si potrebbe attendersi risultati migliori da un guida McLaren che, con tutto il rispetto per Vettel e Toro Rosso, non dovrebbe risultare così pago della sufficienza stiracchiata.

Alonso e Kubica sempre combattenti nelle difficoltà a tenere lontano un aspirante campione del mondo ( Massa ) che pure partiva con loro e, soprattutto, guidava una Ferrari, altro che Renault edizione 2008.

Ultima gara europea e vero circuito storico come Silverstone, Montecarlo e Spa: è con sincera nostalgia e rammarico che vedo sempre più assottigliarsi i luoghi che hanno costruito la storia ed il mito della F.1.

Ma oggi sembra esserci solo businnes: “Non è più un Mondo per vecchi…”

Come sempre un cordiale saluto da,

Fabrizio Pasquali

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