Pronto riscatto Ferrari nella Terra di Sandokan ove il caldo umido la fa da padrone affaticando piloti e vetture come in pochi altri circuiti di Formula Uno.

Raikkonen conferma che il Titolo Mondiale non è venuto per caso o per sfacciata fortuna, ma è frutto di un’ottima preparazione tecnico-agonistica e di un mezzo-vettura che oggi non ha paragoni nemmeno in Casa McLaren.

Quello che ha messo in evidenza la Gara Pasquale è una chiara supremazia delle Rosse di Maranello che non hanno incontrato rivali su una pista che è sufficientemente indicativa come test, essendo fra le più gravose, anche tenendo conto che il circuito nasce appositamente per le vetture da competizione di questo ultimo decennio.

Poco importa se Massa oggi ha indossato la tuta del Barrichello di turno buttando alle ortiche una doppietta sicura e tranquilla con buona pace di Montezemolo e Todt: resta il fatto che non si può immaginare al momento un competitore che sia tale, dato che sia in prova che in gara il passo di tutta la concorrenza si è palesato notevolmente inferiore.

Preoccupa particolarmente la difficoltà di un ottimo Hamilton di ottenere un assetto performante, ricorrendo al frequente bloccaggio di ruote e conseguente anormale consumo di pneumatici.

Non insisterei molto sui dieci e più secondi perduti al primo pit stop, dato che, visti i tempi sul giro, non sarebbe cambiato molto l’ordine d’arrivo ( forse terzo anziché quinto con Kovalainen al quarto posto ); ma anche se, con un comportamento meno sciocco, fosse riuscita la partenza come da prove, ovvero in seconda fila, non penso davvero sarebbe stata possibile la vittoria

Sauber, senza impressionare più di tanto, è in grado di ben figurare grazie ad un generoso motore BMW ed un telaio non rivoluzionario, ma sufficientemente studiato con criterio di efficienza ed affidabilità.

McLaren manca sia di velocità di punta, palesata chiaramente in difficili sorpassi, quando non impossibili, ed un discutibile consumo di pneumatici spesso in difficoltà nello scaricare potenza ed accelerazione sia positiva che negativa.

Lontane tutte le altre e spiace che un Campione come Alonso debba arrabattarsi con una Renault lontana anni luce da quella che lo portò a vincere due Titoli Iridati.

Nell’attesa di una trasferta nelle terre assolate dei cammelli e simili, colgo l’occasione per augurare a voi, cari Amici, i migliori auguri di una Felice Pasqua.

Fabrizio Pasquali