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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2008

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GP d'Ungheria 2008

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Chissà cosa avrebbe avuto da commentare Enzo Ferrari relativamente al Gran Premio d'Ungheria, edizione 2008.

Lui che non credeva al concetto di fortuna/sfortuna in gara e che sottolineava quanto il miglior motore progettabile fosse quello che avrebbe dato la maggior prestazione durando per la performance e rompendosi, magari, dieci metri dopo l'arrivo (all'epoca si cambiava regolarmente il propulsore, o parte dello stesso, ad ogni competizione ).

In effetti il “Drake” non aveva tutti i torti ed anche oggi il suo giudizio, a mio avviso, potrebbe essere di attualità.

Se analizziamo infatti l'andamento della gara con occhio tecnico, e soprattutto disincantato, possiamo rilevare come Massa e Hamilton abbiano fatto gara per conto loro: fino alla foratura dell'Inglese, questi aveva un passo decisamente superiore agli altri, Massa leader escluso, e sicuramente sopra il limite che la giornata odierna, particolarmente calda, potesse consentire al suo mezzo.

Da qui, verosimilmente, il cedimento dello pneumatico, sollecitato sovra misura da uno stile di guida all'arrembaggio dopo la beffa del sorpasso subito in partenza.

Ma lo stesso ragionamento può essere riferito anche al Brasiliano in Ferrari che, con ogni probabilità, aveva usato una mappatura limite per l'avvio, ma anche per mantenere il passo della lepre e, questo, tanto più grave in quanto su un motore che aveva sulle spalle già una gara.

Mi pare siano queste le due considerazioni principali su cui riflettere, anche se non avremo, forse, mai conferma o smentita sulla verità effettiva dal punto di vista tecnico.

Rimane comunque grave, per entrambi i Team di punta, che i loro leader attuali abbiano tenuto un comportamento al limite, o forse sopra lo stesso.

Non si deve essere necessariamente dei Lauda a tutti i costi, ma il Mondiale si vince, alla pari, con la macchina e con l'atteggiamento mentale giusto, considerando anche il regolamento della durata dei motori e quant'altro.

Il “lento” Kovalainen alla fine ha portato a casa la sua prima vittoria in F.1 e lo “strano” Raikkonen edizione 2008 ( falloso quanto mai ed inspiegabilmente poco affidabile ) è salito sul podio, malgrado un avvio da seconde linee.

Grandi progressi in casa Toyota e conferma di un ottimo Glock sempre più a suo agio nella Formula maggiore.

Alonso si conferma “maestro” dei circuiti guidati ed osso duro per tutti, malgrado una Renault che è solo l'ombra della vittoriosa 2005/2006.

Un pò in ombra BMW, ma era intuibile che questo circuito non si confacesse alle caratteristiche della Casa tedesca.

In attesa dell'Europa, quest'anno spagnola, auguro a tutti voi un felice mese di agosto.

Fabrizio Pasquali

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