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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2005

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GP della Malesia 2005

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Competizione molto significativa quella della Malesia per tutta una serie di valori da verificare: dopo la gara di apertura in Australia venivano messi a dura prova i motori in un G.P. dalle condizioni ambientali, assolutamente al limite, per temperature ed alto tasso di umidità; si dovevano inoltre verificare le aerodinamiche in un circuito vero, veloce e non di derivazione cittadina come Melbourne; andavano controllate le strategie dei consumi e quindi dei pit stop alla luce dei nuovi regolamenti.

Mi pare che Renault, con due vittorie consecutive, sia il Team che meglio di ogni altro abbia interpretato questa stagione, naturalmente solo agli inizi, ma già fortemente indicativa di messaggi importanti.

Si è visto infatti che i motori tutti girano a regimi inferiori di almeno 500/600 giri e più rispetto alla precedente stagione: non è solo un fatto di taratura dei propulsori, ma un’intera rivisitazione degli stessi, dato che molto variata mi pare la “coppia” ( a regime decisamente inferiore ) riscontrabile soprattutto in curva.

Va evidenziato infatti un certo risparmio nell’uso del cambio e motori in grado di riprendere da un regime assai basso per la F.1 attuale, a confermare un lavoro importante sull’elasticità degli stessi propulsori.

Per quanto è stato dato di vedere, in queste prime gare si sono avvantaggiate quelle Case che avevano proprio del motore i limiti o problemi principali.

Renault mancava l’anno scorso di una buona manciata di cavalli per i circuiti veloci, mentre quest’anno, con un carico aerodinamico inferiore e con i propulsori conservativi, è veramente esplosa, dato che la vettura ha potuto così emergere per quanto di eccezionalmente valido vi era già dalle stagioni precedenti.

Il caso Fisichella di oggi credo vada interpretato con un assetto aerodinamico parzialmente sbagliato che ne ha compromesso l’usura degli pneumatici da cui l’incidente preceduto da giri al rallentatore.

Toyota è cresciuta a tal punto da divenire un Team da podio proprio per la “neutralità” del mezzo che, senza acuti di sorta, aveva un assetto complessivo di media grandezza: lavorando sui particolari, questa filosofia costruttiva sta pagando quest’anno, dove la regolarità gioca un ruolo determinante sulle prestazioni.

Williams in crescita con vetture più guidabili: verosimilmente,tarando il motore in basso, si sono meglio adattate alcune scelte aerodinamiche intermedie utilissime per un ridotto consumo delle gomme.

McLaren ancora alla ricerca di sé: viene confermata una discreta regolarità del propulsore, ma vanno messi a punto tutti i dettagli di regolarità di marcia e di affidabilità aerodinamica: si ha l’impressione di una mezzo ancora in fase sperimentale che sfrutta la gara per individuare le messe a punto essenziali.

Red Bull conferma come un Team allo sfacelo possa riemergere dignitosamente grazie a pratiche modifiche possibili in pochi mesi: chi ricorda Jaguar del 2004 stenta a riconoscerla oggi.

Ferrari credo abbia peccato di presunta superiorità, sì da utilizzare la vettura dello scorso anno con le sole modifiche dettate dal regolamento mutato.

Il risultato è scadente con un mezzo che risulta né veloce, né guidabile, né particolarmente affidabile: attendiamo la nuova vettura sin dai prossimi Gran Premi per verificare quanto la stessa si discosti dalle migliori.

Un’ ultima segnalazione di elogio per Raikkonen che, particolarmente sfortunato dalla foratura, è riuscito a finire la gara a ridosso di Michael Schumacher, grazie ad un inseguimento che potrebbe suonare di buon auspicio per il Team, accreditando lo stesso anche del miglior tempo sul giro.

In attesa di conferme o smentite dalle piste del Mondiale, auguro a tutti voi, cari amici di sempre, una felice Pasqua, con la preghiera di estendere l’auguri anche ai vostri cari.

Fabrizio Pasquali

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