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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2014

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GP del Canada 2014

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Dopo tanta monotonia, finalmente nel Quebec si svegliano potenziali concorrenti al duopolio Mercedes e vince, per la sua prima volta in F.1, il combattivo Ricciardo che ha la meglio su Rosberg ( Hamilton ritirato ) e su un ritrovato Vettel.

Non mi pare affatto casuale che sia stata proprio la Red Bull ad aprire le danze, dato che sta tentando dall'inizio stagione, più concretamente degli altri Team, una sorta di riscatto e soprattutto la chiave per colmare il gap tecnologico che la divide da Mercedes.

Se lo scorso anno aveva dominato come già visto, non appariva del tutto chiaro uno sfacelo così imbarazzante, con Vettel perseguitato dai ritiri soprattutto a causa della componente elettrica del mezzo.

Non siamo facili ad entusiasmi che, magari, potranno venire smentiti sin dal prossimo appuntamento, ma l'ordine d'arrivo ha sicuramente un chiaro significato tecnico: si parla di distacchi “umani” come da tempo non era dato di vedere pur considerando l'incidente iniziale in Casa Mercedes e le safety car in pista a compattare.

Si potrebbe pensare ( il condizionale, data la singolarità della gara, mi pare d'obbligo ) ad un livellamento dei principali Team inseguitori, con Red Bull in primo piano, ma con McLaren, Force India e Ferrari non lontanissime.

Sarà naturalmente interessante seguire le prossime gare e soprattutto giudicare le prestazioni col caldo e su circuiti da pneumatici massacrati, ma noi siamo qui ad aspettarci una riapertura del Campionato dopo questo inizio così monocolore.

Come ulteriore novità di questa rubrica, spero di fare cosa gradita, soprattutto a giovani e neofiti, ad inserire, gara dopo gara, mie note scritte nel corso della vita di “appassionato tecnico” della F.1 e cominco da subito a somministrare qualche “pillola tecnica”, naturalmente a partire dall'ABC.

Buona lettura.

ALESAGGIO: il diametro del cilindro entro cui scorre il pistone ( o stantuffo ).

Nelle attuali vetture di F.1 è particolarmente elevato ( quasi tre volte rispetto ad un motore di serie di pari cilindrata ).

CORSA: la lunghezza o percorso del moto del pistone nel cilindro; nelle vetture di uso comune il rapporto corsa/alesaggio è circa 1/1 (leggermente superiore nei motori diesel -a corsa lunga- rispetto agli sportivi -a corsa corta- o “superquadri “). Nelle vetture più spinte di F.1 si raggiunge anche il rapporto di 1/3.

GIRI: “andata e ritorno” del pistone nel cilindro. La denominazione deriva dal fatto che, trasmettendo. grazie alla biella. il moto all’albero motore, questo appunto “gira”, provocando il movimento della vettura attraverso il gruppo “frizione-cambio-differenziale”. Attualmente in F.1 i motori arrivano ad oltre 18000 giri/minuto rispetto ai 6/7500 delle sportive di serie.

VELOCITA’ LINEARE DELLO STANTUFFO: è la velocità, espressa in metri al secondo, raggiungibile dal pistone nel suo moto alternativo nel cilindro. Si tratta di un importante parametro “limite” in quanto difficilmente, con gli attuali materiali, si possono superare valori di circa 27/28 m/s. Ne consegue che, per aumentare il numero dei giri, viene elevato l’alesaggio e ridotta la corsa.

BANCATE: la serie di cilindri “in linea” ; nell’attuale geometria dei motori di F.1, ( a “ V “ ), le bancate sono pertanto due, formando un angolo fra loro che di norma dovrebbe essere, per un 3000 cc. dieci cilindri, di 72° ( 720° diviso il numero dei cilindri ), ma che invece risulta di 90° o più, ciò soprattutto per abbassare il baricentro del motore.

DEPORTANZA: l’effetto che si cerca di raggiungere allo scopo di far aderire al suolo il più possibile la vettura, vuoi per ragioni di stabilità generale, vuoi per poter meglio scaricare a terra la potenza del motore ( tradurla cioè in energia utile ). Si ottiene costruendo la vettura simile ad un’ala di aereo rovesciata ( infatti per un aeromobile è, al contrario, decisiva la “portanza”, ossia la capacità della struttura alare di sostenere il più possibile ) ed è realizzata, non solo dal disegno particolare della scocca, ma anche e soprattutto attraverso gli alettoni ( o “flap” ) anteriori e posteriori.

CX o COEFFICIENTE DI PENETRAZIONE: l’aerodinamica insegna che la forma ( o disegno ) di un mezzo in movimento nell’aria ( nel nostro caso la vettura in corsa ) è fondamentale per frenarlo od al contrario facilitarne il percorso. Dal 1959 il regolamento di F.1 obbliga le ruote scoperte; ne consegue che le vetture in questione hanno un CX altissimo ( rispetto alle geometrie delle auto sportive di serie ) provocando seri problemi progettuali in fatto di potenza dei propulsori e di assetto generale per le turbolenze che l’aria, “trafitta” a velocità elevate, provoca specialmente attorno alle ruote.

GALLERIA DEL VENTO: struttura nata per studiare le geometrie e le forme ottimali atte a costruire vetture sempre più performanti; vengono simulate in tali sedi le condizioni di gara; ciò è ottenibile con modelli in scala ridotta delle vettura in fase di progettazione, modulando i flussi d’aria allo scopo di raccogliere dati attendibili. Le Case automobilistiche più prestigiose si avvalgono di gallerie estremamente sofisticate, data l’importanza che esse rivestono proprio per le difficili situazioni aerodinamiche imposte dal regolamento di F.1.

Arrivederci e buone vacanze da, Fabrizio Pasquali

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“ Quei temerari a ruote scoperte “ - ( Formula Uno in pillole )