3.538.866 

dal 19/11/1999

START | Storia | Produzione | Clienti/Serie | Motori | Titolari | Società | Factory | Album | Albo d'Oro | Formula 1 | IndyCar | FE / XE | Altre categorie
Calendario | E-mail | Servizi | FanBox |
Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2014

Australia Malesia Bahrain Cina Spagna Monaco Canada Austria Gran Bretagna Germania 
Ungheria Belgio Italia Singapore Giappone Russia Stati Uniti Brasile Abu Dhabi 

<

GP del Bahrain 2014

>

Può rappresentare qualche interesse riprendere la posizione/polemica di questi giorni sulla spettacolarità della F.1, specie alla luce delle molte innovazioni tecnologiche presenti in questa stagione agonistica 2014.

Si critica la mancanza del rumore acuto e lacerante cui eravamo abituati sin da tempi remoti: è vero, la diminuzione dei giri ( 15.000 contro i 18.000 dello scorso anno ) comporta una certa attenuazione del rumore, ma non tanto in volume, quanto in frequenza, ossia il suono, a giri inferiori, è normalmente più grave rispetto a quello prodotto a regimi più elevati.

Resta il fatto, comunque, che il regime in gara non sembra tanto vicino a quello massimo consentito, per cui un tono ancor meno acuto del suono; ma non è ancora spiegabile l'attenuazione complessiva.

Questo “nuovo” rombo è la risultante di molte componenti, tra cui : lo scarico unico, la presenza del turbo compressore in tale sezione, una diversa geometria dei collettori di emissione, la componente elettrica nell'erogazione di potenza ( il motore elettrico è silenzioso ) ecc.

Certamente non sarebbe difficile recuperare rumore, basti pensare al rombo frastornante di qualche moto o vettura, particolarmente “aperta” negli scarichi, anche a regimi di rotazione bene inferiori a quelli di una F.1, ma è questo che si vuole realmente ?

Il tempo sul giro tra il 5 ed il 7 % più lento rispetto al recente passato è fattore così determinante alla riuscita dello spettacolo ?

Il consumo di carburante “contingentato” a 100 chili può a sua volta indurre il pilota ad una guida meno dispendiosa a dispetto dell'ebbrezza velocistica ?

Sono tutte motivazioni valide ed a queste potrebbero aggiungersene altre discrezionali, ma rimane sempre la questione di fondo: che cosa si pretende dalla F.1 ?

Se la risposta è “progresso tecnologico”, sicuramente la formula attuale costituisce un primo passo verso l'ottimizzazione della propulsione mista applicata anche alle gare più estreme; se invece si chiede solo spettacolarità pura, la risposta sarà diversa, ma, in questo caso, tanto varrebbe coprire anche le ruote ( che attualmente hanno un cx di penetrazione simile ad un TIR ) e permettere così velocità impressionanti e “sportellate” come nelle gare così strutturate.

Penso sarebbe interessante quindi se, proprio da queste pagine, si aprisse un libero forum, sincero e disinteressato scambio reciproco di opinioni e commenti personali.

Venendo alla gara odierna, non resta che da sottolineare l'impressionante superiorità Mercedes, tanto più esaltante in quanto affatto limitata alla potenza massima erogata, ma propria del progetto macchina complessivo: minor consumo, prestazioni eccellenti con pneumatici soft e medi, durata degli stessi, sicurezza di guida ecc.

Gli altri Team sembrano più o meno sullo stesso livello, con una valida Force India, una Red Bull in crescita ( ma assai scarica di deportanza e quindi meno sicura ), una Williams discreta ed infine una McLaren che sembra avere nell'affidabilità il solito problema preoccupante.

Le Rosse di Maranello sono inguardabili e quindi velo pietoso.

Arrivederci in Cina tra due settimane, ma forse le novità non saranno presenti prima del ritorno in Europa e quindi il G.P. di Spagna.

Fabrizio Pasquali

Tutto McLaren - L'angolo del Professor - Menu

E-mail

“ Quei temerari a ruote scoperte “ - ( Formula Uno in pillole )