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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2006

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GP del Bahrain 2006

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Amici carissimi, ben trovati in questo inizio di stagione 2006 ricco di novità anche e soprattutto sotto il profilo tecnico.

Mi preme anzitutto esaminare i nuovi propulsori, rigorosamente classici, grazie alla caratteristica fondamentale costituita dall’otto cilindri a “V” con 90° di angolo fra le bancate, secondo i canoni più tradizionali di geometria motoristica.

Un motore così concepito risulta estremamente equilibrato grazie alla presenza di quattro cilindri per ogni lato della “V” a garanzia di una distribuzione ottimale degli scoppi e della simmetria perfetta che elimina di fatto problemi di contrappesi o di rotazioni passive da gestire.

Un propulsore di tal fatta dovrebbe risultare in grado di girare ad un regime migliore rispetto al 3000/10 cilindri e guadagnare quindi in agilità anche per effetto del minor peso di insieme.

Pur essendo solo agli inizi di stagione, si è potuto constatare che, di fatto, i tempi sul giro possono essere sovrapponibili rispetto alla vecchia formula, grazie anche al ritorno del “cambio gomme” a garanzia di una migliore tenuta di strada che consentirà anche qualche sorpasso (qualcosa si è visto anche oggi) più in condizioni limite.

Piuttosto macchinosa mi è sembrata invece la regola dei rifornimenti differenziati fra i primi dieci e gli altri, come pure il mantenimento del propulsore per due gare, fatto piuttosto pericoloso che può limitare la volontà di spingere al massimo in prospettiva della gara successiva.

Malgrado queste importanti novità, la gara odierna ha presentato però una sola sorpresa (del resto già annunciata dai test invernali) che individuerei nella Ferrari tornata al top come nel 2004.

Allo stato attuale credo che la vettura di Maranello sia proprio quella da battere, dato che Alonso ha faticato oltre il limite per vincere una gara fortemente condizionata da prove dipinte di “rosso”.

Renault va bene, ma, allo stato attuale, credo debba spremersi troppo per aver ragione della Ferrari.

McLaren manca attualmente di potenza: Raikkonen a parte, della cui formidabile rimonta è da scrivere un “pezzo specifico”, mi ha deluso Montoya, battuto anche da una Honda tutta da scoprire, alla guida di una vettura oggi non particolarmente competitiva.

E’ da vedere nelle prossime gare quanto margine di progresso possa esserci nel mezzo che, durante le prove, ha veramente preoccupato per il cedimento strutturale palesato da Kimi.

Non mi è piaciuto l’esordio di Massa in Ferrari per tre motivi: dopo l’ottima performance nella prove ufficiali, è stato scorretto (e non punito…) alla partenza, quando ha cambiato due volte traiettoria violando in tal modo il regolamento, chiarissimo in tale frangente, nell’occasione del sorpasso subito da Alonso (verosimilmente più pesante di lui) e nella scriteriata frenata che lo ha posto definitivamente fuori gara.

Mi auguro che sia l’emozione del debutto, ovvero che Ferrari non abbia trovato un Barrichello bis.

Delle altre Case, qualcosa mi ha suggerito Honda, soprattutto per la potenza del propulsore, ma in fondo mi pare ancora una vettura al massimo da podi di rincalzo.

Delle altre per ora è meglio tacere.

Cordiali saluti a tutti con viva simpatia.

Fabrizio Pasquali

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