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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2006

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GP di Monaco 2006

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Lo spettacolo di Montecarlo approntato per il consueto appuntamento con la F.1 è sempre motivo di compiacimento per un eccezionale, quanto assurdo, circuito cittadino che, nella sua compressione fra gli edifici, il brivido della galleria, le curve a tornante, i marciapiedi e la mancanza di qualsiasi via di fuga dimostra come sia possibile una gara vera anche in siffatte condizioni.

E che sia stata gara vera viene anche oggi regolarmente confermato dal gran numero di ritiri anche eccellenti (Raikkonen primo fra questi) per l’alta temperatura raggiunta dai motori ben poco raffreddati in questo tipo di comptizioni e per l’entrata della safety car a contribuire ulteriormente a cuocere i propulsori.

Ecco allora che persino Schumacher, penalizzato da una giuria finalmente super partes che gli affida l’ultima fila in griglia , riesce alla fine, grazie ad un quinto posto conseguenza diretta dei numerosi ritiri di cui sopra, a mantenersi a galla per il titolo mondiale, cosa che per altro sembra questione a due fra lui ed Alonso, con lo spagnolo decisamente favorito anche e soprattutto per l’inesorabile continuità e regolarità del suo palmares.

Di quanto detto sopra è conferma una Ferrari che risuscita dopo prove libere poco convincenti a confermare che il progetto c’è anche se verosimilmente la messa a punto non è mai così facile come apparentemente appare per la Renault di Alonso, puntualmente al top in ogni appuntamento stagionale.

Impressiona infatti la regolarità di questo eccellente campione che sembra confermare come la fortuna, od il suo opposto, non esistano, se alla guida di un mezzo competitivo, è in grado comunque di raggiungere sempre o la vittoria o la piazza d’onore che, con il punteggio in vigore, consente comunque di raggiungere una classifica ben difficilmente aggredibile a meno di improbabili radicali cambiamenti prestazionali.

McLaren conquista un buon secondo posto con Montoya e, con l’aria che tira per questo Team, sembra il massimo raggiungibile, anche se Raikkonen è stato veramente veloce ed in grado di impensierire seriamente il Leader del Campionato.

Sappiamo per altro che Kimi mette sempre il suo personale tocco di classe, fatto questo che a Montecarlo ha sempre il suo valore come si evince da un terzo posto di Coulthard malgrado una vettura non certamente paragonabile a Renault, Ferrari o McLaren.

L’appuntamento prossimo, classico, in Inghilterra potrebbe segnare una conferma dell’avanzamento di McLaren che nel Gran Premio di Casa ha qualche possibilità in più anche perché le curve di Silverstone sembrano favorire i sistema di pescaggio dell’olio della Casa inglese come è sempre stato dalla seconda metà degli anni ’90 in poi.

Con tale auspicio potrebbe diventare il terzo incomodo e, con qualche necessario miglioramento tecnico, competere con Ferrari per il secondo posto nei Costruttori: in questa stagione penso di più non sia lecito attendersi.

Cordiali saluti come sempre a tutti voi.

Fabrizio Pasquali

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