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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2006

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GP del Canada 2006

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Con l’appuntamento di Montreal si è arrivati alla metà del corrente Campionato mondiale di Formula Uno.

Circuito assolutamente particolare quello canadese non solo per le curve a gomito poste a conclusione di lunghi rettilinei, a mettere a dura prova il sistema frenante delle vetture, ma anche e soprattutto per un manto stradale particolarmente abrasivo che si riempie di “brecciolino” proprio in coincidenza con il “gomito” più impegnativo per il grande sottosterzo che caratterizza l'impostazione del percorso in generale sì da creare un pulviscolo residuo delle coperture assai pericoloso in quanto depositatosi subito a lato delle traiettorie ottimali.

Si sono visti pertanto errori su errori da parte anni che dei piloti più qualificati e delle vetture che vantano migliori assetti.

Chi è rimasto particolarmente danneggiato da tale caratteristica del circuito è stato soprattutto Kimi Raikkonen, non tanto per importanti errori di guida quanto, a quel che è dato di sapere, a causa di una vettura abbastanza scarica dal punto di vista aerodinamico tale da risultare troppo instabile nelle importanti frenate imposte dal circuito, ed in particolare da quella tremenda che imposta il tornantino.

Più fortunato Schumacher che è riuscito a toccare il famoso muro su cui campeggia l'augurio di "Benvenuto nel Quebec" senza in pratica riportare danno alcuno da tale brutto episodio.

Quando sembrava che la gara avesse stabilito oramai un ordine d'arrivo non soggetto a variabili di sorta, a seguito di un incidente che metteva fuori gara Jacques Villeneuve, entrava in pista la Safety Car e cò a pochi giri dal termine. Ricompattato così il gruppo dei superstiti Alonso riusciva con notevole prontezza di riflessi ed agilità di guida a lasciare alle spalle gli inseguitori oramai riuniti, mentre Raikkonen, proprio per un errore di sottosterzo nella più volte citata curva, era costretto a cedere il passo a Michael Schumacher.

Si è avuto l'impressione che, a parte la manifesta superiorità della Renault, per contrastare la velocità di punta di Ferrari che sappiamo essere notevole, McLaren abbia optato per una variazione aerodinamica di registro: vettura meno caricata sulle superfici alari che potesse sfruttare anche il motore fresco di Raikkonen nella disperata rincorsa ad Alonso.

Il risultato dell'ultimo giro si è visto, ma già in precedenza il pilota finlandese era stato costretto ad escursioni pericolose che non solo lo avevano danneggiato in classifica, ma soprattutto costituivano un netto segnale di quanto la vettura con tali assetti aerodinamici dovesse pagare dazio prima o poi.

Ancora una volta una “debacle” per le seconde guide: non si capisce in particolare Fisichella che si fa superare da Schumacher senza riuscire fattivamente a mettere un'ipoteca almeno per la terza piazza.

Ritengo di dover stendere un velo pietoso su Montoya per tutti i guai che si è andato a cercare nel corso dei primi giri (in particolare con Rosberg) fino a compromettere il proprio mezzo procurandosi di fatto il ritiro.

In Casa Ferrari Massa non si è comportato in modo assai diverso; protagonista di qualifiche e gara assolutamente anonime ed insignificanti: rispetto a Barrichello sembra comunque avere il merito di inventarsi meno scuse pietose.

Con un Campionato così compromesso i Team inseguitori dovrebbero a mio avviso far tesoro, gara dopo gara, per trovare quelle soluzioni di progetto macchina che in passato fu patrimonio di Renault quando si vide che, anno dopo anno, i progressi furono tali da colmare in successione tutte le carenze precedentemente palesate fino a creare, al di là di un pilota di prima caratura quale è Alonso, un Team assolutamente affidabile, con un mezzo veloce e sufficientemente facile da guidare, così da pensare che se il Campione del Mondo fosse affiancato da un compagno di scuderia di caratura superiore a Fisichella (e non sarebbe un'ipotesi troppo difficile a realizzarsi) Renault potrebbe veramente garantirsi il mondiale Costruttori con una maggior facilità e soprattutto con assoluto merito.

Come al solito auguro a tutti voi, amici, buone vacanze con la promessa di essere peraltro sempre presente ad ogni appuntamento sportivo del mondiale.

Fabrizio Pasquali

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