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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2006

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GP della Turchia 2006

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“Mal che si vuole non duole”, recita un vecchio adagio, e mi pare che oggi sia il Team Ferrari che Michael Schumacher siano stati spesso colpevoli di errori fondamentali non solo per la classifica di questo Gran Premio di Turchia, ma forse anche per quella finale che indicherà quale dovrà essere il Campione del mondo piloti per il 2006.

Una brutta partenza del Pilota tedesco di Maranello (tutta a chiudere Alonso sulla destra della direzione di marcia per poi spostarsi dall'altra parte della carreggiata onde impostare la traiettoria della curva), che a mio avviso andava sicuramente sanzionata in quanto colpevole di aver cambiato due volte la direzione di marcia, quando il regolamento consente un solo spostamento, se ha trovato dei giudici troppo tolleranti in questa occasione, quasi a volersi penalizzare da soli gli strateghi delle Rosse hanno pensato, al momento dell'entrata in pista della Safety Car, di far rientrare contemporaneamente sia Massa che Schumacher, naturalmente nella posizione in cui si trovavano al momento, ossia col Brasiliano al comando.

Ciò ha comportato naturalmente una perdita di tempo ai box penalizzante il Pilota tedesco, situazione che ha favorito il Team di Briatore con Alonso pronto ad inserirsi al secondo posto.

A questo punto del Campionato si tratta veramente di un importante errore strategico da parte di Ferrari e, ciò che più preoccupa, è che questo Team è sempre andato fiero della tempestività delle decisioni e dell'ottimo funzionamento dei pit stop.

Schumacher poi, in fase di recupero, ha pensato bene di andare a compiere una piccola escursione sui prati che gli è costata una manciata di secondi altrettanto preziosi buttati al vento.

Non è la prima volta comunque che plurititolato Pilota commette svarioni di questo tipo anche se in tale occasione l'errore ha un costo altissimo per i proseguo della stagione.

Alonso e Renault ringraziano, ma sappiamo che non si tratta affatto di fortuna o sfortuna di questo o di quello, quanto piuttosto di capacità di gestire situazioni difficili in momenti brevissimi e nello scorso Gran Premio è stato proprio il Team francese guidato da Briatore a commettere quel gravissimo errore che è costato il ritiro al Campione del mondo in carica.

McLaren, come terza forza (o forse quarta, visti i risultati del Team Honda) si è trovata ingolfata alla prima curva ove Raikkonen ha avuto la peggio finendo molto anzitempo anche questa volta la sua performance in gara.

Più che decoroso invece il quinto posto di De La Rosa che obbiettivamente non poteva far meglio vista la partenza ed il successivo andamento della gara. E si diceva della crescita di Honda ed in particolare mi piace sottolineare la prova di Button, ottimo quarto all'arrivo a confermare come il paragone con Barrichello sia totalmente a lui favorevole.

Fisichella, come al solito, è specialista nel mettersi nei guai da solo e, malgrado partisse dalla seconda fila, veniva egualmente coinvolto nel mucchio selvaggio della prima curva compromettendo in tal modo l'intera sua gara e probabilmente la classifica finale Costruttori di Renault.

A questo punto del Campionato Alonso sembra proprio potercela fare ancora, magari al limite, ma il Pilota spagnolo dimostra una capacità di adattamento ai circuiti magistrale malgrado una vettura ora sicuramente inferiore a Ferrari, ma che conduce con la più spregiudicata sicurezza sfruttando ogni minimo lato positivo, capace perfino di nascondere il grosso svantaggio derivante dalla messa al bando del dispositivo di smorzamento delle vibrazioni così efficace sulla vettura francese.

Il prossimo appuntamento a Monza, su un circuito particolarmente favorevole al Team di Maranello, costituirà un severissimo banco di prova per il Campione del mondo in carica che, se riuscirà a contenere i danni in tale Gran Premio, potrà veramente aspirare ad un meritatissimo bis.

Arrivederci in Brianza fra quindici giorni: dal vostro

Fabrizio Pasquali

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