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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2007

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GP d'Europa 2007

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Se mai ve ne fosse stata la necessità, McLaren ha dimostrato in questo tormentatissimo G.P. d’Europa, di avere due piloti di razza in grado di candidarsi entrambi a pieno titolo al massimo alloro mondiale.

Hamilton ha pagato nelle prove la sua percentuale di sfortuna che sembra aleggiare come un corvo nero su ogni driver di F.1.

Il cedimento della struttura anteriore destra, od il semplice collasso della ruota che sia stato, è fatto gravissimo che, in una curva particolare come quella dove è avvenuto, avrebbe potuto mettere fuori gioco anche il pilota più esperto del mondo e, soprattutto, creargli seri problemi fisici.

La forza del Campione inglese, assieme a circostanze favorevoli, per non dimenticare la perfetta tenuta della scocca, ha fatto sì che il bravissimo Lewis fosse perfettamente già in forma oggi, tanto da prendere regolarmente il via, sia pure con la penalizzazione prevista dal regolamento.

Certo però che il corvo nero non si era ancora definitivamente allontanato dal Nürburgring tanto da scatenarsi in una bufera impensabile in una gara di F.1.

Ecco che a finire nel lago sono stati numerosi piloti di varie Scuderie, ma il solo Hamilton è stato in grado di ricordare e rispettare il regolamento, mantenendo con cocciuta abilità acceso il motore e quindi riprendendo la gara sia pure con un giro da rimontare.

L’andamento della stessa poi è stato abbastanza regolare, ma la rimonta di Hamilton è ancora da elogiare sfiorando fino all’ultimo giro l’entrata della zona a punti.

Mi ricordo una gara, naturalmente sul vecchio tracciato di circa 22 Km., di Fangio che, in ritardo di un giro ( di quelli ! ) per noie tecniche, si sdoppiò ed andò a vincere umiliando tutta la compagnia: oggi impresa impossibile, ma nello spirito del tutto simile.

Alonso, attendista e puntuale, ha interpretato la gara al fine di riprendersi le conseguenze dell’errore in prova che gli aveva bruciato la pole: il suo duello finale con un Massa, in difficoltà sul bagnato, conferma che due titoli mondiali consecutivi sono possibili sono a campioni di razza, specie a cui lui è perfettamente cosciente di appartenere.

Luca Colaianni ha sintetizzato bene il ritiro di un ottimo Raikkonen addossando allo staff tecnico Ferrari quella mancanza di affidabilità che tanto aveva lamentato il Campione finlandese: il distacco a punti da McLaren lo conferma in modo palese.

Ora, se la F.I.A nella seduta di Parigi non riserva sorprese imprevedibili, ma possibili visti i rapporti Mosley/Ecclestone, mi pare che entrambi i Team di punta siano perfettamente il linea per candidarsi al Titolo mondiale, con un leggero vantaggio McLaren derivante dalla prima parte della stagione in corso.

Ci rivediamo al kartodromo ungherese.

Fabrizio Pasquali

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