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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2007

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GP della Turchia 2007

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Ricordo con viva simpatia i tempi in cui frequentavo piuttosto assiduamente l'autodromo nazionale di Monza ed il parco delle acque minerali di Imola allora luogo di appassionanti gare motociclistiche ed, assai più tardi, impianto stabile ristrutturato tanto da poter ospitare appassionanti duelli in Formula Uno.

Erano anni in cui con pochi soldi in tasca si poteva entrare sia Monza che ad Imola, spaziare per tutto il parco in entrambi i luoghi, assistere sia alle prove libere che cronometrate, magari fermarsi a dormire in tenda o sacco a pelo ed attendere la gara con viva emozione.

Continuavamo a muoverci per vedere come i vari piloti affrontavano quella o questa curva, come le vetture saettavano in rettilineo, apprezzare lo stile di chi cambiava con “doppietto” semplice od in due tempi, di chi preferiva la “derapata controllata” od il percorso a segmenti: insomma le caratteristiche dei piloti erano personali e naturalmente funzionali alla vettura guidata.

Si riusciva molto bene a percepire la differenza fra i cambi italiani ed inglesi, le difficoltà di scalare marce nelle Vanwall che sembravano rompersi ad ogni piè sospinto, ma che invece andavano sempre, la coesistenza di vetture a motore anteriore e le nuovissime Lotus che spingevano da dietro: era un mondo vario e variegato, ricco di possibilità di vedere, di imparare e per tutti di divertirsi.

Può sembrare questa la premessa di un anziano che si aggrappa a vecchi e nostalgici ricordi, ma, credetemi, non è così.

Ho sempre seguito con assiduità l’evoluzione del mondo dei motori e specialmente della Formula Uno, ma non ricordo anni di noia mortale come questi ultimi.

Apprezzo Ecclestone che vuole spettacolo dal “circus”, ma non è certo con impianti megagalattici ubicati in ogni dove di questo “vecchio e pazzo mondo” che si riesce ad ottenere lo scopo prefissato.

Appare evidente che in ogni sport vi deve essere competizione e che il divario enorme di livello prestazionale o, per altro verso, l’omogeneità assoluta di vetture, comporta una paludosa preselezione di valori tanto da dimenticare di assistere ad una lotta per la vittoria.

E’ la stessa noia che prende nell’assistere al calcio estivo: squadrone in ritiro contro locale squadretta parrocchiale: 15 ad 1 e palla al centro, divertente ? No!

Oppure, ultime giornate di campionato, lotta per la retrocessione: barricate da ambo le parti, palle in tribuna alla “Viva il parroco”.

Ecco un' immagine della gara odierna, già risolta alla prima curva con le Ferrari più scattanti e con la scelta di gomme sbagliate per McLaren: unico brivido, si fa per dire, il guaio allo pneumatico anteriore di Hamilton che gli è costato un paio di punti in classifica.

Un po’ troppo poco per i milioni di euro/dollari in circolazione.

Aspettando Monza, Vi saluto con simpatia.

Fabrizio Pasquali

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