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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2004

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GP di Francia 2004

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E così se ne è andato senza novità di sorta anche il G. P. Di Francia.

Aveva fatto sperare, alla vigilia, quel raggruppamento di tanti piloti nell’arco di una manciata di tempo, sì da pensare che Williams fosse riuscita a trovare finalmente i giusti assetti, McLaren partecipasse con due vetture diverse di cui quella di Coulthard della nuova generazione.

La monotonia della gara ha messo poi tutto a tacere con Schumacher a prendersi il lusso di effettuare un pit stop supplementare ( siamo al paradosso di una cambio gomme ogni 70/80 Km. come durante le vecchie prove …..) e gli altri come sempre in trenino guidato dalle solite Renault e B.A.R.

Per fortuna che Ferrari ha un Barrichello a lasciare spesso e mal volentieri il secondo posto anche a qualche altro, altrimenti si dovrebbe prendere in considerazione l’ordine d’arrivo dal terzo in giù: bravo, Rubens, che malgrado i suoi propositi di futuro erede del Tedesco, riesce sempre nella sua generosità sconosciuta da tutti, a cominciare da sé stesso, a lasciare spazio agli altri: Alonso ringrazia, Button forse meno.

Che dire della gara: la buona partenza di Renault a conferma di quanto già si sapeva, Ferrari che domina con la sua Prima Guida, McLaren che si perde nel gruppo degli inseguitori ( si fa per dire….), Williams che conferma di essere ancora alla ricerca…dell’arca perduta.

A questo punto del Campionato sarebbe interessante vedere i Team maggiori mettere in pista un vero laboratorio tecnologico, usufruire del Gran Premi come banco di riscontro degli studi in essere.

Si assisterebbe verosimilmente ad una serie di problemi di tenuta, ma quanto meno almeno brani di gara potrebbero essere più avvincenti.

D’altra parte i punti nella Classifica mondiale sono “pesanti”, nel senso del bottino da spartire a fine Stagione, per cui si può anche comprendere come certi azzardi vengano accuratamente vietati per un più banale, ma interessante sotto il profilo finanziario, arrivo al traguardo a spartirsi le pur appetitose bricioline di dollari.

In Casa McLaren si parla di motorizzazioni nuove, ma anche di tempi lunghi per arrivare ad una vera competitività ( non prima del 2006 ).

Non so se tutto questo sia scaramantico o se effettivamente tenga conto del fatto che anche Ferrari continuerà a migliorarsi, per cui, se viene sommato il “gap” che separa oggi McLaren dalle Rosse di Maranello ai fisiologici progressi di tutti i Team, potrebbe essere verosimile la data indicata.

Personalmente spero sempre di vedere novità in pista, magari per pochi giri: ma forse sarò un utopista, vedremo.

Buone vacanze a tutti, con simpatia.

Fabrizio Pasquali

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