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Curiosità

I colori della McLaren

La livrea delle vetture McLaren nel 1964 fu prima verde inglese (perché al momento della verniciatura della carrozzeria, Bruce non trovò altro che una vernice verde da recinzioni), poi nera ed argento (colori della Nuova Zelanda), nel 1965 e '66 bianca con una fascia verde inglese e rossa. Nel '67, in F.1 si usò la livrea rossa e nella serie Can-Am si scelse il colore papaia (tra giallo ed arancione), copiato dalla Lola T70 di Jackie Epstein, ed utile a far sì che fossero ben visibili negli specchietti dei doppiati! Visto il successo lo si assunse come colore ufficiale dell'azienda. L'ultima McLaren arancione si è vista nel 1976 nella serie Indycar.

Quando gli sponsor hanno avuto un peso nel budget ed un ruolo nel team sempre più importante, hanno imposto i propri loghi ed i propri colori sulle carrozzerie, come è avvenuto nel team di F.1 dal 1972 prima con la "Yardley", poi con la "Marlboro" ed in fine con la "West", o nella Indycar dal 1974 con la "Carling Black Label", la "Gatorade", la "First National City" e la "Budweiser".

Dal 1997 al 2005 la carrozzeria è nera ed argento con un richiamo rosso: colori che oltre ad essere quelli dello sponsor "West", sono i colori della "TAG McLaren Group" (grigio e rosso) e della "Mercedes-Benz" (argento).

Nelle nazioni in cui è presente il divieto di sponsorizzazione dei marchi del tabacco, la McLaren ha coperto il logo "Marlboro" o con una serie di barre verticali o con il logo ed ha sostituito il logo "West" con il nome dei piloti.

Per la presentazione delle monoposto di F.1 del 1997, 1998 e 2006, la McLaren ha usato il colore originario. Stesso per la monoposto per i test in vista della stagione 2006.

Nel 2006, per la prima volta in Formula 1, il colore pastello (grigio) si trasforma in riflettenti.

Nel 2011 il colore arancione è tipico dei modelli stradali e da competizione.

Nel 2015 si ritorna ai colori pastello con un grigio antracite tendente al nero e richiami rossi.

Nel 2017 la McLaren torna al colore arancione su un fondo nero. Dal 2018, il nero viene sostituito dal celeste.

 


La McLaren nel cinema

Elenco della produzione cinematografica che ha usato modelli McLaren:

  • la McLaren-Elva MK1 nel film "Spinout" ("Voglio sposarle tutte") di Elvis Presley, del 1966;

  • la M3A nel film "Grand Prix" di John Frankenheimer, del 1966, con gli attori protagonisti Yves Montand e James Garner come camera car;

  • telefilm "Attenti a quei due" ("The Persuaders!") del 1971-'72: nell'ultima puntata, la numero 24 intitolata "Milord in pericolo" ("Someone Waiting") ci sono molte immagini vere tratte da gare di F1 del 1970 e tra le varie vetture si vedono anche le McLaren M14A di quell'anno;

  • "Formula 1 - Febbre della velocità", un film documentario del 1978 di Ottavio Fabbri. Con Sydne Rome, Ugo Tognazzi, Michael York, James Coburn;

  • "Pole Position", un film documentario del 1980 di James Davis, Oscar Orefici, Ronald King. Con Paul Newman;

  • una replica della M6GT della Manta Cars venne utilizzata nella prima stagione della serie TV "Hardcastle & McCormick" (replicato anche con il titolo "I giustizieri della città"), trasmessa negli Usa dal 1983 al 1986, in Italia su Italia 1 dal 1985;

  • "Turbo Time", un film di James Davis del 1983; documentario sul mondo delle corse automobilistiche;

  • telefilm "Formule 1" (13 episodi), di produzione francese, canadese e portoghese del 1987 ambientato nella metà degli anni '80; con Daniel Gélin, Manuel Gelin, Serge Dupire, Barbara Cupisti, Denis Savignatci; sono immagini prese da veri filmati di gara e compare anche Prost in un cameo di sé stesso;

  • "RUSH" è un film del 2013 di Ron Howard. Basato su una sceneggiatura di Peter Morgan, racconta l'intensa rivalità tra i piloti di Formula 1 James Hunt e Niki Lauda, interpretati rispettivamente da Chris Hemsworth e Daniel Brühl;

  • Nel film "Fast & Furious 7" del 2015 diretto da James Wan viene usata anche una McLaren MP4-12C.

  • "McLAREN - Pionier, leader, father, champion" Nel 2016 esce il racconto documentario sulla vita di Bruce McLaren. Diretto da Roger Donaldson, scritto da James Brown e Matthew Metcalfe, attore principale Dwayne Cameron;

  • "Transformers - L'ultimo cavaliere" Film del 2017 diretto da Michael Bay, quinto capitolo della serie cinematografica dedicata ai Transformers. Viene utilizzata una McLaren 570S.

  • Serie Grand Prix Driver entra nel mondo segreto della Formula 1 offrendo un accesso mai concesso prima ai meccanismi interni della McLaren. Narrato da Michael Douglas (2018);

  • Serie Formula 1: Drive to Survive - 2 documentari sul Campionato Mondiale FIA di Formula 1 2018 e 2019 (2019, 2020).

  • Film "Fast & Furious - Hobbs & Shaw", anno 2019, spin-off della serie di Fast & Furious, ha per protagonisti Dwayne Johnson e Jason Statham. Tra tutti i modelli d’auto spicca la Stupenda McLaren 720S blu. Per imparare a guidarla propriamente Jason Statham è andato più una volta al quartier generale del marchio britannico, dove addirittura sono state girate alcune riprese del film.

In occasione del GP di Nuova Zelanda 2007 dell'A1GP è stato presentato il film sulla vita di Bruce McLaren.
Michael Garlick e Barrie Osborne, quest'ultimo realizzatore della trilogia "Il signore degli anelli" e "King Kong", produrranno il film; l'autore sarà Matthew Grainger. www.thebrucemclarenmovie.com

 


Le tragedie

Il team McLaren in tutta la sua storia è stata colpita soltanto da due incidenti mortali:

  • Timmy Mayer, su una Cooper T70 del team McLaren, all'ultima prova del Campionato Tasman del 1964, a Longford.

  • Moises Solana, il 27 luglio 1969 in Messico nella "Hillclimb Valle de Bravo-Bosencheve" si schianta al volante della sua M6B privata.

  • Bruce McLaren, mentre effettuava dei test al volante di una M8D, gli vola via il cofano motore, perde il controllo e si schianta contro un terrapieno, il 2 Giugno 1970, a Goodwood.

  • Dick Brown, il 14 giugno 1970 sul circuito di Mosport, nelle prove della gara Can-Am perde la vita al volante della sua M6B.

  • John Foulston, muore il 29 settembre 1987 a Silverstone, testando una M15A.

Invece, sfiorano la morte:

  • Vic Elford nel 1969, durante il GP di Germania, con la sua M7B privata esce di strada e si frattura il braccio in tre parti.

  • Denis Hulme nel 1970, durante i test privati, mentre metteva a punto la M15A per la Indycar, rimase gravemente ustionato ad una mano.

  • Mike Hailwood nel 1974, nel GP di Germania di F.1, con una M23 urtò contro le barriere e si fratturò caviglia, tibia e ginocchio.

  • Mika Hakkinen nel 1995, nelle prove del GP d'Australia di F.1, sbatté violentemente con la sua MP4/10B contro il rail ed oltre alle gravi ferite entrò in coma.


    Crash-test ... involontario

Venerdì 23 ottobre 1993, Suzuka, prima delle prime prove libere del GP del Giappone Ron Dennis invita Berger a fare un giro di pista sul primo (ed al momento unico) esemplare della supercar F1.

A quel punto Berger chiese a Dennis "Vuoi che guidi io?" ma lui rispose "No, no. Oggi il pilota lo faccio io!". Dopo un centinaio di metri di pista Dennis esce di pista ed andando a sbattere danneggia molto seriamente la vettura. Il tutto tra gli applausi della folla che in un primo tempo aveva pensato ad un'esibizione.

Berger aggiunge che per la prima volta Dennis lo aveva fatto pena, sia per la figuraccia che per il danno visto che era imminente la presentazione in Australia. Il pilota aggiunge che Dennis non è nuovo a simili numeri infatti, in passato gli è capitato anche con una Ferrari F40: "In effetti, come pilota ha una sensibilità di un pachiderma...".


Una donna su una McLaren

2002

Sarah Fisher del team Dreyer & Reinbold (G Force-Nissan) nella IRL, tra le due sessioni di prove libere del venerdì del GP USA effettua tre giri sul muletto della McLaren per fini promozionali. Si tratta di un evento dimostrativo voluto dalla TAG Heuer, della quale la Fisher è testimonial in America.

E' la prima donna a guidare una McLaren di F.1!

 


Da Motorhome a Communications Centre ...

 

2002

... a Brand Centre

2007

 


Francobolli

in onore a Dennis Hulme (Poste arabe)

 

in onore a Mika Hakkinen (Poste della Finlandia)

 

in onore a Lewis Hamilton (Poste dell'Isola di Man)

 


Carta Telefonica


Fumetto

pubblicato nel 2003, di Lisa Dennis, moglie di Ron Dennis

 


Il Magazine del McLaren Group

 


Pacchetti di sigarette

 


Bicicletta

S-WORKS + McLAREN VENGE

2009-2011 - McLaren Applied Technologies

 


La Bahrain-McLaren, in precedenza Bahrain-Merida, è una squadra maschile bahreinita di ciclismo su strada. Attiva nel professionismo nel 2017, ha licenza UCI World Tour. La squadra è finanziata da un consorzio di imprese del Bahrein, e dall'azienda taiwanese di biciclette Merida. I principali risultati sono arrivati grazie a Vincenzo Nibali: in maglia Bahrain il ciclista siciliano si è classificato terzo al Giro d'Italia e secondo alla Vuelta a España 2017, vincendo inoltre il Giro di Lombardia 2017 e la Milano-Sanremo 2018.

La Bahrain-Merida nasce nel 2016, con l'obiettivo di debuttare nel World Tour nella stagione 2017. La direzione della struttura viene affidata al general manager Brent Copeland, affiancato a livello tecnico dall'ex ciclista Gorazd Štangelj; nella squadra di Štangelj entrano tra gli altri Mario Chiesa, Alberto Volpi, Tristan Hoffman e Paolo Slongo. La prima vittoria nella storia del team arriva già nel gennaio 2017 a opera di Ramūnas Navardauskas, che si impone in una tappa della Vuelta a San Juan. La stagione di esordio vede comunque protagonista soprattutto Vincenzo Nibali, capitano della squadra per i grandi giri, che si classifica terzo al Giro d'Italia, secondo alla Vuelta a España, vincendo peraltro una tappa in entrambe le corse, e conquista infine anche il successo al Giro di Lombardia. Il velocista di punta, Sonny Colbrelli, si aggiudica invece una tappa alla Parigi-Nizza, la Freccia del Brabante e la Coppa Bernocchi. Il 2018 vede due rinforzi importanti per il team, Gorka Izagirre e Domenico Pozzovivo. La prima vittoria importante arriva con Matej Mohorič che vince il Gran Premio Industria e Artigianato. La prima vittoria nel World Tour arriva invece con Nibali, che vince la Milano-Sanremo, seconda classica monumento per il team.