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Formula 1

Matrimoni mancati

1992 (per il 1993)

Mai esistita!


Potevamo vedere questa McLaren con motore FIAT-Ferrari!

Nel 1992 la FIAT nella persona dell'Amministratore Delegato Paolo Cantarella visto le crescenti difficoltà produttive e di mercato per la FIAT, i costi elevati della gestione sportiva per la Formula 1 e la disomogeneità della Gestione Sportiva della Ferrari con conseguente mancanza di efficienza e competitività, decide di terminare l'attività della Scuderia Ferrari in F.1 e di fornire alla McLaren un 12 cilindri marchiato FIAT, prodotto dalla Gestione Sportiva Ferrari a Fiorano.

Questa ipotesi venne avvalorata prima dalla dichiarazione di Agnelli al Salone dell'Auto di Torino nel maggio 1992, al quale alla domanda se alla Ferrari gli fosse concesso di continuare a correre, rispose: "Tra vincere e lasciare c'è una via di mezzo".

Poi nel GP di Spagna del 9/5/1992, il presidente della Ferrari, Montezemolo, si recò nei box McLaren e parlo con Ron Dennis per impostare un accordo, da perfezionare in seguito, per fornirgli i motori nel 1993, visto il ritiro a fine '92 della Honda.

da QUATTRORUOTE 6/92 pag. 235

 

Come tutti sanno, la cosa non si è mai fatta!


1992 (per il 1993)

Dennis era intenzionato a comprare la Ligier e montare i motori Renault forniti a quest'ultima. Mentre la Renault accettò che la McLaren utilizzasse la benzina Shell almeno per un anno, la ELF contestò, e l'operazione non andò in porto.

 


1992 (per il 1994)

La McLaren insieme alla Shell analizzano la possibilità di, rispettivamente, adottare e finanziare il motore AUDI che quest'ultima stava preparando per le vetture Prototipo. L'AUDI non volle proprio entrare in F.1 e la cosa non ebbe seguito.

 


1993 (per il 1994)

La McLaren intraprese le trattative con la Chrysler-Lamborghini per la fornitura dei suoi 12 cilindri per la stagione 1994.

Nell'ottobre del '93, un motore Lamborghini fu montato su un telaio MP4/8B per effettuare alcuni test con Senna ed il collaudatore Hakkinen che rimasero soddisfatti.

Quando l'accordo sembrava concluso, Ron Dennis fece marcia indietro in favore della Peugeot che propose un impegno economico più cospicuo, mandando in crisi la casa italo - americana.


Crash Test

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Formula 1 al metanolo

Tra il 1973 ed il 1974 incombe sul mondo il fantasma della crisi petrolifera: la McLaren prova un motore Cosworth alimentato a metanolo, anche se nulla si sa sui risultati di quella sperimentazione.


Numeri di gara

Fino al 1973 i numeri di gara vengono assegnati ai piloti ad ogni GP in base alla loro posizione in Classifica.

Dal 1974 al 1995 sono attribuiti ad inizio Campionato. La squadra che fa correre il pilota Campione del Mondo si scambia i numeri 1 e 2 con la squadra che li deteneva (se si ritira il pilota Campione, la squadra prende lo 0 ed il 2). Tutti gli altri conservano i numeri dell'anno prima.

Dal 1996 i numeri sono attribuiti ad inizio Campionato. L'1 ed il 2 sono riservati alla squadra dove corre il Campione del Mondo, gli altri hanno i numeri in base alla posizione nel Campionato Costruttori della stagione precedente.

Il numero 13 non viene assegnato per superstizione.

Nell'assegnazione dei numeri ai due piloti della stessa squadra non ci sono regole, tranne che nei casi sopra citati. Di solito si tende a dare il numero più basso al pilota che ha maggiori possibilità di vittoria (prima guida) o il più anziano ma si possono anche conservare i numeri dell'anno prima o darli in base alla Classifica Piloti.

Nel 2014 i piloti hanno scelto 3 numeri che conserveranno per tutta la loro carriera. Il numero 1 potrà essere scelto dal vincitore del Mondiale precedente. In caso di sovrapposizione il pilota meglio classificato la stagione precedente avrà il numero scelto mentre l'altro pilota il secondo numero scelto.

ANNO McLaren MOTIVO
1974 5 - 6 (33) 3° nel 1973
1975 1 - 2 Fittipaldi 1° nel 1974
1976 11 - 12 Numeri Ferrari del 1975
1977 1 - 2 (40 - 14) Hunt 1° nel 1976
1978 / '84 7 - 8 (33) Numeri Brabham del 1977
1985 / '87 1 - 2 Lauda 1° nel 1984, Prost nell' '85 ed '86
1988 11 - 12 Numeri Lotus del 1987
1989 1 - 2 Senna 1° nel 1988
1990 27 - 28 Numeri Ferrari del 1989
1991 - '92 1 - 2 Senna 1° nel 1990 e '91
1993 / '95 7 - 8 Rileva i numeri della Brabham ritirata
       
1996 7 - 8 4° nel 1995
1997 9 - 10 4° nel 1996 - Arrows (1 e 2)
1998 7 - 8 4° nel 1997
1999 - '00 1 - 2 Hakkinen 1° nel 1998 e '99
2001 - '02 3 - 4 2° nel 2000 e '01
2003 - '04 5 - 6 3° nel 2002 e '03
2005 9 - 10 (35*) 5° nel 2004
2006 3 - 4 2° nel 2005
2007 1 - 2 Alonso 1° nel 2006
2008 22 - 23 Ultima in Class. Costruttori nel 2007
2009 1 - 2 Hamilton 1° nel 2008
2010 1 - 2 Button 1° nel 2009
2011 - '12 3 - 4 2° nel 2010 e '11
2013 5 - 6 3° nel 2012
     
2014 22 - 20 Button e Magnussen
2015 20/14 - 22 Magnussen/Alonso e Button
2016 14/47 - 22 Alonso/Vandoorne e Button
2017 - '18 14/22 - 2 + (47) Alonso/Button e Vandoorne + Norris
2019 - '20 55 - 4 Sainz Jr. e Norris
2021 - '22 3 - 4 + (28) Ricciardo e Norris + Palau/O'Ward
2023 4 - 81 + (29) Norris e Piastri + O'Ward

* La McLaren, essendosi classificata al 5° posto nel 2004, ha diritto a schierare la terza vettura nelle prove libere del venerdì (la numerazione dei terzi piloti comincia da 35).

 


Guinness World Records

Nella categoria "Auto Sports" la McLaren detiene il record del maggior numero di GP vinti da un costruttore in una stagione. Nel 1988 la McLaren, con Senna e Prost, vinse 15 GP su 16. Nel 2002 e 2004 anche la Ferrari ha vinto 15 GP ma il Mondiale si disputava rispettivamente su 17 e 18 GP.

Le pole position consecutive in Formula 1 sono otto di Ayrton Senna (Brasile) alla guida della McLaren tra il Gran Premio di Spagna del 1988 e il Gran Premio degli Stati Uniti del 1989.

La monoposto di F.1 più veloce della storia, in un circuito chiuso, è stata la MP4-20. Il record ufficiale lo detiene Raikkonen che nel GP d'Italia 2005 raggiunge la velocità di 370.048 Km/h. Montoya nei test preparativi allo stesso GP, a Monza, ha raggiunto la velocità di 372,6 Km/h, ma il record resta ufficioso perché non fu cronometrato dalla FIA.

 


Trofei

Dal 1981 Ron Dennis ha fatto includere nei contratti dei piloti la clausola che i trofei dei piloti restano alla squadra mentre ai piloti viene data una copia o, in casi particolari, avviene il contrario.

In alcuni casi i trofei sono rimasti ai piloti: alcuni di Senna e quelli del GP di Monaco che non concede riproduzioni.

Solo due trofei dei piloti sono andati completamente perduti:

  • quello del GP di Germania del 1984 (Alain Prost) che fu rubato e

  • quello del GP d'Italia del 1989 che fu lanciato tra la folla da Alain Prost.