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Biografie

di Mattia Albera

Tanti auguri a Basil Van Rooyen

Emanuele Pirro

Tester

Nato a Roma (Italia) il 12 gennaio 1962

Emanuele Pirro iniziò a gareggiare con i Kart all’età di 11 anni. Nel 1977 il giovane pilota romano vinse il primo dei quattro Titoli Italiani di Kart che avrebbe conquistato complessivamente. Nel 1980 Pirro passò alle monoposto, prendendo parte al Campionato di Formula Fiat Abarth, vincendo in quattro gare (due volte a Monza, quindi a Misano e Vallelunga) e il Titolo iridato. L’anno seguente disputò l’Euro Formula 3 con una Martini-Toyota all’età di 18 anni: si aggiudicò l’ultima gara della Stagione sul circuito del Mugello.

Su invito di Cesare Fiorio, Pirro prese parte e vinse nella prestigiosa 24 Ore di Daytona negli Stati Uniti su una Lancia Beta Montecarlo. Con la Squadra Lancia capitanata da Fiorio, Emanuele corse con le vetture Endurance nella corsa a Kyalami in Sudafrica. Ancora Formula 3 nel 1982, questa volta con una Euroracing-Alfa Romeo. Si impose a Zetwelg, Silverstone e Kassen Calden conquistando così la seconda posizione in Campionato che diede il successo a Larrauri.

Il 1983 si annunciò per Pirro come l’anno del Titolo Europeo di Formula 3 presso il Team Euroracing: con una Ralt-Alfa Romeo vince le prime prove di Vallelunga e Zolder ma poi incappò in una serie negativa e dovette accontentarsi del terzo posto finale. A fine Stagione il pilota romano venne ingaggiato per il Campionato Europeo di Formula 2 1984, dove a fine anno occupò la sesta piazza (miglior pilota italiano) alla guida di una March-BMW. Il miglior risultato fu un secondo posto a Donington. Nell’estate 1984 fu invitato a provare la Brabham-BMW BT53 turbo per un breve collaudo.

Nel 1985 Pirro prese parte al Campionato di Formula 3000: ottenne successi a Thruxton e a Vallelunga. Sempre con la March del Team Onyx e sempre in Formula 3000, Pirro si piazzò secondo nella Classifica Finale 1986 (vittorie a Le Mans e Jarama). Con la BMW 635 CSI ufficiale, in coppia con Roberto Ravaglia, vinse la 500 Km del Nürburgring e la 4 Ore di Jarama valide per l’EuroTurismo. Nel 1986 fu impegnato esclusivamente con la BMW M3 ufficiale e contribuì all’affermazione di Ravaglia nel Mondiale Piloti Turismo. In Classifica Iridata si piazzò quarto. Con un Curriculum così eccezionale, Emanuele Pirro attirò su di se le attenzioni dei Manager di Formula 1.

Nel 1988 Emanuele Pirro venne ingaggiato da Ron Dennis, patron della Scuderia McLaren, come terzo pilota collaudatore della Squadra inglese. Nel biennio 1988/89 collaudò, sulla pista giapponese di Suzuka, due monoposto eccezionali quali la formidabile McLaren-Honda Mp4/4 turbo (vincitrice di 15 gare su 16 con Ayrton Senna e Alain Prost) e la McLaren-Honda Mp4/5 aspirata. In quella Stagione Pirro corse inoltre nel Campionato giapponese di Formula 3000 con una March-Honda e nel Campionato Euroturismo di nuovo al volante della BMW M3 ufficiale.

L’anno successivo Pirro venne ingaggiato dalla Scuderia Benetton in sostituzione del pilota inglese Johhny Herbert, ancora convalescente dall’incidente di Brands Hatch che subì nel 1988. Emanuele Pirro debuttò in Formula 1 al Gran Premio di Francia 1989, disputato sul circuito di Le Castellet, al volante della Benetton-Ford B189 aspirata. Le sue prime prestazioni in Formula 1 non furono così esaltanti, ma riuscì quasi sempre a terminare regolarmente le gare senza compiere errori. Pirro terminò la Stagione con un grandissimo quinto posto nel Gran Premio d’Australia. Sul circuito di Adelaide, sotto una pioggia torrenziale, Pirro guidò perfettamente la sua monoposto portandola al traguardo in posizioni di vertice. Al termine della Stagione dovette lasciare la Squadra Benetton per far posto al pilota brasiliano tre volte Campione del Mondo Nelson Piquet.

Nel 1990 Emanuele Pirro passò alla Scuderia Italia nel Gran Premio di San Marino a Imola. Fu una Stagione di transizione con una monoposto lenta e inaffidabile. L’anno successivo la Dallara portò in pista una monoposto decisamente più competitiva delle precedenti. Le sue prestazioni furono offuscate dal giovane e talentuoso compagno di Squadra JJ Lehto. A Imola Pirro non riuscì addirittura a pre-qualificarsi, mentre in gara Lehto ottenne un sorprendente terzo posto. Finalmente a Monaco, sul circuito cittadino di Montecarlo, Pirro riuscì a piazzarsi in zona punti con la Dallara-Judd e terminò la gara in sesta posizione. La Stagione proseguì a fasi alterne. Pirro soffrì la concorrenza interna di Lehto e non riuscì mai a tirar fuori il meglio dalla propria monoposto. Terminò la Stagione con un settimo posto al Gran Premio d’Australia sul circuito cittadino di Adelaide: fu la sua ultima gara. Al termine della Stagione decise di lasciare la Formula 1.

Terminata la breve avventura in Formula 1, Pirro decide allora di passare alle vetture Super Turismo e di tornare alle monoposto Sport. Nel biennio 1992/93 partecipa al Campionato tedesco DTM pilotando le monoposto BMW. Nel 1994 il pilota romano è Campione italiano Turismo alla guida dell’Audi 80, un successo che viene riconfermato l’anno successivo.

Viene ingaggiato dal Team Audi per disputare la prestigiosa 24 Ore di Le Mans. Il pilota romano ha ottenuto una prima impressionante serie di tre successi consecutivi (2000 – 2001 – 2002) alla guida della formidabile Audi R8. Negli anni successivi, la Casa tedesca avvia il nuovo progetto Audi R10 dotata del nuovo motore diesel. È la mossa vincente: Pirro può riconfermarsi Campione a Le Mans nel biennio 2006/2007.

Emanuele vive a Montecarlo insieme alla moglie Marlene e ai figli Cristoforo e Goffredo, nati rispettivamente il 20 gennaio 1993 e il 24 gennaio 1996. Emanuele e Marlene si sono conosciuti a Montecarlo nel 1985 e si sono sposati il 22 maggio 1991. Il pilota romano è appassionato di aeromodellismo e immersioni subacquee.

LA CARRIERA IN FORMULA 1

Debutto: Gran Premio di Francia 1989 (Le Castellet) su Benetton-Ford B188

Ultima gara: Gran Premio d’Australia 1991 (Adelaide) su Dallara-Judd F191

 
GP disputati  37 Stagioni  3
Pole Position   Giri Più Veloci  
Punti  3    

Piazzamenti a punti

          1   1   1       

CAMPIONATO DEL MONDO DI F.1

Anno

Team GP PP GPV Vittorie Posizione finale

Punti

 1989 

 Benetton-Ford B188/B189  10      

 23° 

 2 

 1990 

 Dallara-Ford F190  14      

  

  

 1991 

 Dallara-Judd F191  13      

 18° 

 1 

* Fuori dalla parentesi i punti ritenuti validi ai fini iridati

 

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