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Biografie

di Mattia Albera

Nick Heidfeld

Tester

Nato a Möenchengladbach (Germania) il 10 maggio 1977

Nick Heidfeld nasce a Möenchengladbach, in Germania, il 10 maggio 1977. Sin da bambino, la caratteristica principale di Nick è che lui vuole semplicemente guidare. È un bravo pilota, un ragionatore in corsa, un talento naturale. È anche un vero lottatore e la sua battaglia è cominciata un po’ di tempo fa, quando da bambino correva in moto e Kart dieci volte più grandi di lui. Nick dimostrava sei anni quando ne aveva nove e dieci quando ne aveva quindici.

C’è un filmino amatoriale nel quale si vedono Nick Heidfeld e Ralf Schumacher che corrono con i Kart. Ralf è un ragazzino biondo, che all’arrivo riceve una pacca sulla testa dal fratello Michael; Nick ha un viso d’angelo e tiene perfettamente il ritmo di Ralf (che ha due anni in più di lui) fino a quando non viene spinto fuori pista. Nick salta fuori dal Kart, corre verso la sua mamma, che segue la gara dai box, e scoppia in lacrime.

Heidfeld andava già in moto a quattro anni, ma un brutto incidente quando ne aveva nove lo convinse a provare con i Kart. A scuola Nick adorava l’Educazione Fisica, qualunque Sport in cui si cimentasse, ma nelle corse eccelleva, una qualità molto apprezzata allora in Germania. Michael Schumacher, che viveva poco lontano, a Kerpen, aveva già il destino segnato; e Heinz-Harald Frentzen, nativo di Möenchengladbach, proprio come Nick, era già un eroe locale.

Nick Heidfeld si adattò presto alla Formula 3 tedesca, conducendo e vincendo gare quasi da subito. Era terzo a Montecarlo quando finì contro un guard-rail, ma fece tesoro di quella disavventura l’anno successivo, quando vinse la gara senza problemi. E a Macao i meccanici della Bertram Schäfer Racing lo riconobbero solo quando si sfilò il casco. Studiò le mosse del compagno di Squadra, Max Angelelli, e fece registrare la Pole Position. Vinse la prima manche, ma poi frenò troppo tardi alla curva Lisbona all’inizio della seconda. Deluso al massimo, Nick si presentò comunque sotto il podio e in seguito aiutò i meccanici a smontare le vetture. Heidfeld è un bravo ragazzo di natura, sempre disponibile e pronto a lavorare.

Heidfeld passò successivamente alla Formula Ford 1600 tedesca, una volta raggiunta l’età richiesta. Questo è successo nel 1994, con Nick appena diciassettenne che si distingueva degnamente nella sottoclasse. Dopo il secondo posto nel Campionato di Formula Ford 1600 tedesca l’anno seguente, sotto le insegne del Team BertramSchafer Racing, Nick ha vinto tre gare di fila verso la fine della Stagione 1996 ed è finito terzo in un momento in cui Jarno Trulli teneva in pugno la situazione. Il 1997 ha visto Nick ingaggiare un’aspra battaglia con Timo Scheiderper la corona di Campione e godere dell’appoggio della Mercedes che lo inserì nel Team McLaren Juniores per la Formula 3000 nel 1998. Lo stile di guida di Nick è fluido, privo di scatti, con traiettorie definite. E il tutto va a comporre un insieme perfetto.

Il pilota tedesco diede il massimo di se stesso per tutta la Stagione 1998, imparando molto da David Brown (Ingegnere di Pista di Heidfeld), che aveva più esperienza di corse di tutto il resto del paddock di Formula 3000 messo insieme, e a volte riuscì a battere la macchina preparata da David Sears per il più esperto Juan-Pablo Montoya. Nella corsa finale, sul circuito tedesco del Nürburgring, Nick aveva bisogno di vincere la gara per conquistare il Campionato. Si assicurò la Pole Position, ma venne retrocesso in ultima posizione per un irregolarità di benzina sulla sua McLaren. Pur nel momento critico, la reazione di Heidfeld fu sorprendente: calmo e composto sulla griglia di partenza, superò molti avversari. Ma dopo la gara, quando vide Montoya Campione sul podio, Nick era sconvolto. Fu un momento davvero difficile per lui.

L’anno seguente, Nick Heidfeld dominò il Campionato di Formula 3000 al volante della McLaren. Durante il 1999, Hedifeld guidò con uno stile aggressivo “strapazzando” la macchina. Vinse quattro gare e divenne il pilota con maggior successo nella Storia della Formula 3000. Il pilota tedesco ha sfruttato a pieno la possibilità che gli diede Ron Dennis all’inizio della Stagione 1998.

Nel biennio 1998/99, Nick è stato collaudatore per la Squadra inglese McLaren accumulando miglia e miglia di utile esperienza. Heidfeld ha collaudato in pista due eccezionali monoposto quali la McLaren-Mercedes Mp4/13 (1998) e la McLaren-Mercedes Mp4/14 (1999). Tutto questo ad una buona velocità, comparabile a quella dei piloti effettivi, Mika Hakkinen e David Coulthard. Visto però che il finlandese e lo scozzese rimanevano al loro posto e per Nick non vi erano prospettive immediate, Ron Dennis, la McLaren e la Mercedes decisero di sistemarlo presso un’altra Squadra per permettergli di farsi un’esperienza in Formula 1 diversa da quella di Collaudatore. Il francese Alain Prost, vecchio amico della McLaren, gli ha offerto il posto di secondo pilota accanto al veterano pilota francese Jean Alesi. L’altra cosa certa è la sua capacità con il volante in mano. Con Prost al timone che guida una Squadra francese con una grinta internazionale, Nick dovrebbe fare grandi progressi, soprattutto se Alesi vorrà fargli da mentore. Sarà la prima Stagione di Nick lontano dal controllo della Mercedese, quindi, un’occasione di crescita in ogni caso.

Nick Heidfeld debuttò in Formula 1 al Gran Premio d’Australia 2000, disputato sul circuito di Melbourne, al volante della terribile Prost-Peugeot AP03. Heldfeld risulta davvero impressionante in Prova, dove ottiene il 15° tempo in Griglia di Partenza, battendo addirittura il veterano Alesi. In gara il pilota tedesco punta essenzialmente a terminare la calda corsa. Alla fine, Heidfeld sarà classificato al nono posto staccato di due giri dal vincitore Michael Schumacher (Ferrari). Cercare di vincere un Gran Premio con quella monoposto era come voler conquistare l’Everest con scarpette da ballo e tutù. La Stagione fu un disastro, e Nick conclude la Stagione con 0 punti, così come il compagno di Squadra. Heidfeld e Alesi furono protagonisti di due incidenti in pista a Magny Cours (Francia) e a Spielberg (Austria). Spesso Heidfeld fu accusato dai suoi colleghi (anche da Alesi) di scarsa maturità.

Alain Prost commise l’errore di non opzionarlo per il 2001 preferendogli il pilota argentino Gaston Mazzacane (e il suo ricco bagaglio di sponsorizzazioni). Peter Sauber, proprietario dell’omonima Scuderia svizzera, non si è lasciato sfuggire l’occasione. Heidfeld si presenta al via della nuova Stagione al volante della Sauber-Petronas C20 fornita con un dieci cilindri Ferrari versione 2000. Al suo fianco, troviamo il giovane e freddo pilota finlandese Kimi Raikkonen. In Malesia, dopo aver superato Hakkinen, si lascia tradire dalla foga e scivola fuori pista sul bagnato quando era in zona punti. Ma Nick ammette l’errore e inizia a lavorare duramente. La prova? Il terzo splendido e meritatissimo posto conquistato nel Gran Premio del Brasile 2001, il primo podio nella sua Carriera in Formula 1, che la dice lunga sull’impegno suo e della Sauber, frutto di tanto lavoro e grande umiltà. Heidfeld subì uno sgarbo quando la McLaren e la Mercedes decisero di sostituire Mika Hakkinen, ritiratosi definitivamente dalla Formula 1, con il compagno di Squadra Raikkonen, nonostante Nick l’avesse regolarmente battuto in pista durante la Stagione 2001. Heidfeld ci rimase molto male e decise di restare alla Sauber per altri due anni. A fine Stagione 2001 si classifica all’ottavo posto in Classifica generale con 12 punti all’attivo.

Nel 2002 Nick Heifeld porta in pista la nuova Sauber-Petronas C21. Il suo nuovo compagno di Squadra è il pilota brasiliano Felipe Massa. Durante la Stagione, Heidfeld conquista 7 punti e batte regolarmente in pista l’acerbo brasiliano. Ottenne come migliori risultati un quarto posto a Barcellona, un quinto posto in Malesia e due sesti posti (Gran Bretagna e Germania). L’anno successivo arriva in Squadra il pilota tedesco Heinz-Harald Frentzen. Tra Heidfeld e Frentzen è lotta per tutta la Stagione. Il tedeschino della Sauber è protagonista di una Stagione negativa. Al termine della Stagione conquista 6 miseri punti con tre piazzamenti a punti, mentre il veterano Frentzen riesce a conquistare il podio nel Gran Premio degli Stati Uniti 2003 a Indianapolis. A fine Stagione, Peter Sauber decide di rivoluzionare la coppia piloti e ingaggia il duo Fisichella-Massa al posto della coppia Heidfeld-Frentzen. I migliori volanti per la Stagione 2004 sono già stati assegnati e Nick si ritrova inaspettatamente a piedi per la prossima Stagione.

La Carriera in Formula 1 di Heidfeld è al bivio. Può decidere di fermarsi un anno o accasarsi in una Squadra di Formula 1 di basso livello. Nick sceglie per quest’ultima soluzione e viene ingaggiato dalla Scuderia irlandese Jordan Grand Prix, ormai lontana dagli antichi splendori di un tempo. Nel 2004 Heidfeld porta in pista la poco competitiva Jordan-Ford EJ14 e conquista tre punti in Classifica Generale a Montecarlo (Monaco) e a Montréal (Canada).

Al termine della Stagione 2004, Frank Williams, proprietario dell’omonima Scuderia di Formula 1, decide anch’egli di rivoluzionare la coppia piloti composta da Ralf Schumacher e Juan-Pablo Montoya. Mark Webber viene ingaggiato a novembre come primo pilota Ufficiale. Nel duello per il secondo volante da Titolare tra Heidfeld e Pizzonia la spunta il pilota tedesco, che ottiene il posto sotto le insegne del Team anglo-tedesco “BMW-Williams F1”. La Stagione 2005 si apre come di consuetudine in Australia. La Squadra di Grove, carica di promesse e grandi rivincite dopo i Test invernali, non brilla alla prima uscita ufficiale. A Melbourne, Nick Heidfeld è protagonista di un clamoroso incidente con il pilota tedesco Michael Schumacher (Ferrari F2004-M) che pone la parola fine alla corsa di entrambi. “Quick Nick”, come viene soprannominato, si consola con uno splendido terzo posto nel successivo Gran Premio della Malesia a Sepang, dietro al vincitore Fernando Alonso (Renault R25) e al secondo classificato Jarno Trulli (Toyota TF105). Nel Gran Premio di Monaco, sul circuito cittadino di Montecarlo, la Squadra Williams è protagonista della miglior prestazione velocistica della Stagione, aggiuntando un secondo e un terzo posto in gara dietro all’imprendibile “IceMan” Kimi Raikkonen (McLaren-Mercedes Mp4/20). Il secondo posto di Hedifeld a Montecarlo rappresenta il miglior risultato mai ottenuto in Formula 1. Due settimane dopo, sul circuito del Nürburgring, Heidfeld firma la sua prima Pole Position in Carriera rendendosi protagonista della più convincente prestazione dell’anno. Sul traguardo, Nick sfreccia in seconda posizione replicando il piazzamento di Montecarlo. Nelle gare seguenti, il Team Williams imbocca il tunnel di una grave crisi tecnica e sportiva. A Grove, dopo la perdita della fornitura dei motori BMW e la defaillance di alcuni importanti sponsor, la situazione si fa sempre più nera. Nick riuscita a tornare in zona punti solamente nel Gran Premio d’Ungheria (Budapest), dove si piazza al sesto posto finale. I rapporti tra Webber e Heidfeld non sono dei migliori. L’australiano utilizza la stampa per attaccare e sminuire il compagno di Squadra, ma in pista il tedesco vince il confronto diretto. Dopo la deludente trasferta in Turchia, Heidfeld, alle prese con seri problemi muscolari al collo, è costretto a saltare le ultime cinque gare della Stagione, sostituito dal pilota brasiliano Antonio Pizzonia. L’annata 2005 si chiude con un deludente undicesimo posto in Classifica Piloti con 28 punti complessivi conquistati.

Nella Stagione 2006 Nick Heidfeld batte il compagno Jacques Villeneuve nel confronto velocistico, conquistando anche il primo podio per la BMW col terzo posto nel Gran Premio d’Ungheria a Budapest in una corsa segnata dalla pioggia. Alla fine dell’anno centra il nono posto in Classifica Piloti, mentre la Scuderia BMW-Sauber, anche con l’apporto del collaudatore polacco Robert Kubica, promosso titolare, è quinta nel Campionato Costruttori davanti alla Toyota. La formazione viene confermata senza esitazioni anche per l’annata 2007. La compagna Patricia lo rende padre di una bambina, Juni.

Il pilota tedesco completa in maniera una Stagione 2007 che si è rivelata davvero proficua per la formazione bavarese: nelle prime tre gara in Australia, Malesia e Bahrain, Heidfeld centra tre quarti posti restando giù dal podio. A Sepang lotta contro Massa e in Bahrain si rende protagonista di un bel sorpasso su Alonso. Dopo un ritiro in Spagna per il cedimento del motore e un deludente sesto posto a Montecarlo, arriva il primo podio della Stagione: nel Gran Premio del Canada, il pilota tedesco centra il secondo posto dietro al vincitore Lewis Hamilton (McLaren-Mercedes Mp4/22, alla sua prima vittoria in carriera) grazie a una corsa perfetta. Al rientro nel vecchio continente, Nick Heidfeld centra risultati su risultati: terzo in Ungheria, due quarti posti (Turchia, Italia), due quinti posti (Francia, Belgio), tre sesti posti (Gran Bretagna, Europa, Brasile) e un settimo posto in Cina. A Magny-Cours, Heidfeld si rende protagonista di un altro duello con Alonso, mentre la concorrenza interna di Kubica porterà a un duello con il compagno di squadra alla partenza del Gran Premio di Germania al Nürburgring. Nick Heidfeld è quinto nella Classifica Piloti della Stagione 2007 con 61 punti totali, dietro ai “magnifici quattro” Raikkonen, Alonso, Hamilton e Massa. La Squadra BMW-Sauber ha riconfermato la formazione Heidfeld-Kubica per la prossima Stagione 2008.

LA CARRIERA IN FORMULA 1

Debutto: Gran Premio d’Australia 2000 (Melbourne) su Prost-Peugeot AP03

Ultima gara: In attività

 
GP disputati  132 Stagioni  8
Pole Position  1 Giri Più Veloci  
Punti  140    

Piazzamenti a punti

    3   4   8   4   13   6   7 

CAMPIONATO DEL MONDO DI F.1

Anno

Team GP PP GPV Vittorie Posizione finale

Punti

 2000 

 Prost-Peugeot AP03  16      

  

  

 2001 

 Sauber-Petronas C20  17      

 8° 

 12 

 2002 

 Sauber-Petronas C21  17      

 10° 

 7 

 2003 

 Sauber-Petronas C22  16      

 14° 

 6 

 2004 

 Jordan-Ford EJ14  18      

 18° 

 3 

 2005 

 Williams-BMW FW27  14  1    

 11° 

 28 

 2006 

 BMW-Sauber F1.06  18      

 9° 

 23 

 2007 

 BMW-Sauber F1.07  17      

 5° 

 61 

* Fuori dalla parentesi i punti ritenuti validi ai fini iridati

 

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