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Biografie

di Mattia Albera

Eje Elgh

Tester occasionale

Nato a Karlskoga (Svezia) il 15 giugno 1953.

Eje Elgh nasce a Karlskoga, città situata nella Svezia meridionale, il 15 giugno 1953. Il padre Janne è stato uno dei più celebri piloti motociclistici svedesi nella disciplina del Motocross. Il giovane Eje inizia a correre in kart all’età di 12 anni, nel 1965, ottenendo i primi successi nelle categorie minori. Elgh si aggiudica due Titoli svedesi kart nelle serie junior e da prova di una grande abilità al volante.

Dopo diversi anni di trionfi, Elgh acquista la sua “prima vera macchina da corsa” rilevando una vecchia monoposto Lola Super Vee di proprietà del pilota svedese Gunnar Nillson. Nel 1975, il pilota di Karlskoga si piazza al terzo posto nel Campionato europeo di Formula Super Vee. Due anni dopo, Elgh compie il proprio ingresso nel Campionato britannico di Formula 3, dove il pilota britannico Derek Warwick si aggiudica il primo Titolo iridato.

Nel 1978 Elgh entra nel Campionato europeo di Formula 2, presso il Team American Fred Opert al volante di una vettura Chevron-Hart B42. In un triste anno segnato dalla grave tragedia di Monza 1978, dove muore l’amico-mentore Ronnie “The Faster” Peterson, il pilota svedese ottiene un ottimo secondo posto sul tracciato di Pau (Francia) come miglior risultato stagionale, piazzandosi all’11° posto nella Classifica piloti con 8 punti totali.

L’anno seguente, Eje partecipa ad alcuni eventi nel Campionato americano di Formula Atlantic partecipando a gare negli Stati Uniti e in Canada. In Formula 2, il pilota svedese passa al Team Marlboro Tiga di proprietà dei piloti Tim Schenken e Howden Ganley. La mossa risulta vincente: al volante della vettura March-BMW 792, Elgh si aggiudica il Gran Premio d’Italia di Formula 2 in programma sul circuito di Enna (Sicilia) e ottiene un terzo posto al Mugello e un quinto posto a Donington.

Grazie all’aiuto del pilota svedese Torsten Palm, al termine della Stagione 1979 Eje Elgh partecipa ad una sessione di test organizzata dal Team Marlboro McLaren International di Formula 1. Il pilota svedese porta in pista il modello McLaren-Ford M28 affidata ai piloti titolari: il francese Patrick Tambay e il britannico John Watson. La multinazionale del tabacco Marlboro prende la decisione di schierare una terza monoposto McLaren nelle ultime gare della Stagione, ma all’ultimo momento il progetto non si concretizza, in parte per la mancanza di un budget di base indispensabile a coprire le partecipazioni sportive. Sfuma così la possibilità di un ingresso di Elgh nel Campionato del Mondo di Formula 1. Tra il 1980 e il 1982 il pilota svedese tiene attivi i contatti con il circus della Formula 1, senza impressionare i Team managers.

Nel 1980 il pilota svedese è costretto a saltare gran parte della terza Stagione in Formula 2 a causa di un brutto incidente occorso in Inghilterra, durante dei test privati. La successiva annata di Elgh nella categoria si consuma nel 1981 presso il Team tedesco Maurer; al volante di una formidabile monoposto (Maurer-BMW MM80) progettata dal direttore tecnico Paul Owens, il pilota svedese riesce a togliersi alcune importanti soddisfazioni: ottiene una vittoria a Vallelunga, una Pole Position e tre piazzamenti totali a podio (Vallelunga, Nürburgring e Spa-Francorchamps). Al termine della Stagione, Elgh si piazza al terzo posto nella graduatoria piloti potendo contare su 35 punti totali.

Elgh prende parte alle gare di durata al volante della monoposto giapponese sport Dome partecipando alla prestigiosa 24 Ore di Le Mans in coppia con il pilota Stanley Dickens. Durante l’annata, il pilota svedese corre in alcuni eventi minori in Giappone e nel Campionato europeo di Formula 2.

A partire della Stagione 1983, Eje Elgh si stabilisce in Giappone per la durata di dieci anni, partecipando al Campionato giapponese di Formula 2 (dal 1988 Formula 3000 giapponese) alla guida di un vario numero di monoposto da corsa (vetture turismo in particolare).

Nel 1991, Elgh partecipa al Campionato Mondiale Sportscar presso le Squadre Courage Competition, Porsche Kremer Racing e Team Salamin Primagaz al volante della Porsche 962C. Il migliore risultato alla 24 Ore di Le Mans avviene nel 1993; al volante di una Toyota sportiva, Elgh coglie un ottimo sesto posto dopo essere stato fermato da problemi tecnici. Nel 1994 avviene l’ultima partecipazione di Elgh alla corsa di durata francese. Poco dopo, il pilota svedese annuncia il proprio ritiro dal mondo delle competizioni sportive.

Nel 1997, il pilota svedese fonda la Squadra “Elgh Motosport”. La prima Stagione di competizioni ufficiali avviene l’anno seguente: il pilota Carl Rosenblad compete nella serie STCC (Swedish Touring Car Championship) ottenendo diversi piazzamenti a podio. Dal 1998 al 2001 la Squadra fa parte del Team ufficiale Nissan. Due anni dopo, Carl Rosenblad e Tommy Rustad trionfano nella serie iridata. Thomas Nyström si unisce con successo alla Squadra nel 2001. I successi e le affermazioni della Squadra si susseguono dalla Stagione 2000 sino all’annata 2004.

Un altro straordinario successo di Elgh viene ottenuto nel Campionato britannico di Formula Ford, con il lancio delle carriere e le affermazioni di giovani piloti svedesi come Alexander Storckenfeldt, Fredrik Heinsjö, Stefan Söderberg e Sebastian Hoentahl. Trionfi e affermazioni proseguiti anche nel Mondo delle due ruote nel Campionato svedese Super Sport 600cc grazie al supporto della Casa giapponese Yamaha.

Nel 2005 il Team “Elgh Motosport” compie il proprio ingresso nella disciplina del Motocross svedese. Nel ruolo di Team Manager e consulente di piloti, ha seguito la Carriera motociclistica del figlio Alexander Elgh nelle Categorie minori motociclistiche.

Attualmente, Eje Elgh si occupa della direzione e gestione del Team “Elgh Motosport” nel ruolo di Presidente. Durante le trasferte extraeuropee del Campionato del Mondo di Formula 1, lo svedese riveste il ruolo di commentatore televisivo per la televisione svedese.