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Biografie

di Mattia Albera

Oggi morì Ayrton Senna

Jonathan Palmer

Tester

Nato a Londra (Gran Bretagna) il 7 novembre 1956

Jonathan Charles Palmer, giovane inglese con la passione per il Mondo dell’Automobilismo, nasce a Londra il 7 novembre 1956. Figlio di un dottore, da ragazzo, viene educato al Brighton College. Dopo aver completato gli studi di Medicina al Guy’s Medical Hospital School, si qualifica come medico professionale e lavora in due ospedali londinesi. Poco dopo sceglie di abbandonare completamente la sua specializzazione per dedicarsi totalmente alla sua passione principale: l’Automobilismo Sportivo. A diciannove anni frequenta il corso di pilotaggio della scuola di Brands Hatch. Inizia a gareggiare alla guida di Austin-Healey e Marcos GT, ottenendo buoni risultati con 27 successi e la vittoria di classe del Campionato Barc 1977, malgrado la mancanza di soldi.

Nel 1981 Jonathan Palmer partecipa al Campionato inglese di Formula Ford 1600, mettendosi in luce al volante di una Van Diemen. All’inizio degli Anni Ottanta, il Campionato inglese di Formula 3 era patrocinato dalla Multinazionale del Tabacco Marlboro, e i primi tre classificati ricevettero come premio una Prova senza impegno al volante di una monoposto del Team di Woking. Nel 1982 Jonathan Palmer viene invitato, insieme al brasiliano Raul Boesel e al belga Thierry Tassin, a partecipare ad una Sessione di Test organizzata dal Team Marlboro McLaren. Il pilota inglese porta in pista il modello McLaren-Ford Mp4/1 sul circuito di Silverstone, ben figurando agli occhi dei dirigenti del Team britannico.

Nel 1983 Palmer corre e vince il Campionato Europeo di Formula 2 con la Squadra Ralt-Honda ottenendo numerose vittorie a Hockenheim, Donington, Misano, Zolder, Pergusa e Mugello. Disputa anche alcune gare nel Campionato Endurance, cogliendo due terzi posti al Nürburgring e al Mugello. In virtù di questi eccezionali risultati nelle categorie minori, arriva la chiamata della Scuderia britannica Williams per disputare una gara in sostituzione del pilota francese Jacques Laffite.

Jonathan Palmer debutta in Formula 1 al Gran Premio d’Europa 1983, disputato sul circuito di Brands Hatch, al volante della monoposto Williams-Ford FW08C. Dopo essersi qualificato nelle retrovie dello schieramento di partenza (25° posizione) termina la gara al tredicesimo posto, staccato di 2 giri dal vincitore Nelson Piquet (Brabham-BMW).

Nel 1984 il pilota inglese viene ingaggiato dalla Scuderia RAM (Squadra con la quale ha corso e vinto il Campionato Europeo di Formula 2) per disputare l’intero Campionato in Formula 1. La monoposto, la RAM-Hart 01, è al suo debutto ufficiale in Formula 1. È costruita principalmente per puntare sull’affidabilità. Proprio questo si rivela il punto debole di questo neonato progetto. La prima annata completa di Palmer in Formula 1 è a corrente alterna. Nella prima parte di Campionato la monoposto si comporta abbastanza bene, ma nella seconda parte di Campionato lamenta cedimenti meccanici continui. Migliori soddisfazioni vengono dall’Endurance, dove Palmer, in coppia con Lammers, vince al volante della Porsche a Brands Hatch, terminando al sesto posto nella graduatoria generale.

L’anno successivo Palmer viene ingaggiato dalla Scuderia polacca Zakspeed con la quale firma un contratto biennale. Il pilota inglese, al volante della Zakspeed 861, viene relegato a pilota di fondo griglia con una monoposto giovane e acerba. Il suo miglior risultato in gara è l’ottavo posto conquistato nel Gran Premio degli Stati Uniti 1986, disputato sul circuito cittadino di Detroit. Palmer guadagnò presto una reputazione di pilota fresco, meticoloso, ordinato e preciso. Alla guida della Porsche, è secondo alla 24 Ore di Le Mans edizione 1985.

Nel 1987 Jonathan Palmer si lega alla Scuderia inglese Tyrrell. Il sodalizio con il Team del “Boscaiolo” durerà tre anni. La monoposto, fornita con il classico e intramontabile Ford-Cosworth V8 aspirato, non è certamente una vettura che può aspirare al primato. Anzi, le sue prestazioni in gara sono nettamente surclassate dalle monoposto fornite con motori turbo e il budget della Scuderia è senza dubbio limitato. Ma la monoposto si rivela veloce tantoché, nel 1987, la Squadra Tyrrell vince il primo “Trofeo Colin Chapman” assegnato dalla FIA alle monoposto aspirate. Palmer si aggiudica il “Trofeo Jim Clark” come miglior pilota tra le monoposto aspirate e conferma le doti e le qualità che erano emerse in Formula 3 e in Formula 2 (offuscate nei suoi primi anni in Formula 1) e si piazza tre volte in zona punti. Conquista due quinti posti (Monaco, Germania) e un clamoroso quarto posto finale nell’ultima gara della Stagione, il Gran Premio d’Australia ad Adelaide.

L’anno successivo la Tyrrell è in carenza di fondi per la Stagione di Formula 1 1988. La monoposto si rivela meno competitiva del modello precedente. Nonostante ciò, Palmer continua a sfruttare le preziose occasioni che gli vengono offerte in gara e si piazza in zona punti in tre gare (Monaco, Canada, Stati Uniti), dimostrando una sorprendente abilità sui circuiti cittadini, piste adatte alle caratteristiche delle monoposto aspirate.

Nel 1989 Palmer disputa il suo ultimo anno con la Tyrrell prima di dover lasciar posto ai due nuovi piloti: il pilota francese Jean Alesi e il pilota giapponese Satoru Nakajima, pupillo della Casa giapponese Honda. Il regolare pilota inglese conquista due punti iridati in due occasioni (San Marino e Portogallo).

A fine Stagione deve lasciare obbligatoriamente la Tyrrell dopo un confronto scomodo con Alesi e Jonathan cerca un nuovo volante in una nuova Squadra di Formula 1. Rimane a piedi per la Stagione 1990 ma, grazie alle sue straordinarie doti di pilota veloce e collaudatore esperto viene ingaggiato dalla Squadra inglese McLaren (in sostituzione del pilota italiano Emanuele Pirro) per svolgere i collaudi in pista delle monoposto titolari del pilota brasiliano Ayrton Senna, prima guida del Team, e del pilota austriaco Gerhard Berger, seconda guida del Team. A Senna, in lite con il Presidente della FIA Jean-Marie Baleste, viene impedito di partecipare al Campionato di Formula 1 1990. In risposta a ciò, la Squadra McLaren iscrive ufficialmente Berger e Palmer al volante delle McLaren. Ma il sogno per Palmer dura poco. Giusto il tempo di costringere Senna a telefonare a Balestre e confermare le proprie scuse a voce. Nel 1990 Palmer porta in pista la McLaren-Honda Mp4/5B fornita con un 10 cilindri della Casa Giapponese. L’anno successivo è la volta della nuova McLaren-Honda Mp4/6 fornita con un 12 cilindri della Casa Giapponese. A metà Stagione, il ruolo di Palmer si rivela fondamentale per il successo della Squadra di Woking grazie all’impiego in pista del nuovo cambio semiautomatico.

Al termine del suo contratto come collaudatore alla McLaren, Jonathan Palmer abbandona definitivamente la Formula 1 proseguendo il suo impegno in Gruppo C. Nel 1993 viene chiamato dalla rete televisiva britannica BBC al commento delle gare di Formula 1 accanto a Murray Walker in sostituzione di James Hunt, deceduto in seguito a un attacco cardiaco. Quattro anni più tardi, il pilota britannico è stato commentatore televisivo alla rete ITV. Negli anni recenti, ha fondato la Formula Palmer Audi, una categoria addestrativa specializzata nella formazione dei giovani piloti sui tracciati di Brands Hatch, Snetterton, Cadwell Park, Oulton Park e Bedford Autodrome. Palmer è entrato nel mondo negli affari in veste di Team Manager di piloti, tra cui figura il pilota britannico Justin Wilson.

LA CARRIERA IN FORMULA 1

Debutto: Gran Premio d’Europa 1983 (Brands Hatch) su Williams-Ford FW08C

Ultima gara: Gran Premio d’Australia 1989 (Adelaide) su Tyrrell-Ford 018

 
GP disputati  83 Stagioni  7
Pole Position   Giri Più Veloci  1
Punti  15    

Piazzamenti a punti

          1   4   3       

CAMPIONATO DEL MONDO DI F.1

Anno

Team GP PP GPV Vittorie Posizione finale

Punti

 1983 

 Williams-Ford FW08C  1      

  

  

 1984 

 RAM-Hart 01-02  14      

  

  

 1985 

 Zakspeed 841  7      

  

  

 1986 

 Zakspeed 861  16      

  

  

 1987 

 Tyrrell-Ford 016  16      

 11° 

 7 

 1988 

 Tyrrell-Ford 017  14      

 14° 

 5 

 1989 

 Tyrrell-Ford 017B/018  15    1  

 25° 

 2 

* Fuori dalla parentesi i punti ritenuti validi ai fini iridati

 

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