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Biografie

di Mattia Albera

Oggi morì Ayrton Senna

Jenson Button

McLaren/Autosport/BRDC

Nato a Frome (Gran Bretagna) il 19 gennaio 1980

Jenson Alexander Button nasce a Frome, in Gran Bretagna, il 19 gennaio 1980. Il padre è stato un grande Campione di Rallycross negli anni Settanta, ma il piccolo Jenson viene messo per la prima volta su un Kart appena è abbastanza grande da arrivare ai pedali. Jenson non è figlio unico in Casa Button: con lui ci sono addirittura tre sorelle. Il nome gli è stato dato dalla madre Simone e dal padre John che, quando era giovane, conosceva un ragazzo che correva con lui e si chiamava Erling Jenson.

Button milita nel Super Prix Kart nel 1989, dove risulta subito primatista assoluto. Dopo aver collezionato alcuni importanti Titoli in Kart (Junior KTM, Senior ICA, per citarne alcuni), Jenson partecipa alla Coppa del Mondo Kart e al Campionato Kart americano, dove risulta terzo in entrambe le competizioni. I successi di Button nel Kart raggiungono il culmine con la vittoria nel Campionato Europeo in Categoria SuperA nel 1997. Al termine della Stagione, Button è vincitore dell’Ayrton Senna Memorial Cup sulla pista di Suzuka in Giappone. La prima vettura stradale di Jenson è stata una Vauxall Cavalier blu, duemila cavalli di iniezione. Aveva delle ruote grosse, delle sospensioni dure e uno stereo terribile: un vero gioiello su cui Jenson si è divertito parecchio!

Le auto vengono subito dopo, con una prima Stagione straordinaria in Formula Ford 1600 nel 1998, in cui Jenson vince non solo il Campionato Britannico, ma anche il prestigioso Ford Festival sul circuito di Brands Hatch. Nel 1998 Button è vincitore del prestigioso Premio McLaren/Autosport come giovane pilota dell’anno. La Formula 3 giunge successivamente, con una Pole Position nella prima corsa, a dimostrazione del fatto che Jenson è più che pronto per la sfida. La ghirlanda del vincitore lo incorona tre volte e Button conquista il terzo posto nel Campionato Inglese di Formula 3, dove si pensava che sarebbe rimasto per un’altra Stagione per migliorare il suo stile.

Nell’inverno 1999/2000, Jenson Button viene ingaggiato dal Team West McLaren-Mercedes per svolgere una Sessione di Test sul circuito di Silverstone al volante del modello McLaren-Mercedes Mp4/14 affidata ai piloti titolari: il finlandese Mika Hakkinen (Campione del Mondo in carica) e lo scozzese David Coulthard. Il Test svolto il 12 novembre produce un esito positivo e Proprietario del Team di Woking, Ron Dennis, propone una bozza di contratto a lungo termine al pilota britannico. Nello stesso periodo, Button compie una seconda quanto positiva Sessione di prove a Barcellona il 17 dicembre presso il Team “Prost Grand Prix” al volante del modello Prost-Peugeot AP02. Il quattro volte Campione del Mondo di Formula 1, il francese Alain Prost, lo corteggia a lungo proponendo un contratto come pilota collaudatore nella Stagione 2000 con un posto sicuro come pilota per l’anno successivo.

Quando a metà Stagione 1999 si è visto che il pilota bolognese Alessandro Zanardi non avrebbe conservato il posto all’interno della Squadra Williams, Button viene selezionato per rilevare il suo posto in Formula 1. Il giovane Jenson appare molto veloce nel confronto in pista con il brasiliano Bruno Junqueira per il posto di secondo pilota presso il Team di Grove. Anche se Junqueira risulta tecnicamente superiore, la Squadra sceglie inaspettatamente Jenson. Il contratto annuale tra Button e il Team BMW-Williams viene firmato il 24 gennaio. La carta è a lungo termine, con un opzione fino all’estate 2004.

Piccolo genio o pilota del futuro? Questa è la domanda che gli addetti ai lavori si pongono mentre Button si preparava calcare con successo le scene della Formula 1. Anche se ha solo 20 anni, Jenson non è il più giovane tra i piloti che hanno partecipato ai Gran Premi. Occupa anzi solo il quinto posto in questa Classifica, ma nessuno ci è arrivato così in fretta come lui. Button è il più giovane pilota inglese della Storia della Formula 1. Infatti, in soli due anni è passato dal Kart alla Formula 1.Chi se ne intende dice che è il migliore dopo il leggendario Asso brasiliano Ayrton Senna da Silva. L’esordio con il Team Williams è parimenti un evento positivo, perché la Squadra cerca di farsi nuovamente strada verso la vetta con l’assistenza tecnica della Casa motoristica tedesca BMW. Questo connubio offre a Jenson la dimensione necessaria per poter acquisire esperienza senza essere sottoposto a pressioni troppo forti. Jenson ha dovuto imparare come si possa ottenere il meglio sia dall’auto che dalla tecnologia, come avere la padronanza di tutte le piste e come reggere alla pressione esercitata dai mass-media e dagli Sponsor. I più prudenti dicono che Jenson potrebbe cercare di fare troppo e troppo in fretta, ma c’era un vuoto da colmare e lui ha accettato la sfida. In fondo, correre è proprio questo!

Jenson Button fa registrare il suo debutto nel Mondo della Formula 1 al Gran Premio d’Australia 2000, disputato sul circuito stradale di Melbourne, al volante del modello Williams-BMW FW20. Il pilota britannico viene affiancato dal giovane pilota tedesco Ralf Schumacher, fratello del celebre Michael. Dopo una deludente Sessione di Qualifiche, dove è protagonista di un brutto incidente in Prova, Button si piazza al 20° posto in Griglia di Partenza. In gara Button è costretto al ritiro al 46° passaggio per un problema al motore quando stava fiutando il sesto posto. In Brasile, alla sua seconda corsa in Carriera, Button conquista un buon settimo posto che si tramuta in sesto in seguito alla squalifica di Coulthard (McLaren-Mercedes Mp4/15), per un’irregolarità all’alettone anteriore della sua vettura: si tratta del suo primo punto in Formula 1. Due settimane dopo, sul circuito di Imola, Button è costretto al ritiro al quinto passaggio per un problema al motore BMW V10 della sua monoposto. A Silverstone, in Gran Bretagna, Jenson è protagonista di un buon week-end, dove conquista il sesto posto in Griglia di Partenza in Qualifica. In corsa, Button gareggia in maniera esemplare sotto la pioggia, andando ad artigliare il quinto posto e due punti iridati, dietro al compagno di Squadra Schumacher. Punti che diventano cinque in seguito al quinto posto ottenuto da Button nel Gran Premio d’Austria a Spielberg. La perla della Stagione 2000 è costituita dalla fantastica prestazione ottenuta in Germania a Hockenheim, dove un ottimo Jenson porta la sua monoposto sino al quarto posto al traguardo, solamente dietro al vincitore Rubens Barrichello (Ferrari F1-2000) e alla coppia McLaren-Mercedes composta da Hakkinen e Coulthard. L’annata si chiude in maniera esemplare con altri due quinti posti in Belgio (Spa-Fracorchamps) e Giappone (Suzuka), due piste tecniche e difficili per i piloti debuttanti. Ma il secondo volante alla Williams viene affidato al giovane e promettente pilota colombiano Juan-Pablo Montoya. L’annuncio viene dato il 1 giugno 2000, mentre il 17 agosto dello stesso anno Button annuncia il suo passaggio al Team Benetton nella Stagione 2001. deve In Classifica Finale Piloti, Jenson Button si classifica all’ottavo posto finale con 12 punti all’attivo. Jenson lascia la Williams, Squadra che lo ha lanciato in Formula 1, con la promessa di ritornare a guidare un giorno per il Team di Grove.

Il 12 febbraio 2001 viene presentata a Venezia, in Italia, la nuova formazione della Squadra Benetton per la nuova Stagione di Formula 1. Button entra in Squadra a fianco del pilota romano Giancarlo Fisichella. L’anno si rivela duro e difficile per il giovane pilota inglese. Al volante del deludente modello Benetton-Renault B201, Button soffre sin da subito il confronto con il più esperto compagno di Squadra e non riesce a trarre il meglio dalla sua monoposto e dalla Squadra. In Brasile, Montoya si dimostra subito una Superstar alla Williams. Fisichella conclude la gara in sesta posizione davanti a Button, decimo e doppiato di ben sette giri. Il fondo viene raggiungo al Nürburgring, dove il pilota inglese si qualifica in 20° posizione nelle retrovie. Gli unici due punti sono conquistati in Germania, sulla pista di Hockenheim, in una gara segnata da parecchi ritiri. Durante la Stagione 2001, Button viene superato in Qualifica da Fisichella in 13 su 17 gare disputate. È stato l’anno più devastante della sua Carriera in Formula 1. A fine Stagione trapela la notizia della rottura con il suo Manager composto da David Robertson e Harald Huysman. Il suo nuovo Manager è John Byfield della “Essentially Sport”. Nel dicembre 2001, viene pubblicato il libro di Button “Sulle montagne russe della Formula 1” che narra i ricordi del pilota inglese dei primi due anni di militanza nel grande Circus.

Nel 2002 prosegue il contratto biennale tra Button e la Scuderia Renault, nata dalle ceneri della vecchia Benetton. A Imola, nel Gran Premio di San Marino, Button conclude al quinto posto, descrivendo la corsa come la migliore gara disputata sinora. Il pilota britannico conquista otto punti in Classifica contro zero del nuovo compagno di Squadra, l’abruzzese Jarno Trulli, dopo le prime quattro gare. Button conquista due quarti posti in Malesia e Brasile aggiungendo il quinto posto a San Marino. Il 20 luglio la Renault annuncia il pilota spagnolo Fernando Alonso come sostituito di Button per la Stagione 2003. Dal canto suo, alla vigilia del Gran Premio di Francia a Magny Cours, Button riceve le proposte da parte dei Team Sauber, Toyota, Jaguar e BAR. Nel frattempo, il 22 luglio, il Team Boss della Squadra americana David Richards annuncia il passaggio di Button alla Squadra BAR per l’anno successivo. L’annata di Button prosegue con due quinti posti in Europa (Nürburgring) e Italia (Monza) e due sesti posti in Francia (Magny-Cours) e Giappone (Suzuka). In Classifica Generale, Button termina al settimo posto con 14 punti all’attivo.

L’anno successivo Button approda al Team BAR (British American Racing) affiancato dal pilota canadese Jacques Villeneuve, figlio del compianto Gilles e Campione del Mondo di Formula 1 1997 al volante della Williams-Renault FW19. I rapporti tra i due non sono subito dei migliori. In Australia, prima prova della Stagione 2003, la gara di Button è rovinata dopo essere rimasto dietro a Villeneuve nella pit-lane per un problema alla radio di Jacques. Jenson è furioso. In Brasile Botton viene notato dai giornalisti mentre chiacchera con Villeneuve a cena. L’atmosfera all’interno del Team è migliorata, così come il rapporto tra i due compagni di Squadra. Sul circuito di Montecarlo, Button è protagonista di uno spettacolare incidente alla nuova chicane del porto nel corso della seconda sessione di Prove Libere del sabato. La vettura è completamente distrutta. L’incidente ricorda un po’ quello del pilota austriaco Karl Wendlinger (Sauber-Mercedes) avvenuto sempre nella stessa chicane nell’Edizione 1994. Button è costretto a saltare il Gran Premio di Monaco su imposizione dei medici. La Stagione 2003 di Button è positiva, al contrario di quella di Villeneuve: il pilota inglese si aggiudica un settimo posto in Malesia, seguito da un ottavo posto a San Marino, un quarto posto in Austria, una settima piazza in Europa e due ottavi posti in Gran Bretagna e Germania. Nel Gran Premio degli Stati Uniti a Indianapolis, Button è al comando di una gara per la prima volta in Carriera, prima di ritirarsi per la rottura del motore V10 Honda, che lo prima del primo potenziale podio. In Giappone, Jenson diventa il leader in Squadra dopo l’improvviso licenziamento di Villeneuve da parte dei vertici della Squadra americana. Il suo nuovo compagno di Squadra diventa il pilota giapponese Takuma Sato. A Suzuka, Button disputa una corsa eccellente risalendo dall’ottava alla quarta posizione davanti a Sato. In Classifica Generale Piloti, Button si piazza al nono posto (a parimerito con l’australiano Mark Webber) con 17 punti complessivi conquistati nel Mondiale.

La coppia Button-Sato viene riconfermata per la successiva Stagione 2004 di Formula 1. Il Team BAR è in via di ristrutturazione e in magistrale crescita. Il 1 febbraio 2004 viene presentata a Barcellona, in Spagna, la nuova BAR-Honda 006. Si tratta di una monoposto finalmente competitiva. Il Team è fiducioso di lottare per le prime tre posizioni dopo gli ottimi risultati ottenuti nel corso dei Test invernali. In Malesia, sul moderno circuito di Sepang, Button ottiene finalmente il primo podio in Carriera, concludendo al terzo posto dietro alle due Ferrari F2004 di Schumacher e Barrichello. Il podio di Sepang non si rivela un fuoco di paglia: infatti in Bahrain, sul circuito di Shaker, Button replica ancora una volta il terzo posto. Un mese dopo, sul circuito di Imola, un brillante giro nella seconda Sessione di Qualifica gli permette di ottenere la prima Pole Position della sua Carriera in Formula 1. In gara Button scatta al comando, ma la tattica della Scuderia Ferrari permette al pilota tedesco Michael Schumacher di sopravanzarlo durante i pit-stop. Nonostante tutto, Button termina il Gran Premio di San Marino in seconda posizione: un eccellente risultato! A Hockenheim, la gara di Button è tutta in salita dalla 13° posizione sullo schieramento di partenza al secondo posto finale. Avrebbe potuto vincere se, a seguito della sostituzione del propulsore Honda V10, non gli fosse stata inflitta la penalità di 10 posizioni in Griglia di Partenza. Il 5 agosto 2004 il Team Williams annuncia il ritorno di Button per il biennio 2005/06. Ma il Team BAR annuncia a sua volta che Button è sotto contratto per la Stagione 2005 e la Squadra intende pertanto rispettare il contratto. Scoppia lo scandalo “Button-gate”. Il 10 ottobre 2004, in Giappone, Jenson conclude matematicamente al terzo posto nel Campionato Piloti, mentre la Scuderia BAR consolida il secondo posto nel Campionato Costruttori. Jenson porta a casa 10 podi ottenuti in Malesia, Bahrain, San Marino, Monaco, Europa, Canada, Germania, Italia, Cina e Giappone. Dieci giorni dopo, a Milano, il Comitato del Riconoscimento dei Contratti (CRB) si pronuncia in favore della BAR. Il pilota britannico mostra segni di pentimento, e dichiara di essere l’unico responsabile della situazione che si è venuta a creare in seguito allo scandalo.

Nella Stagione 2005, Jenson Button prolunga la sua permanenza presso il Team BAR sempre affiancato dal leale compagno di Squadra Takuma Sato. Il 16 gennaio 2005 viene presentata a Barcellona (Spagna) la nuova BAR-Honda 007. La Squadra non può provare sul tracciato a causa del nuovo manto stradale inguidabile. Una settimana dopo, a Valencia, vengono riscontrati problemi di meccanica e di motore sulle vetture, oltre che a una generale mancanza di ritmo in pista. Nell’inverno 2004/05 arriva la rottura tra Jenson e la sua fidanzata Louise Griffiths dopo cinque anni di fidanzamento. In Australia la Stagione 2005 si apre con una Squadra BAR non al top delle performance. Entrambe le monoposto navigano in posizioni di centro classifica, e le vetture vengono ritirate pochi giri prima del termine della corsa, per poter sostituire i motori per la successiva corsa. Ma la tattica viene scoperta e la BAR viene impossibilitata a cambiare i propulsori. In Malesia, le vetture di Jenson Button e Anthony Davidson (che ha sostituito temporaneamente Sato malato) rompono i propulsori nel corso del primo giro. Jenson è furioso. In Bahrain arriva per Button il terzo ritiro consecutivo, questa volta per problemi alla frizione sulla sua monoposto. La situazione è nera. Il fondo viene raggiunto a Imola, dove Jenson si qualifica al terzo posto e in gara arriva il primo incoraggiante podio (terzo posto). Ma i delegati tecnici della FIA sospettano che la macchina possa essere irregolare. La Federazione Internazionale dell’Automobile ritiene che la BAR abbia corso sottopeso a Imola, grazie a un serbatoio supplementare della benzina nascosto, cercando di camuffare il fatto. La vicenda finisce davanti alla Corte d’Appello della FIA. Il 25 aprile viene emessa la sentenza definitiva: il Team BAR viene squalificato per due gare (Spagna e Monaco). A Monaco avviene lo stupefacente debutto come commentatore televisivo alla TV inglese di Button. Jenson prosegue la lavorazione della rivista “F1-Racing” come ospite speciale ed è impegnato in attività di PR con gli Sponsor. Al Nürburgring, nel Gran Premio d’Europa, la BAR prevede un rientro trionfale dopo una serie di Test incoraggianti, ma Button si qualifica tredicesimo e chiude la gara al decimo posto. La monoposto mostra una preoccupante mancanza di ritmo in gara. Subito dopo arriva la delusione di Montréal: in Canada, Button lotta con Schumacher per la conquista della terza posizione ma va a sbattere contro il muretto dell’ultima chicane della pista. A Silverstone Jenson è accolto in un tripudio di bandiere dell’”Union Jack” e i tifosi britannici sono lì per tifare tutti per lui. Button ricambia l’affetto dei tifosi conquistando un buon secondo posto in Griglia di Partenza, tramutatosi in un quinto posto in gara. Voci di Mercato Piloti dicono che Button resterà alla BAR almeno per un altro anno vista la preoccupante crisi tecnica e sportiva in cui è incorsa la Squadra Williams. Le quote del pilota britannico si sollevano con un ottimo terzo posto in Germania (Hockenheim), a cui seguono due quinti posti in Ungheria e Turchia. Button compie una bella corsa a Spa-Francorchamps: nel Gran Premio del Belgio 2005, Jenson domina la sua monoposto in condizioni climatiche incerte, portandola alla conquista di un altro terzo posto finale. Gli ultimi risultati utili della Stagione 2005 vengono colti in Giappone (quinto posto) e in Cina (sesta piazza). Nella Classifica Piloti, Button si piazza al nono posto finale con 37 punti all’attivo.

Jenson Button raggiunge un accordo con il Team Honda, nato dalle ceneri della vecchia Squadra BAR, per la Stagione 2006 in Formula 1. Il pilota britannico fa coppia con il veterano brasiliano Rubens Barrichello, pilota ufficiale della Scuderia Ferrari dal 2000 al 2005. L’annata si apre sotto i migliori auspici: nei Test invernali, la nuova Honda RA106 si dimostra davvero competitiva nel corso dei Test invernali in Spagna. In Bahrain, gara inaugurale della Stagione 2006, Button si piazza al quarto posto finale dietro ad Alonso, Schumacher e Raikkonen. A Sepang, il pilota britannico conquista il terzo gradino del podio dietro alla coppia Renault Fisichella-Alonso, vincitori della corsa.

Nel Gran Premio d’Australia 2006, Jenson Button conquista la prima Pole Position stagionale. In gara Button resta al comando per soli tre giri, poi viene sorpassato da Alonso e lotta con Raikkonen e Montoya. La corsa si conclude con una spettacolare esplosione di motore sul traguardo dell’ultimo giro di gara. Gli arrivi a punti proseguono a San Marino (settimo) e in Spagna (sesto), ma continui cedimenti al propulsore limitano le sue prestazioni. Disastrosa la gara di casa a Silverstone, nel Gran Premio di Gran Bretagna, dove appare ormai chiara la crisi Honda dopo le ottime premesse invernali. Solamente in Germania, undicesima prova della Stagione, Button riesce a tornare in zona punti. Il confronto diretto tra Button e Barrichello è nettamente favorevole al pilota britannico.

L’8 agosto 2006 si corre il Gran Premio d’Ungheria sul circuito di Budapest. Nel corso delle prove libere Alonso e Schumacher, rivali diretti nella corsa al Titolo Mondiale 2006, sono penalizzati in seguito ad azioni scorrette in pista. Jenson compie un ottima Qualifica ma viene retrocesso di dieci posizioni per la sostituzione del propulsore Honda. La gara avviene sotto una pioggia torrenziale: Raikkonen scatta al comando, sembra destinato ad una facile vittoria finché non compie un incidente con il doppiato Liuzzi. Fisichella finisce in testacoda nella sabbia, Massa perde terreno nel cambio gomme, Alonso perde un bullone, Schumacher sbaglia strategia sul finale. È il giorno di Jenson Button, che prende il comando delle operazioni al 52° giro su 70 previsti. Non lo mollerà più neppure dopo i pit-stop, transitando sotto il traguardo e aggiudicandosi la sua prima vittoria in Formula 1, la prima del Team Honda dopo i successi negli anni Sessanta. Sul podio è festa grande per il giovane pilota inglese, che ha atteso questo momento da tanto tempo.

In Turchia, Button conclude al quarto posto dopo la splendida affermazione di Budapest. Ormai la monoposto ha conquistato una buona affidabilità e un ottimo livello di prestazioni. È l’inizio di una serie impressionante di piazzamenti a punti (quarto in Cina e Giappone, quinto in Italia) che culminano con un ottimo terzo posto nel Gran Premio del Brasile a Interlagos, ultima gara della Stagione 2006. Nella Classifica Finale Piloti, Jenson si colloca al 6° posto finale grazie a 56 punti complessivi.

La Stagione 2007 si rivela totalmente catastrofica per il Team Honda F1. La nuova vettura siglata Honda RA107 adotta una nuova livrea ecologica con la rappresentazione del globo sulla vettura tramite un’iniziativa promossa da Google Earth. Ma la nuova monoposto è carente sotto ogni aspetto: motore, telaio, aerodinamica, adattamento agli pneumatici Bridgestone, affidabilità globale…Jenson Button capisce subito che sarà una Stagione da dimenticare sin dai primi test invernali, quando la monoposto lamenta ogni sorta di problema. L’annata 2007 si chiude con un deludente 15° posto nella Classifica Piloti e 6 miseri punticini artigliati con grinta e coraggio. Il compagno di Squadra Rubens Barrichello non riesce a segnare nessun punto! Dopo una prima parte di Stagione catastrofica, arriva la salvezza con l’ottavo posto a Magny-Cours (Francia) grazie a una gara tattica e misurata. Monza porta un altro punto alla Honda, che sfrutta le piste veloci per rifarsi sugli avversari. Il pilota britannico compie il vero miracolo della Stagione nel Gran Premio della Cina a Shangai ottenendo il decimo posto in qualifica e un ottimo quinto posto in gara, anche grazie alle disavventure degli avversari. Ma Button 2007 fa parlare di sé sui giornali: in occasione del Gran Premio di Monaco si parla di un presunto flirt (prontamente smentito) con Beatrice di York, figlia del principe Andrea di York e di Sarah Ferguson. I tabloid inglesi riportano dichiarazioni di fuoco contro il nuovo astro nascente dell’Automobilismo britannico Lewis Hamilton, reo di aver rubato la scena in patria al povero Jenson! Per la prossima Stagione 2008, il Team Honda ha riconfermato Button e Barrichello, accogliendo sul ponte di comando della direzione tecnica Ross Brawn, “mago” delle Ferrari vincenti tra il 2000 e il 2004. Button ha dichiarato che la Stagione 2008 sarà molto difficile e molto probabilmente sarà il suo ultimo anno alla Honda se i risultati in pista non dovessero arrivare.

Attualmente, Jenson Button vive a Montecarlo e a Bicester (località vicino a Oxford) con i genitori. Il pilota britannico ha una folta schiera di ammiratrici. Jenson ama praticare l’atletica, ciclismo, sci e Sport acquatici. Oltre al Mondo dell’Automobilismo Sportivo, Button è un appassionato di rugby.

LA CARRIERA IN FORMULA 1

Debutto: Gran Premio d’Australia 2000 (Melbourne) su Williams-BMW FW22

Ultima gara: In attività

 
GP disputati  138 Stagioni  8
Pole Position  3 Giri Più Veloci  
Punti  229    

Piazzamenti a punti

 1   4   10   12   16   5   4   8 

CAMPIONATO DEL MONDO DI F.1

Anno

Team GP PP GPV Vittorie Posizione finale

Punti

 2000 

 Williams-BMW FW22  17      

 8° 

 12 

 2001 

 Benetton-Renault B201  17      

 17° 

 2 

 2002 

 Renault R202  17      

 7° 

 14 

 2003 

 BAR-Honda 005  16      

 9° 

 17 

 2004 

 BAR-Honda 006  18  1    

 3° 

 85 

 2005 

 BAR-Honda 007  19  1    

 9° 

 37 

 2006 

 Honda RA106  18  1    1

 6° 

 56 

 2007 

 Honda RA107  17      

 15° 

 6 

* Fuori dalla parentesi i punti ritenuti validi ai fini iridati

 

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