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Biografie

di Mattia Albera

Raul Boesel

Tester occasionale

Nato a Curitiba (Brasile) il 4 dicembre 1957.

Raul Mesquita Boesel (questo è il suo nome completo) nasce a Curitiba, in Brasile, il 4 dicembre 1957. Figlio di Jorny e Elizadea Mesquita Boesel, il giovane Raul cresce insieme al futuro pilota Mauricio Gugelmin. In gioventù, Raul scopre il proprio amore verso i cavalli partecipando a diverse competizioni di Ippica. Boesel ottiene grandi successi in Brasile e in Campionati Statali, guadagnandosi un’enorme fama. In seguito, Raul inizia ad interessarsi di Automobilismo Sportivo spinto dalla passione di alcuni amici verso le competizioni. Nel 1974 Boesel inizia a correre in Kart, conquistando l’anno successivo il primo Premio di “Campione di Kart” a Curitiba. Quattro anni più tardi, Boesel gareggia nei Kart nello Stato locale di Parana divenendo uno dei migliori piloti in circolazione. Nel 1979 il giovane pilota brasiliano si classifica al quarto posto nel Campionato Brasiliano di “Stock Car”, guadagnandosi il Titolo di “Rookie of The Year”, ovvero debuttante dell’anno.

Seguendo le orme dei grandi piloti brasiliani, nel 1980 Raul Boesel decide di trasferirsi in Europa sotto consiglio dell’Asso connazionale Emerson Fittipaldi, gareggiando in Formula Ford 1600 accanto a Roberto Moreno e Tommy Byrne. Sotto contratto con la Squadra “Van Diemen”, Boesel gareggia in maniera esemplare aggiudicandosi nove gare e classificandosi al secondo posto in Classifica Generale. Nel 1981 avviene il salto di qualità: Boesel passa al Campionato Inglese di Formula 3 sotto le insegne del “Murray Taylor Racing Team”, al volante di una Ralt RT3 Toyota. Il pilota brasiliano si rivela veloce e consistente, terminando l’80% delle gare disputate e aggiudicandosi tre vittorie (due a Silverstone e Oulton Park) e 12 podi complessivi. Con 80 punti all’attivo, Boesel si classifica al terzo posto finale dietro al secondo classificato Thierry Tassin (91 punti) e al nuovo Campione di Formula 3 Jonathan Palmer (126 punti iridati).

All’inizio degli Anni Ottanta, il Campionato inglese di Formula 3 era patrocinato dalla Multinazionale del Tabacco Marlboro, e i primi tre classificati ricevettero come premio una Prova senza impegno al volante di una monoposto del Team di Woking. Nel 1982 Raul Boesel viene invitato, insieme a Tassin e Palmer, a partecipare ad una Sessione di Test organizzata dal Team Marlboro McLaren. Il pilota brasiliano porta in pista il modello McLaren-Ford Mp4/1 sul circuito di Silverstone, ben figurando agli occhi dei dirigenti del Team McLaren.

Poco dopo, Boesel riceve un’inaspettata chiamata da parte di John MacDonald, Dirigente del neonato Team RAM, per disputare la sua prima Stagione nel Campionato del Mondo di Formula 1. La formazione ufficiale della Squadra viene composta dall’esperto pilota tedesco Jochen Mass e dal giovane ma promettente Raul Boesel. La monoposto è il modello March 821, una versione aggiornata della 811 disegnata da Adrian Reynard. I propulsori impiegati sono i leggendari Ford-Cosworth V8, mentre la fornitura di pneumatici da corsa viene affidata alla Pirelli.

Raul Boesel debutta in Formula 1 al Gran Premio del Sudafrica 1982, disputato sul circuito di Kyalami. Dopo una discreta Qualifica (21° posizione in Griglia di Partenza e davanti a Mass), in gara Boesel compie una corsa accorta e regolare classificandosi al 15° posto sul traguardo, a cinque giri dal vincitore. Il miglior risultato in gara di Boesel è l’ottavo posto ottenuto nel Gran Premio del Belgio a Zolder, una gara tristemente ricordata dagli appassionati per la grave tragedia in cui morì l’indimenticabile Asso canadese Gilles Villeneuve al volante della Ferrari. Nell’incidente di Villeneuve fu coinvolto il compagno di Squadra di Boesel, il veterano tedesco Jochen Mass. La crisi di sponsorizzazione sembra superata nella seconda gara, quando viene firmato un proficuo contratto di sponsorizzazione con la Multinazionale del Tabacco Rothmans. La monoposto non convince in fatto di prestazioni e affidabilità. Il contratto di fornitura dei pneumatici Pirelli viene interrotto a favore di una partnership con la Casa inglese produttrice di gomme Avons. In contemporanea, la Squadra soffre di una grave crisi finanziaria in seguito al forfait dichiarato dalla Rothmans dopo il Gran Premio di Monaco. Mass è protagonista di un grave incidente in Francia sul circuito di Paul Ricard e viene sostituito dal pilota inglese Rupert Keegan. Boesel manca ben quattro volte la Qualificazione e una volta la Pre-Qualificazione alla gara. Al termine della Stagione 1982, nonostante un’ultima prestazione convincente a Las Vegas, nel Parcheggio del Caesar’s Palace nel Gran Premio degli Stati Uniti, Boesel abbandona il Team March forte dell’appoggio del suo Sponsor principale “Café do Brasil”, che punta al trasferimento in una Squadra più forte. Parallelamente al suo impegno in Formula 1, il pilota di Cutiriba partecipa ad alcune prove del Campionato Mondiale di Sportscar, al volante di una Cupola-Ford Cosworth RC-82 in coppia con Eliseo Salazar e Chris Craft.

Nel 1983 Boesel passa alla Squadra francese “Gitanes Ligier”, rimasto ormai orfano del pilota transalpino Jacques Laffite, passato in forze al Team Williams. Accanto al pilota brasiliano arriva il veterano pilota francese Jean-Pierre Jarier. La nuovissima Ligier JS21, una monoposto stretta e affusolata con la caratteristica “a freccia”, è equipaggiata con motori Ford-Cosworth V8 e pneumatici Michelin. La Stagione 1983 si rivela disastrosa per il Team Ligier. Sia Boesel che Jarier non riescono a far progredire una monoposto lenta quanto inaffidabile. Il pilota di Cutiriba, tra i muretti di cemento e le strade di Long Beach, centra in gara un insperato settimo posto al traguardo nel Gran Premio degli USA West: si tratta del miglior risultato di Boesel nella sua Carriera in Formula 1. Boesel si qualifica sempre nelle retrovie del gruppo, e manca in due occasioni (Austria e Italia) la qualificazione alla gara. Durante l’annata, il pilota di Cutiriba giunge al traguardo in sei occasioni su tredici partecipazioni in gara.

Durante la Stagione 1983, Boesel partecipa alla “Race of Champions” (l’ultima corsa non incluso del Campionato del Mondo di Formula 1) sul circuito inglese di Brands Hatch, dove ottiene un buon quinto posto al traguardo dietro al vincitore, il pilota finlandese Keke Rosberg (Williams-Ford). Sul podio salgono anche l’americano Danny Sullivan (Tyrrell-Ford) e l’australiano Alan Jones (Arrows-Ford). In due anni di milizia in Formula 1, Raul Boesel raccoglie ben poco e sicuramente meno di quanto ci si aspettava. Non sorprendentemente, nessuna Squadra è interessata ad offrigli un contratto per la Stagione 1984: la sua Carriera in Formula 1 è ormai finita.

Ormai abbandonata la Formula 1, Raul inizia una nuova fase della sua vita e della sua Carriera. L’anno successivo, Boesel gareggia in maniera provvisoria nel Campionato sudamericano di Formula 2, ottenendo buoni risultati in pista. Nel 1985 il pilota brasiliano prende la via dell’America disputando il Campionato CART, presso la Squadra di Dick Simon. Sul leggendario catino di Indianapolis, Boesel risulta molto veloce in prova guadagnandosi a pieni voti il Titolo di “Rookie of the Year”. La partnership con Simon viene estesa per la Stagione seguente, al volante del modello Lola-Ford Cosworth T86/00, dove Boesel raccoglie 54 punti totali e due quinti posti a Michigan e Pocono come migliori risultati in gara.

Nel 1987 Boesel milita nel Campionato Mondiale Sportscar firmando un contratto con la Squadra Ufficiale Jaguar diretta dallo scozzese Tom Walkinshaw. Al volante della Jaguar XJR-8, il pilota brasiliano corre in Squadra con Eddie Cheever, John Nielsen, Jan Lammers, Martin Brundle e Johnny Dumfries. Durante la Stagione, Boesel ottiene ben cinque vittorie su otto corse (Jerez, Silverstone, Brands Hatch, Nürburgring e Spa-Francorchamps) e si aggiudica il Titolo Mondiale con 127 punti in Classifica Piloti. Si tratta del periodo di massimo splendore della lunga Carriera dell’Asso di Cutiriba. In contemporanea al suo impegno in Sportscar, Boesel sostituisce il pilota brasiliano Roberto Guerrero in due prove del Campionato CART, ottenendo otto punti al volante della Lola-Ford Cosworth 87C. Nel 1988 Boesel effettua il suo rientro in America presso il “Domino’s Pizza Team” facendo segnare 89 punti e terminando all’ottavo posto in Classifica Finale. La monoposto schierata dalla Squadra è una Lola-Ford Cosworth T88/00. Nella stessa Stagione, il pilota brasiliano coglie inoltre una straordinaria vittoria nella prestigiosa “24 Ore di Daytona” in coppia con Brundle e Nielsen al volante del modello Jaguar XJR-9.

L’anno seguente, Boesel prosegue il suo impegno di Formula CART prolungando la collaborazione con il “Domino’s Pizza Team”, che schiera la nuova Lola-Judd T89/00. Il consistente e regolare Raul ottiene ben 68 punti terminando all’undicesimo posto in Classifica Piloti. La perla dell’annata resta il terzo posto nella leggendaria 500 Miglia di Indianapolis, una posizione ereditata dal 198 passaggio di 200 in seguito al ritiro dell’Asso americano Al Unser Jr!

All’inizio della 1990, Raul si ritrova inaspettatamente senza un contratto per la prossima Stagione e rimane appiedato fuori dalle corse. Il pilota brasiliano viene chiamato dal Team “TrueSports” in sostituzione del pilota Scott Pruett (convalescente in seguito a un incidente). Nonostante una monoposto vecchia di un anno e poco aggiornata, Boesel non molla facendo segnare 42 punti terminando undicesimo nel Campionato CART. Intanto proseguono gli impegni di Raul con le macchine sportive: partecipa a tre prove della Serie IMSA al volante di una Dauer Porsche 962C in coppia con Al Unser Jr e Bobby Unser terminando 27° nella 24 Ore di Daytona, 21° a Miami (con Bob Wollek) e 14° a Sebring (con Hans-Joachim Stuck). Boesel partecipa a due gare del Campionato Sportscar, ma non ottiene grandi risultati in pista.

Nel 1991 Boesel ritorna a gareggiare a tempo pieno nella Serie IMSA, al volante della Jaguar del Team TWR. Dopo una vittoria a Miami, ottenuta in coppia con Davy Jones, Pruett e Derek Warwick, il pilota brasiliano non ottiene prestazioni degne del suo nome. Il pilota brasiliano partecipa alla 24 Ore di Le Mans con Jones e Ferte, portando a casa un ottimo secondo posto. A fine Stagione, Raul partecipa a una prova nel Campionato giapponese di Prototipi, al volante di un’Alpha Racing Porsche 962C sul circuito del Fuji, ma deve ritirarsi per un problema elettrico.

Tornato alla Indy-Car Series l’anno successivo, Boesel è nominato sostituto del pilota giapponese Hiro Matsushia, convalescente in seguito a un incidente, nel Team “Dick Simon Racing”. Il brasiliano ottiene come miglior risultato un secondo posto sul tracciato cittadino di Detroit, al volante di una vecchia Lola-Chevrolet T91/00. Boesel viene riconfermato per l’anno successivo grazie all’arrivo munifico di due importanti Sponsor come Duracell e Sadia. La Stagione 1993 risulta la migliore annata di Raul Boesel in Formula CART in America. Sebbene il pilota di Curitiba non si aggiudichi nessuna corsa, la sua costanza e il suo rendimento regolare gli permettono di incamerare punti preziosi in 15 delle 16 gare. Al volante della Lola-Ford Cosworth T93/00, Boesel ottiene la sua prima Pole Position nella Indy-Car sulla pista di Milwaukee e conduce per un breve tratto di corsa la 500 Miglia di Indianapolis, dove si classifica quinto al traguardo. A metà Stagione Boesel sembra rappresentare addirittura una minaccia per il leader della Classifica Mondiale, il pilota inglese Nigel Mansell. Al termine della Stagione 1993, Boesel conquista il Titolo di Vicecampione della Categoria grazie ai 132 punti conquistati in gara.

Nel 1994, la Squadra si presenta al via della nuova Stagione schierando la nuova Lola T94/00 equipaggiata con motori Chevrolet, ma le speranze per una sfida di Campionato per Boesel furono gelate dal dominio del Team Penske. Al termine dell’annata, il brasiliano si classifica al settimo posto finale con 90 punti (due in più di Mansell), ma ben distaccato dagli altri piloti. L’anno seguente Raul convince i suoi munifici Sponsor ad abbandonare Dick Simon in favore del Team “Rahal-Hogan”, ma non senza una lotta. Simon non intende arrenderci e trascina la questione in Tribunale, accusando Boesel di aver deliberatamente gareggiato in maniera lenta nella Stagione 1994. Un’altra annata sfortunata al di sotto dei suoi standard vede Boesel guadagnare solamente 48 punti scivolando al quindicesimo posto in Classifica Piloti. Al volante della Lola-Mercedes T95/00, il miglior risultato di Boesel in gara è un quinto posto a Portland.

Nel 1996 viene offerta a Boesel un’interessante offerta per correre presso il Team Green in sostituzione del Campione del Mondo in carica Jacques Villeneuve, trasferitosi in Europa per gareggiare in Formula 1. Il pilota brasiliano, grazie all’appoggio incondizionato dello sponsor Brahma, riesce ad ambire a questo importante sedile. Ma la Stagione si rivela disastrosa: la monoposto, la Reyanrd-Ford Cosworth 961, è veloce ma decisamente inaffidabile, e consente a Boesel di guadagnare solamente 17 punti che non lo portano oltre al 22° posto in Classifica Piloti. Nel frattempo, Raul ritorna a gareggiare nelle gare di equitazione, e durante l’annata partecipa alla Coppa del Mondo CSI.

L’anno seguente Boesel e Brahma si trasferiscono alla Squadra Patrick Racing. Nonostante un cambio molto tardo da un telaio Lola a un Reynard 971 motorizzato Ford-Cosworth, l’annata è positiva. Boesel centra la seconda Pole Position in Carriera a Saint Louis mentre il suo miglior risultato in gara è un terzo posto a Portland. In Classifica Finale, il pilota di Cutiriba si classifica al decimo posto con 91 punti all’attivo. La migliore prova dell’anno è sicuramente la grande corsa a Indianapolis, dove la vittoria finale gli sfugge per un soffio. Dobbiamo considerare, però, che la 500 Miglia di Indianapolis non è inclusa nel Calendario CART ma nella Categoria rivale Indy Racing League Series.

Nel 1998 Raul Boesel passa al neonato Campionato IRL abbandonando la Formula CART, firmando un contratto con il “McCormack Motorsport Transworld Team”. La scelta si rivela però sbagliata: il pilota brasiliano incamera sì ben 132 punti, ma è costretto ad accontentarsi di piazzamenti secondari al volante della G Force Oldsmobile Aurora. Sfortunata è la sua partecipazione alla 500 Miglia di Indianapolis, dove Boesel si qualifica in 30° terminando la gara in 19° posizione, ben lontano di 36 giri dal vincitore Eddie Cheever. Durante la Stagione, Boesel partecipa al Campionato GTS di IMSA nella Classe GT1. Alla guida di una Panoz GTR-1 Ford-Cosworth, si classifica al quarto posto in Classifica Piloti con 84 punti, gareggiando a fianco di Pruett, Eric Bernard, Andy Wallace e Doc Bundy. I suoi migliori risultati sono un secondo posto a Lime Rock e tre quarti posti a Mid-Ohio, Mosport e Watkins Glen.

L’annata 1999 vede Boesel partecipare ai Campionati CART e IRL. All’inizio della Stagione, quando Paul Tracy viene sospeso per una corsa per trasgressioni commesse l’anno precedente, tocca a Raul sostituirlo al Team “Kool Green” al volante della Reynard-Honda 991, ma la sua gara a Homestead termina presto. Verso la fine dell’anno, Boesel torna nel Campionato CART presso l’All American Racing Team con la deludente Eagle-Toyota 997, con la quale si classifica dodicesimo a Chicago. Nella Categoria IRL, il brasiliano si accorda con il Team “McCormack Motorsports”, passando in seguito alla Squadra “Brant Racing” senza ottenere risultati degni di nota, eccetto una discreta prestazione a Indianapolis.

L’obiettivo principale della Stagione 2000 resta ancora una volta Indianapolis: ormai giunto al tramonto della sua lunga Carriera, Boesel si congiunge con il Team “Treadway Racing” grazie all’appoggio dello sponsor Epson. La prova si rivela deludente, con una 24° posizione in Griglia di Partenza e un 16° posto in gara. Durante la Stagione, Boesel colleziona 14 punti nel Campionato IRL. Il 2000 vede inoltre Raul appagare un’altra grande passione come la vela: il brasiliano corre con una barca Super-V denominata “Rio Roses” con un navigatore di nome Phil Lipschutz, terminando al quarto posto nel Campionato Nazionale brasiliano.

Nel novembre 2000, Boesel conta alcune speranze sulla sua partecipazione al “20° Campionato Annuale Key West Super”. E il brasiliano sembra avviarsi verso un promettente secondo posto finale, se non fosse che nel finale la sua barca “Rio Roses” subisca un allagamento alla cabina di comando che costringe Boesel al ritiro. Nel 2001 Boesel intende partecipare ancora una volta alla 500 Miglia di Indianapolis, accordandosi con il Team “Treadway Racing” grazie alla sponsorizzazione della Compagnia Meijer. Ma le Qualifiche si rivelano disastrose, e Boesel non partecipa alla gara cedendo la vettura al compagno di Squadra olandese Arie Luyendyk.

Raul ammira le persone principalmente per l’onestà in particolare. La sua auto da strada preferita è il modello Mercedes-Benz C43, ma Boesel ama corre in bicicletta con la sua Mountain-Bike Treck 5000. Non sorprendentemente il suo animale preferito è il cavallo, e talvolta Raul partecipa a gare di Equitazione. Il suo ristornate preferito è il “Café Abracci” a Miami, dove gli piace mangiare cucina italiana e bere vino. Dal 1988, Raul vive a Key Biscayne (Florida) con la moglie Vera e i figli Raul Jr e Gabriela.

LA CARRIERA IN FORMULA 1

Debutto: Gran Premio del Sudafrica 1982 (Kyalami) su March-Ford 821

Ultima gara: Gran Premio del Sudafrica 1983 (Kyalami) su Ligier-Ford JS21

 
GP disputati  23 Stagioni  2
Pole Position   Giri Più Veloci  
Punti      

Piazzamenti a punti

                       

CAMPIONATO DEL MONDO DI F.1

Anno

Team GP PP GPV Vittorie Posizione finale

Punti

 1982 

 March-Ford 821  10      

  

  

 1983 

 Ligier-Ford JS21  13      

  

  

* Fuori dalla parentesi i punti ritenuti validi ai fini iridati

 

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