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Biografie

di Mattia Albera

Oggi morì Ayrton Senna

Jean Alesi

Tester occasionale

Nato ad Montfavet (Francia) l’11 giugno 1964

Figlio di un carrozziere siciliano emigrato ad Avignone, Jean Alesi inizia presto a dimostrarsi naturalmente dotato per la guida da corsa: corre in Kart giungendo secondo nel Campionato Blue Class nel 1981 e si aggiudica il Titolo di Campione della Categoria l’anno successivo. Dopo un’esperienza di tra anni a “ruote coperte” in Coppa Renault 5 Turbo, con un quinto posto nella Stagione 1985, l’anno seguente Jean torna alle “ruote scoperte” debuttando nel Campionato francese di Formula 3 come pilota di punta della Squadra Dallara, piazzandosi al secondo posto finale e vincendo il Titolo Iridato 1987.

L’anno seguente, nella Stagione 1988, il ventiquattrenne Alesi passa al Campionato europeo di Formula 3000 e al volante della Reynard 88D del Team Oreca-Marlboro si classifica al decimo posto nella graduatoria piloti. All’età di 25 anni il giovane pilota francese è Campione europeo di Formula 3000 al volante del modello Reynard 89D fornito dal Team dell’ex pilota irlandese Eddie Jordan, grande cacciatore di giovani talenti.

Jean Alesi debutta in Formula 1 al Gran Premio di Francia 1989, disputato sul circuito di Le Castellet, al volante della Tyrrell-Ford Cosworth 018 in sostituzione del pilota milanese Michele Alboreto. Alesi approda nella Squadra del “boscaiolo” Ken Tyrrell in coppia con il pilota inglese Jonathan Palmer. Dopo una discreta Qualifica (16° posizione in Griglia di Partenza), in gara Alesi viene aiutato dal gigantesco incidente verificatosi alla prima curva in cui restano coinvolte le vetture di metà schieramento. In seguito ad una bella rimonta, il pilota di Avignone conquista un meritatissimo quarto posto nella gara d’esordio, dopo essere stato a lungo in seconda posizione dietro al pilota connazionale Alain Prost (McLaren-Honda Mp4/5). Alesi conferma il fatto che la prestazione a Le Castellet non è stato un fuoco di paglia, classificandosi al quinto posto nel Gran Premio d’Italia a Monza e al quarto posto nel successivo Gran Premio di Spagna a Jerez De La Frontera. Al termine della Stagione 1989, Alesi si piazza in nona posizione in Classifica Generale piloti con otto punti all’attivo.

Nel 1990, Jean Alesi prosegue il suo impegno in Formula 1 con la Squadra di Ken Tyrrell in coppia con il pilota giapponese Satoru Nakajima, che porta con se una ricca dote di sponsor. La Stagione si apre negli Stati Uniti, sul circuito cittadino di Phoenix Park in Arizona. Il pilota francese si qualifica in quarta posizione al volante del vecchio modello 018 dotato di un motore Ford-Cosworth V8 (aggiornato per le prime corse in attesa della nuova monoposto 019) e al via della corsa prende il comando delle operazioni davanti a Senna, Berger e Martini. A metà gara, Jean Alesi è protagonista di un bellissimo duello con il leggendario pilota brasiliano Ayrton Senna da Silva (McLaren-Honda Mp4/5B) dove la spunta quest’ultimo. Alesi si classifica al secondo posto finale davanti al pilota belga Thierry Boutsen (Williams-Renault FW13B).

Sul circuito di Imola, terza prova stagionale, debutta ufficialmente in gara la nuova monoposto Tyrrell-Honda 019, progettata dal brillante ingegnere inglese Harvey Postlethwhite. La particolarità di questa innovativa vettura è il musetto alto ribattezzato “ad ala di gabbiano” progettato per aumentare notevolmente la deportanza sotto la monoposto. I risultati si vedono già a Imola, dove Alesi conclude la corsa in una accettabile sesta posizione. Due settimane dopo, sullo sconosciuto circuito cittadino di Montecarlo, Jean Alesi è protagonista di un ottimo week-end dove si piazza in terza posizione in Prova e in seconda posizione in gara, dietro al vincitore Senna.

Al termine della Stagione 1990 sono tre le Squadre interessate al pilota francese: la stessa Tyrrell che punta al rinnovo del contratto, la Williams e la Ferrari. Alesi firma un accordo preliminare con la Squadra di Grove che in seguito in rispetterà. Corteggiato a lungo dalla Scuderia Ferrari, Alesi firma un contratto con la Scuderia di Maranello per sostituire il pilota inglese Nigel Mansell nella Stagione 1991 di Formula 1. Una scelta più di cuore e meno meditata. Per liberarlo dalla morsa Williams, la Ferrari monta una stucchevole commedia con Alessandro Nannini ed è costretta a pagare una somma di 2.300 milioni di vecchie lire a Ken Tyrrell e a regalare a Frank Williams la monoposto storica con la quale il pilota francese Alain Prost ha vinto il Gran Premio di Francia 1990, la 100° vittoria della Scuderia Ferrari in Formula 1.

Dal 1991 al 1995, Jean Alesi è stato un fedele alfiere della Scuderia di Maranello, per la quale ha corso 79 Gran Premi vivendo un destino curioso, frustrante: sempre veloce, spettacolarmente impetuoso, istintivo (fortissimo sotto la pioggia), ha suscitato grandi simpatie ed entusiasmi da parte dei tifosi, senza però corrispondenti risultati.

La prima Stagione di Alesi in Ferrari è il 1991. Il pilota francese entra in Squadra affiancando il pilota connazionale Alain Prost, tre volte Campione del Mondo di Formula 1 (1985/86 – 1989). Nell’inverno 1990/91 Prost e Alesi sono i protagonisti principali dei Test invernali, mentre le altre Squadre giocano a nascondersi. A Maranello sono convinti di avere a disposizione la monoposto migliore del lotto ma non è così: a Phoenix Park, prima gara della Stagione, la Ferrari è costretta ad inseguire la McLaren e perde terreno anche nei confronti della Williams. Prost si classifica al secondo posto, mentre Alesi è costretto al ritiro per problemi al cambio sulla sua monoposto, la Ferrari 641 “papera”. Uniche soddisfazioni nel primo week-end di gara per Alesi sono il miglior tempo nelle Prove Libere del Venerdì e il Giro più Veloce fatto registrare in corsa. La prima soddisfazione Stagionale arriva nel Gran Premio di Monaco a Montecarlo, dove Alesi si classifica al terzo posto finale alla sua prima coppa con la Ferrari. Ma la delusione è palpabile, dato che il pilota francese contava di lottare per la vittoria ad ogni corsa. Neppure il debutto in gara in Francia nella nuova Ferrari 643 cambia la situazione. Alesi si piazza in zona punti in Brasile, Francia, Germania, Ungheria, Portogallo e Spagna, girando in pista con prestazioni di poco inferiori al ben più esperto compagno di Squadra. A secco di successi per la scarsa competitività della vettura e i litigi con il Direttore Sportivo Cesare Florio, Prost dichiara alla Stampa che la Ferrari ha “la guidabilità di un Tir” e viene licenziato a fine Stagione licenziato dopo continue polemiche con la stampa italiana, mentre Alesi prosegue il suo contratto con la Casa di Maranello.

Nel 1992 la Scuderia Ferrari tocca il fondo della sua recente e gloriosa Storia sportiva incappando in un’annata negativa. Jean Alesi e Ivan Capelli (nuovo compagno di Squadra) possono fare poco per migliorare la nuova Ferrari F92A, una monoposto caratterizzata dal rivoluzionario doppio fondo piatto, interessante sulla carta e in galleria del vento ma fallimentare in pista. Le uniche modeste soddisfazioni per il pilota di Avignone sono due terzi posti conquistati in Spagna e Canada, due quarti posti e un quinto posto. Al termine dell’annata, Alesi si classifica al settimo posto in Classifica totalizzando solamente 18 punti nel Mondiale.

L’anno successivo, nella Stagione di Formula 1 1993, Alesi porta in pista la nuova Ferrari F93 affiancato dal nuovo compagno di Squadra, il pilota austriaco Gerhard Berger. La guida generosa e tenace del pilota francese lo porta alla conquista del podio nei Gran Premi di Monaco e Italia.

Tra Berger e Alesi nasce subito una fraterna amicizia che proseguirà anche negli anni a venire. La coppia Berger-Alesi è rimasta unita dal 1993 al 1995 (Ferrari) e nel biennio 1996/97 (Benetton). Gli episodi comici e goliardici che gli hanno visti protagonisti insieme sono parecchi. Una volta, durante una Sessione di Test a Fiorano, Berger prese la macchina privata di Jean Todt (Direttore della Gestione Sportiva Ferrari) e ci fece un giro insieme ad Alesi. A una velocità di circa 250 Kmh orari Berger tirò di colpo il freno a mano e la vettura si ribaltò in avanti, una scena tragicomica molto simile alle scenette di Mr. Bean. Per la prima volta in 20 anni a Fiorano venne utilizzata per la prima volta l’ambulanza, ma non ce ne fu bisogno. I due piloti uscirono indenni da questa “avventura”!

Nel 1994 la Ferrari si presenta al via della nuova Stagione di Formula 1 con una monoposto completamente nuova, il modello 412T1 progettato dal Direttore Tecnico inglese John Barnard. A Interlagos, prima gara della Stagione, Alesi conquista il terzo posto sul podio dopo una bella corsa spesa all’inseguimento della vetture di Schumacher, Senna e Hill. Un brutto incidente durante una Sessione di Test sulla pista del Mugello alla curva dell’Arrabbiata lo costringe a saltare due gare (Pacifico e San Marino), sostituito dal pilota italiano Nicola Larini. Al suo rientro in pista, Alesi si piazza tre volte in zona punti a Montecarlo (quinto posto), Barcellona (quarto posto) e Montréal, dove termina sul terzo gradino del podio. Dopo il secondo posto ottenuto nel Gran Premio di Gran Bretagna a Silvestone, Alesi parte in seconda posizione in Germania sulla pista di Hockenheim. Il sogno di una meritata rivincita si interrompe al termine del primo giro per un problema elettrico sulla sua vettura. A vincere è il compagno di Squadra Gerhard Berger, che riporta alla vittoria la Squadra Ferrari dopo quattro anni di digiuno. A Monza Alesi parte in Pole Position davanti al pubblico italiano accorso per vedere vincere la rossa di Maranello. Il pilota francese prende il comando al via della corsa, sembra involarsi verso il primo successo ma lo spegnimento del motore durante il primo rifornimento lo esclude dalla vittoria portandolo ad un clamoroso ritiro. In Giappone Alesi è protagonista di un bel duello con il pilota inglese Nigel Mansell (Williams-Renault FW16) sotto un terribile diluvio. In Classifica Generale, il pilota francese si piazza al quinto posto con 24 punti all’attivo dietro a Schumacher, Hill, Berger e Hakkinen.

L’anno successivo, nella Stagione di Formula 1 1995, Alesi e Berger hanno a disposizione il nuovo modello Ferrari 412T2 a muso a formichiere. Jean conquista due volte il secondo gradino del podio in Argentina e a San Marino, ma manca ancora la prima e sospirata vittoria in Formula 1. L’ombra di un possibile arrivo in Ferrari del pilota tedesco Michael Schumacher inizia a girargli attorno. Il Presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo gli promette la riconferma, ma Jean è sempre più in rotta con Jean Todt e deve adeguarsi.

Il giorno magico di Alesi arriva l’11 giugno 1995, i giorno del suo 31° compleanno. Dopo 90 Gran Premi vince la sua prima gara in Formula 1. Dopo tanta sfortuna viene finalmente premiato. Dopo aver tagliato il traguardo in prima posizione dopo l’incidente di Hill e i problemi di Schumacher, il pilota di Avignone resta a secco di benzina mentre attorno a lui sventolano le bandiere della Ferrari. Per rientrare ai box Alesi è costretto a fare l’autostop e a caricarlo è Schumacher con la Benetton: un immagine che fa il giro del Mondo unendo il presente e il futuro della Ferrari, due piloti che negli anni diventeranno molto amici pur non riuscendo mai a diventare compagni di Squadra. “Vincere con il numero 27 di Gilles Villeneuve in Canada sulla pista proprio intitolata a lui è fantastico” grida dal podio di Montréal Alesi. Finalmente è un ragazzo felice: credeva di vivere un incubo, di vivere una maledizione. Troppe volte era stato vicino alla vittoria, che gli era sfuggita per un niente. Troppe volte era arrivato a vedere la bandiera a scacchi, senza poi riuscire a raggiungerla. A Montréal, nel giorno del suo compleanno, ha avuto il regalo più bello. Sempre nell’anno 1995, Jean si è unito in matrimonio con la sua compagna giapponese Kumiko, dalla quale ha avuto due figli: Helene e Giuliano.

I risultati positivi proseguono con due secondi posti in Gran Bretagna e Europa, dove è protagonista di una corsa coraggiosa sotto la pioggia con le gomme da asciutto. A Monza, dopo il doppio ritiro Schumacher-Hill, Alesi è al comando della corsa davanti a Berger ma soprattutto davanti a un esercito di tifosi Ferrari impazziti che pregustano già una magnifica doppietta sulla pista brianzola. Ma il peggio deve ancora arrivare: dalla monoposto di Alesi si stacca la telecamerina dell’alettone posteriore che va a colpire la vettura di Berger, costretto al ritiro. A poche tornate dalla bandiera a scacchi, Alesi è costretto al ritiro per un problema al cuscinetto della ruota posteriore della sua Ferrari. È forse il momento più nero della Carriera di Jean Alesi in Formula 1. Contrasti aperti con Jean Todt dopo il Gran Premio del Portogallo a Estoril lo inducono a firmare con la Squadra Benetton per la Stagione di Formula 1 1996. Nel suo ultimo Gran Premio con la Scuderia Ferrari in Australia, sul circuito cittadino di Adelaide, il pilota francese è protagonista di uno scontro in pista con l’amico Schumacher che costringe entrambi al ritiro prematuro.

Nel 1996 Jean Alesi passa alla Squadra Benetton insieme all’ex compagno di Squadra Gerhard Berger in una delle mosse meno riuscite nella Carriera sportiva di Flavio Briatore. Nel biennio 1996/97, Alesi è stato un fedele alfiere della Squadra anglo-italiana conquistando 13 podi complessivi, sfiorando la vittoria nel Gran Premio d’Argentina 1996 e nel Gran Premio d’Italia 1996. Il rapporto tra Alesi e Briatore, deluso dalle prestazioni del suo pilota, si incrina a partire dalla seconda metà della Stagione 1997. A termine dell’anno, Gerhard Berger annuncia il ritiro definitivo dal Mondo della Formula 1, mentre Alesi firma un contratto di due anni presso il Team svizzero Sauber.

Alesi approda alla Squadra Sauber nel 1998 in coppia con il pilota britannico Johnny Herbert. Nelle due Stagioni trascorsi con il Team svizzero, Alesi scivola in centro classifica e il suo nome scivola in secondo piano rispetto al passato. Al volante di una monoposto con potenziale limitato, il prode Alesi conquista il suo ultimo podio in Formula 1 nel bagnatissimo Gran Premio del Belgio 1998 a Spa-Francorchamps, dove termina la gara al terzo posto dietro al duo Jordan-Mugen Honda composto da Damon Hill e Ralf Schumacher. Durante la Stagione 1998, il pilota francese si rende protagonista di una bella rimonta in Argentina, dove si aggiudica la quinta piazza finale. Nella trasferta italiana, Alesi archivia un sesto posto a Imola e un quinto posto a Monza.

Nel 1999 Jean Alesi corre sempre con tanta grinta e determinazione, ma è costretto ad accontentarsi di due miseri punticini conquistati con i sesti posti di Imola e Suzuka. Dopo il Gran Premio d’Ungheria a Budapest (dove Jean resta due volte senza benzina), il pilota francese decide di abbandonare la Squadra a fine Stagione dopo tante promesse mai mantenute.

L’anno successivo, Alesi si allea con la Scuderia francese Prost raggiungendo il suo ex compagno di Squadra Alain Prost (Proprietario della Squadra) firmando un contratto di due anni. Alesi approda alla Prost affiancato dal giovane pilota tedesco Nick Heidfeld. La nuova monoposto, il modello Prost-Peugeot AP03, è progettata da John Barnard e Alan Jenkins, ma il progetto si rivela un disastro. Alesi e Heidfeld navigano nei bassifondi della Classifica per tutto l’arco della Stagione. Il pilota di Avignone si rende nonostante tutto protagonista di due eccellenti corse a Montecarlo e Spa-Francorchamps dove però la fragilità della sua monoposto gli negano i punti.

La situazione inizia lentamente a migliorare l’anno successivo, con l’arrivo alla Scuderia Prost dei motori ufficiali Ferrari V10 dell’anno 2000. Alesi riesce a terminare le gare in tre occasioni in zona punti (Monaco, Canada e Germania), restituendo un sorriso ad Alain Prost. Ma il rapporto tra l’asso francese e il suo datore di lavoro prende una brutta piega dopo la corsa di Hockenheim. Jean Alesi disputa le ultime corse della sua Carriera accasandosi presso il Team Jordan Grand Prix in sostituzione del pilota tedesco Heinz-Harald Frentzen (passato a sua volta al Team Prost) in coppia con il pilota abruzzese Jarno Trulli. Il pilota di Avignone torna nuovamente in zona punti aggiudicandosi il sesto posto nel Gran Premio del Belgio 2001. Alesi avrebbe voluto proseguire il suo impegno con il Team Jordan, ma gli sponsor iniziano a fare pressione per l’ingaggio del pilota giapponese Takuma Sato per la Stagione 2002. Jean Alesi annuncia il suo ritiro definito dal Mondo della Formula 1 dopo aver cercato inutilmente un accordo con una Squadra competitiva sul mercato. A Indianapolis, il pilota francese festeggia il suo 200° Gran Premio raggiungendo nella Classifica delle presenze Riccardo Patrese, Michael Schumacher, Gerhard Berger, Andrea De Cesaris, Nelson Piquet e Rubens Barrichello. Jean Alesi disputa il suo ultimo Gran Premio in Formula 1 in Giappone, il numero 201, al volante del modello Jordan-Mugen Honda EJ11. La sua ultima corsa si conclude con un incidente senza conseguenze nel tentativo di evitare il pilota finlandese Kimi Raikkonen (Sauber-Petronas), andato in testacoda.

Nella Stagione 2002 Jean Alesi ha iniziato a correre nella Categoria tedesca DTM presso la Squadra Ufficiale Mercedes-Benz. Ha svolto alcune Sessioni di Test con il Team West McLaren-Mercedes al volante del modello Mp4/17 affidato ai piloti ufficiali: lo scozzese David Coulthard e il finlandese Kimi Raikkonen. Il pilota francese ha annunciato il ritiro definitivo dalle corse al termine della Stagione 2006.

Diamo un’occhiata alla Statistiche di Jean Alesi in Formula 1: 201 Gran Premi disputati tra le Stagioni 1989/2001, due Pole Position, una vittoria, quattro Giri più Veloci in gara, 241 punti conquistati, 9.645 giri percorsi in gara (45.295 chilometri totali!), 119 gare portate a termine su 201 disputate sono alcuni dei numeri della Carriera di questo pilota francese.

Al Gran Premio del Giappone 2005 (Suzuka) viene annunciata la nomina di Alesi nel ruolo di Responsabile della Gestione Sportiva del Team Dubai, la nuova formazione che punta all’ingresso in Formula 1 nella prossima Stagione 2007. A Jean viene assegnato l’arduo compito di organizzare la gestione della Squadra e preparare lo sviluppo delle monoposto come dirigente sportivo. Purtroppo, il progetto della seconda Squadra McLaren giunge ad una posizione di stallo quando la FIA annuncia l’ingresso il Formula 1 del Team Prodrive gestito da David Richards nella prossima Stagione 2008. I piani McLaren cambiano e la dirigenza affida la direzione a Richards.

Jean Alesi è stato uno dei Campioni dell’Automobilismo Sportivo più amati di sempre, un pilota veloce, generoso, straordinario e uno dei pochi personaggi che ha dato veramente importanza ai tifosi e al pubblico che assiste quel grande spettacolo che è la Formula 1.

LA CARRIERA IN FORMULA 1

Debutto: Gran Premio di Francia 1989 (Le Castellet) su Tyrrell-Ford 018

Ultima gara: Gran Premio del Giappone 2001 (Suzuka) su Jordan-Honda EJ11

 
GP disputati  201 Stagioni  13
Pole Position  2 Giri Più Veloci  4
Punti  241    

Piazzamenti a punti

 1   16   15   11   15   12       

CAMPIONATO DEL MONDO DI F.1

Anno

Team GP PP GPV Vittorie Posizione finale

Punti

 1989 

 Tyrrell-Ford 018  8      

 9° 

 8 

 1990 

 Tyrrell-Ford 018/019  15      

 9° 

 13 

 1991 

 Ferrari 642/643  16    1  

 7° 

 21 

 1992 

 Ferrari F92/F92A  16      

 7° 

 18 

 1993 

 Ferrari F93A  16      

 6° 

 16 

 1994 

 Ferrari 412T/412T1B  14  1    

 5° 

 24 

 1995 

 Ferrari 412T2  17    1  1

 5° 

 42 

 1996 

 Benetton-Renault B196  16    2  

 4° 

 47 

 1997 

 Benetton-Renault B197  17  1    

 4° 

 36 

 1998 

 Sauber-Petronas C17  16      

 11° 

 9 

 1999 

 Sauber-Petronas C18  16      

 15° 

 2 

 2000 

 Prost-Peugeot AP03  17      

  

  

 2001 

 Jordan-Honda EJ11        

  

  

  

 Prost-Ferrari AP04  17      

 15° 

 5 

* Fuori dalla parentesi i punti ritenuti validi ai fini iridati

 

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